Dal 1° gennaio 2025, il D. Lgs. n. 139/2024 introduce l’autoliquidazione per le nuove successioni. L’articolo vede il calcolo del valore netto dell’asse ereditario, le aliquote applicabili, e le modalità di pagamento (unica soluzione vs. rateizzazione) con due esempi. Viene analizzata anche la tassazione dei trust testamentari. Nuovi codici tributo e la pubblicazione di un modello aggiornato di dichiarazione sono attesi a febbraio 2025.
Il nuovo modello per la dichiarazione di successione verrà pubblicato nel mese di febbraio
Il 1° gennaio 2025 rappresenta una data spartiacque per quanto riguarda la disciplina dell’autoliquidazione delle imposte che gravano sulla successione ed in particolare, per l’imposta di successione vera e propria, qualora dovuta dagli eredi e legatari.
Per le pratiche successorie aperte prima di tale data, l’imposta di successione continua ad essere liquidata dagli uffici territoriali competenti mentre per le successioni aperte a partire dal 01/01/2025 l’imposta andrà calcolata ed eventualmente autoliquidata dal contribuente nella dichiarazione di successione.
In attesa della pubblicazione del nuovo modello di dichiarazione di successione e domanda di volture catastali e relative istruzioni, aggiornate in base alle disposizioni del D. Lgs. n. 139/2024 prevista per l’inizio del mese di Febbraio come da comunicazione riportata sul sito dell’Agenzia delle entrate in data 13 Gennaio u.s.:
“È in corso di predisposizione la versione aggiornata del modello della dichiarazione di successione, che tiene conto delle novità previste a partire dal 1° gennaio 2025 (decreto legislativo 18 settembre 2024, n. 139). Il nuovo modello sarà pubblicato sul sito dell’Agenzia delle entrate entro l’inizio del mese di febbraio 2025, insieme alle istruzioni per la compilazione e all’applicativo per la presentazione telematica della dichiarazione.
Qualora vi sia l’urgenza di presentare la dichiarazione di successione prima che sia disponibile la nuova procedura, è possibile utilizzare il Modello 4 cartaceo recandosi presso l’ufficio dell’Agenzia delle entrate competente in relazione all’ultima residenza del defunto.”
Cerchiamo di effettuare una prima analisi sul calcolo dell’imposta dovuta e sulle opzioni di pagamento fruibili dal contribuente.
Valore globale netto della successione
L’imposta di successione deve essere calcolata sul valore globale netto dell’asse ereditario.
Quest’ultimo è costituito dalla differenza tra il valore complessivo dei beni e diritti che compongono l’attivo ereditario al momento dell’apertura della successione (somma complessiva derivante dall’ elenco analitico dei vari beni immobili ed altri diritti reali, aziende, azioni, obbligazioni ed altri titoli e quote sociali, aeromobili, navi ed imbarcazioni ed altri beni caduti in successione debitamente riportati in appositi Quadri del Modello di dichiarazione) e l’importo complessivo delle passività deducibili (ad esempio, mutui e finanziamenti, debiti verso fornitori o terzi debitamente documentati, spese funebri ecc.) documentati e degli oneri diversi a carico degli eredi e dei legatari.
Il valore globale netto andrà inserito nell’apposito rigo previsto nel “Quadro EE – Prospetto riepilogativo dell’asse ereditario” del modello di dichiarazione di successione telematico.
Calcolo ed autoliquidazione delle imposte
Nel Quadro EF del modello telematico di dichiarazione di successione (da utilizzarsi per le successioni aperte a partire dal 3 ottobre 2006), andranno inseriti gli importi delle imposte da corrispondere a titolo di imposta ipotecaria, imposta catastale, tassa per i servizi ipotecari e catastali, imposta di bollo e tributi speciali per il rilascio dell’attestazione di avvenuta presentazione della dichiarazione (copia conforme) nonché dell’imposta di successione, qualora dovuta.
É prevista l’inclusione di una nuova apposita sezione nel Quadro EF relativa all’imposta di successione, che andrà compilata soltanto per le successioni apertesi a partire dal 1/1/2025 ed all’interno della quale il contribuente potrà scegliere se autoliquidare anche l’imposta di successione eventualmente dovuta.
