elenco di tutti gli ammortizzatori sociali


INPS ha reso noto l’elenco degli aiuti attivi nel 2025.

Nel quadro riassuntivo pubblicato dall’Istituto ci sono ammortizzatori sociali, misure di sostegno al reddito, nonché aiuti per i lavoratori e le famiglie che si possono richiedere tramite l’Ente.

In questo articolo vi illustriamo quali sono gli aiuti dell’INPS attivi nel 2025 che si possono richiedere nell’anno in corso.

QUALI SONO GLI AIUTI INPS ATTIVI NEL 2025

Gli aiuti dell’INPS disponibili quest’anno sono tutti gli ammortizzatori sociali e le misure di sostegno al reddito e alle famiglie riportati nella Circolare INPS n. 3 del 15-01-2025.

Si tratta cioè di aiuti che sono erogati o gestiti dall’Istituto, in accordo con quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2025 e dagli ultimi interventi del legislatore in materia, tra cui il DDL Lavoro 2024 e il Decreto PNRR 2 convertito in Legge.

Vediamo nel dettaglio quali sono.

1) NUOVA NASPI

Tra gli ammortizzatori sociali nel 2025 c’è la NASpI, confermata dal 1° Gennaio alla Legge di Bilancio ma con modifiche. In particolare, l’indennità di disoccupazione viene garantita ai lavoratori subordinati che:

  • hanno perso il lavoro in modo involontario, incluso il licenziamento (individuale o collettivo) o la risoluzione consensuale in casi specifici (ad esempio, in conciliazione obbligatoria);
  • hanno almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti la cessazione del rapporto di lavoro;
  • hanno accumulato almeno 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti.

Solo se un lavoratore si dimette volontariamente o viene licenziato nei 12 mesi successivi senza aver maturato almeno 13 settimane di contributi, non avrà diritto alla NASpI. In questo articolo vi spieghiamo meglio come funziona.

2) CONGEDO PARENTALE

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto nuovi benefici per il congedo parentale. I genitori con contratto di lavoro dipendente possono godere di un’indennità elevata all’80% per un periodo complessivo di 3 mesi, diviso come segue:



Questo beneficio deve essere utilizzato entro i primi sei anni di vita del bambino o entro i primi sei anni dall’adozione o dall’affidamento del minore. Le nuove indennità si applicano ai lavoratori che hanno concluso il periodo di congedo di maternità o paternità dopo il 31 Dicembre 2023 e il 31 Dicembre 2024.

3) INDENNITÀ DI DISCONTINUITÀ LAVORATORI DELLO SPETTACOLO (IDIS)

La Legge di Bilancio 2025 ha confermato l’Indennità di Discontinuità (IDIS) destinata ai lavoratori del settore dello spettacolo e ha ampliato la platea di beneficiari e le tutele a questi destinate. Infatti:

  • il tetto massimo di reddito annuo dichiarato ai fini IRPEF è stato aumentato da 25.000 euro a 30.000 euro;

  • il numero di giornate di contribuzione al Fondo Pensioni per i Lavoratori dello Spettacolo (FPLS) richieste è stato ridotto da 60 a 51;

  • nel 2025 è possibile includere periodi contributivi già utilizzati per altre prestazioni di disoccupazione nella durata dell’IDIS;

  • le misure per favorire formazione e aggiornamento per i percettori dell’IDIS sono state eliminate.

Questi cambiamenti rendono le indennità più accessibili per i lavoratori dello spettacolo. I lavoratori dello spettacolo possono presentare la domanda fino al 30 Aprile 2025.

4) MODIFICHE AI FONDI DI SOLIDARIETÀ BILATERALI

Dal 2025, i Fondi di solidarietà bilaterali subiranno un’importante modifica normativa, come previsto dal DDL Lavoro 2024. In particolare, la nuova disciplina prevede che questi fondi potranno beneficiare di una parte delle risorse del Fondo di integrazione salariale (FIS).

Questa innovazione è stata introdotta per rafforzare la capacità dei Fondi bilaterali di sostenere i lavoratori in situazioni di crisi aziendale o di settore.

La definizione delle modalità operative e attuative sarà stabilita attraverso un decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. Questo decreto, che conterrà i dettagli su come avverrà il trasferimento delle risorse e le condizioni per l’accesso, è atteso entro la primavera del 2025.

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5) SOSPENSIONE CASSA INTEGRAZIONE NEL 2025

Tra gli aiuti INPS attivi nel 2025, l’Istituto cita anche quelli introdotti con il Decreto PNRR 2 convertito in Legge. Parliamo di nuove misure di sostegno al reddito per i settori tessile, abbigliamento, calzaturiero e conciario.

Queste misure prevedono che i lavoratori dipendenti da datori di lavoro, compresi gli artigiani con fino a 15 dipendenti, ricevono un’integrazione al reddito per un massimo di 12 settimane entro il 31 Gennaio 2025. Questa integrazione è concessa dall’INPS e include anche la contribuzione figurativa o correlata. L’integrazione è simile a quella delle integrazioni salariali previste dall’articolo 3 del Decreto legislativo n. 148 del 2015.

Le disposizioni vanno a beneficio dei settori tessile, pelletteria, abbigliamento, calzaturiero, e conciario, nonché delle attività di montatura e saldatura di accessori della moda identificate specificamente dai codici ATECO allegati al Decreto PNRR 2 convertito in Legge.