Ricordiamo che l’imposta di successione va calcolata applicando le seguenti aliquote al valore netto della quota di eredità (o del legato) per i trasferimenti di beni e diritti, considerando anche le franchigie applicabili in base al grado di parentela eventualmente esistente tra il beneficiario ed il defunto:
- a) 4% a favore del coniuge e dei parenti in linea retta sul valore complessivo netto eccedente € 1.000.000,00 per ciascun beneficiario, franchigia elevata ad € 1.500.000 se trattasi di beneficiario disabile;
- b) 6% a favore dei fratelli e delle sorelle sul valore complessivo netto eccedente € 100.000,00 per ciascun beneficiario;
- c) 6% a favore degli altri parenti fino al 4° grado e degli affini in linea retta, nonché degli affini in linea collaterale fino al 3° grado;
- d) 8% a favore di altri soggetti.
Sull’imposta così determinata potranno poi trovare applicazione, se ricorrano i presupposti, le riduzioni e le detrazioni riportate nell’Allegato 2 delle istruzioni.
In caso di imposta dovuta, il dichiarante indicherà l’imposta dallo stesso calcolato; indicherà altresì se vanta un eventuale credito d’imposta maturato, e (nel caso di dichiarazione sostitutive) l’eventuale imposta già versata per riportare infine l’importo effettivo da versare.
Sempre all’interno della nuova sezione nel Quadro EF, il dichiarante dovrà scegliere se effettuare il pagamento: contestualmente alle altre imposte, o in un momento successivo (ma sempre e comunque entro 90 giorni dal termine di presentazione della dichiarazione stessa) e se farlo in unica soluzione o rateizzandolo (fino a 12 rate trimestrali per importi superiori a € 20.000 o fino a 8 rate trimestrali per importi inferiori ma comunque superiori a € 1.000).
Nel caso di rateizzazione, il dichiarante dovrà comunque corrispondere un acconto pari al 20% dell’imposta, per cui solo la restante parte potrà essere rateizzata secondo le suddette regole con l’aggiunta degli interessi sugli importi dilazionati calcolati dal primo giorno successivo al pagamento dell’acconto.
Nessuna imposta sarà dovuta se l’importo complessivamente calcolato, comprensivo anche di eventuali interessi e sanzioni, è minore o uguale ad € 10,00.
Esempi:
Successione legittima: eredi 2 figli. Aliquota applicabile 4%
- Valore netto dell’eredità € 700,000;
- Quota per ciascun figlio: 50%. Nessuna franchigia;
- Franchigia spettante a ciascun figlio € 1.000.000;
- Imposta di successione: Zero perché nessuno dei 2 figli supera la franchigia. In questa ipotesi, il dichiarante provvederà al pagamento soltanto delle imposte accessorie, autoliquidate e riportate nel Quadro EF
Successione legittima: eredi 2 cugini di 1° grado. Aliquota applicabile 6%
- Valore netto dell’eredità € 700,000;
- Quota per ciascun cugino: 50%. Nessuna franchigia;
- Calcolo Imposta di successione per ciascun erede: € 350.000 x 6% = € 21.000;
- Totale imposta dovuta: € 21.000 x 2 = € 42.000;
- Pagamento e Codice tributo da indicare sul Modello F24: “1539” – Successioni – Imposta sulle successioni – autoliquidazione;
- Come indicato nella Risoluzione n. 2/E dell’Agenzia delle entrate del 10 Gennaio 2025: nel caso di scelta di pagamento dell’imposta in una unica soluzione, il campo “rateazione/Regione/Prov./mese rif.” sul Modello F24 sarà valorizzato con il valore “0101”. Se invece, il contribuente “sceglie di dilazionare il pagamento dell’imposta di successione in diverse rate, per il versamento iniziale previsto nella misura non inferiore al 20% dell’imposta dovuta, da effettuare nello stesso termine del versamento in unica soluzione, il suddetto campo sarà comunque valorizzato con “0101”. Per il rimanente importo da versare ratealmente, in relazione a ciascuna rata il suddetto campo sarà valorizzato con il numero della rata in pagamento (ad esempio, “01”, “02”, “03” e così via) seguito dal numero complessivo delle rate (ad esempio, “08” oppure “12”);
- Sugli importi dilazionati saranno dovuti gli interessi, calcolati dal primo giorno successivo al pagamento del venti per cento dell’imposta autoliquidata. Pagamento e Codice tributo da indicare nel Modello F24: “1635” denominato Successioni – Imposta sulle successioni – interessi pagamento rateale.