La norma, infine, ha anche ampliato il bacino di operatività della misura di sostegno al reddito, modificando il tetto massimo complessivo di spesa che, per l’anno 2025, è pari a 36,8 milioni di euro.

Questi fondi sono coperti dalle risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione

6) AREE DI CRISI INDUSTRIALE COMPLESSA, TRATTAMENTI DI SOSTEGNO AL REDDITO PER I LAVORATORI

INPS spiega che la Legge di Bilancio 2025 ha destinato 70 milioni di euro per aiutare i lavoratori delle imprese in aree di crisi industriale complessa. Questi fondi fanno parte del “Fondo sociale per occupazione e formazione”. Sono destinati a finanziare il trattamento di integrazione salariale straordinaria e la mobilità in deroga.

Le risorse saranno distribuite tra le Regioni interessate grazie a un Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. Per garantire che le risorse siano utilizzate correttamente, l’INPS è incaricato di monitorare e controllare i flussi di spesa, informando il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali almeno ogni sei mesi.

Ulteriori dettagli saranno forniti in un Decreto interministeriale che verrà pubblicato a breve. E noi vi aggiorneremo. Per restare informati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.

7) TRATTAMENTO STRAORDINARIO DI INTEGRAZIONE SALARIALE PER CESSAZIONE DI ATTIVITÀ

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto nuove disposizioni per il trattamento straordinario di integrazione salariale (CIGS) in caso di cessazione di attività. Ossia:

  • a partire dal 1° Gennaio 2025, il trattamento di integrazione salariale straordinaria può essere concesso in deroga ai limiti massimi di fruizione, estendendosi anche ai datori di lavoro non compresi nella normativa precedente;

  • per il 2025, i datori di lavoro che hanno cessato o stanno cessando l’attività produttiva possono ancora accedere alla CIGS per gestire gli esuberi di personale. Questa misura può essere concessa per un massimo di 12 mesi.

8) PROROGA CIGS PER RIORGANIZZAZIONI COMPLESSE

INPS ha chiarito che la Legge di Bilancio 2025 ha prorogato per il triennio 2025-2027, con un budget di 100 milioni di euro per ogni anno, la CIGS per le imprese rilevanti strategicamente. Ossia, le imprese di importanza economica, anche a livello regionale, e con significativi problemi occupazionali, possono richiedere un ulteriore periodo di Cassa Integrazione Straordinaria (CIGS) oltre i limiti normalmente previsti.

La Legge di Bilancio 2025 previsto anche un ulteriore periodo di integrazione salariale straordinaria (CIGS) per le grandi imprese di interesse strategico nazionale, con almeno 1.000 dipendenti, che stanno affrontando piani di riorganizzazione complessi e non ancora completati.

La durata della CIGS è:

  • fino a 6 mesi, in caso di crisi aziendale;

  • fino a 12 mesi, in caso di riorganizzazione aziendale;

  • fino a 12 mesi, in caso di Contratto di solidarietà.

9) SOSTEGNO AL REDDITO PER I LAVORATORI DEI CALL CENTER

La Manovra in vigore ha previsto il finanziamento delle misure di sostegno per i lavoratori dei call center anche per l’anno 2025, con un limite di spesa di 20 milioni di euro. Queste risorse provengono dal Fondo sociale per occupazione e formazione.

L’indennità è concessa alle imprese dei call center che non rientrano nel trattamento straordinario di integrazione salariale, con più di 50 dipendenti nel semestre precedente. I lavoratori riceveranno un’indennità pari al trattamento massimo di integrazione salariale straordinaria.

10) AIUTI PER DIPENDENTI DA AZIENDE SEQUESTRATE, CONFISCATE SOTTOPOSTE AD AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA

INPS specifica anche che nel 2025, il trattamento di sostegno al reddito per i lavoratori sospesi o con orario ridotto, dipendenti di aziende sequestrate o confiscate, continuerà alle stesse condizioni.

Questa misura, originariamente introdotta nel 2018, è stata prorogata fino al 2026, con un massimo di 12 mesi per ciascun lavoratore e un limite di spesa di 0,7 milioni di euro all’anno, finanziato dal Fondo sociale per occupazione e formazione.

Il sostegno, pari al trattamento di integrazione salariale, è concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e viene erogato dall’INPS tramite pagamento diretto, per garantire il rispetto dei limiti di spesa stabiliti.

11) INTERVENTO STRAORDINARIO DI INTEGRAZIONE SALARIALE PER ACCORDI DI TRANSIZIONE OCCUPAZIONALE

Il trattamento straordinario di integrazione salariale prosegue anche nel 2025 per sostenere le transizioni occupazionali. Questo intervento extra è disponibile per i lavoratori a rischio esubero a causa di riorganizzazioni o crisi aziendali.

La CIGS può essere concessa per un massimo di 12 mesi, oltre i limiti stabiliti dagli articoli 4 e 22 del Decreto legislativo n. 148 del 2015., e non può essere prorogata ulteriormente. L’obiettivo è il recupero occupazionale dei lavoratori. La disposizione riguarda i datori di lavoro soggetti alla normativa sulla CIGS che, nel semestre precedente, hanno impiegato in media più di 15 dipendenti.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per approfondire, mettiamo a vostra disposizione anche la guida ai bonus attivi nel 2025.

Se volete restare aggiornati su tutte le agevolazioni e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.

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