La nuova disciplina in caso di Trust testamentario
In caso di disposizione dei beni tramite la costituzione di un trust testamentario, il D. Lgs. n. 139/2024 ha introdotto il nuovo art. 4bis del TUS che recepisce il principio più volte affermato dalla giurisprudenza sulla “tassazione in uscita” per cui l’imposta si applicherà al momento del trasferimento dei beni e diritti in capo ai singoli beneficiari in misura proporzionale secondo le aliquote diversificate e le franchigie ammesse in base al rapporto di parentela tra disponente ed il singolo beneficiario al momento della segregazione.
I beni, in quanto segregati nel trust istituito nel testamento, non dovranno essere in possesso dei beneficiari. È importante rilevare che in caso di trust in cui i beneficiari non sono individuati, ma solo individuabili, l’imposta di successione verrà determinata con applicazione dell’aliquota massima (8 % e grado di parentela cod. 35) senza tener conto delle franchigie.
L’imposta di successione sarà quindi dovuta al momento del trasferimento dei beni e diritti a favore dei beneficiari finali, tuttavia il D. Lgs. 139/2024 ha previsto la facoltà per il trustee di versare in modo volontario ed anticipato l’imposta di successione già al momento di presentazione della dichiarazione.
In questo caso, per la determinazione della stessa non si dovrà tener conto di riduzioni o di esenzioni correlate al soddisfacimento di particolari requisiti, in quanto la verifica della loro sussistenza dovrà necessariamente avvenire al momento dell’attribuzione finale dei beni ai beneficiari e quindi solo al momento dell’acquisizione della titolarità del bene da parte loro. Ne consegue che in caso di esercizio della suddetta opzione, la fruizione di esenzioni o agevolazioni sarà preclusa anche con riferimento al successivo momento del trasferimento dei beni ai singoli beneficiari.
Apposite campi e relative indicazioni dovranno necessariamente essere previste sia nel modello di dichiarazione aggiornato che nelle istruzioni di compilazione per gestire casi particolari quali trust dove il trustee nominato non è una persona fisica oppure coincida con uno dei beneficiari finali nominati nel trust oppure nel caso il trust di “puro scopo” senza beneficiari individuati o individuabili ed altre casistiche ancora.
I nuovi Codici tributo
Riportiamo qui si seguito i nuovi Codici Tributo introdotti dall’Agenzia delle entrate in data 10 Gennaio 2025 con Risoluzione n. 2/E per il versamento dell’imposta di successione autoliquidata, in conformità con le disposizioni del D. Lgs. n. 139 del 2024.
I nuovi codici tributo da utilizzare sono:
- 1539: “Successioni – Imposta sulle successioni – autoliquidazione”;
- 1635: “Successioni – Imposta sulle successioni – interessi pagamento rateale”;
- 1549: “Successioni – Tardiva presentazione della dichiarazione di successione”;
- A139: “Successioni – Sanzione imposta sulle successioni – Avviso di liquidazione dell’imposta”;
- 1532: “Successioni – Tasse per i servizi ipotecari e catastali”
Altre novità
Altre novità fiscali introdotte in materia riguardanti le dichiarazioni sostitutive, controlli da parte dell’Agenzia, termini, sanzioni, agevolazioni e riduzioni fruibili e la disciplina fiscale dei trusts istituiti per testamento ecc. saranno oggetto di ulteriore studio da parte di esperti in appositi incontri di studio previsti nell’ambito del corso accreditato Masterclass Successioni 2025 nonché sul blog: Successioni-blog.com a cura della Geo Network srl, produttrice del software DE.A.S. utilizzato da oltre 30 anni da migliaia di professionisti e CAF per la gestione completa di ogni pratica successoria.
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