Di quanto sar� diversa la pensione che prender� dal mio stipendio se ho una busta paga tra 1200-1550 euro

Qual è la differenza tra lo stipendio e la pensione che si può avere se si ha una busta paga tra 1.200 e 1.500 euro al mese? Calcolare quanto si prenderà di pensione rispetto allo stipendio non è una operazione universale e che dà per tutti lo stesso risultato.

L’importo della pensione cambia, infatti, a seconda di diversi elementi, come l’età del lavoratore futuro pensionato, la sua anzianità contributiva, il periodo in cui sono stati versati i contributi e relativo calcolo applicabile, cioè se misto o contributivo, la forma di pensione per cui si opta.

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• Quanto è la differenza tra stipendio e pensione se si ha una busta paga tra i 1.200-1.550 euro
• Cosa cambia tra uno stipendio di 1.200-1.550 euro e la pensione se si esce prima con la quota 103 o l’opzione donna 
• La differenza tra la pensione e uno stipendio di 1.200-1.550 euro se si va in pensione con l’ape sociale 

Quanto è la differenza tra stipendio e pensione se si ha una busta paga tra i 1.200-1.550 euro

La pensione che si percepisce a fine carriera può essere più bassa rispetto allo stipendio percepito durante la vita lavorativa, come accennato, per diversi fattori, a partire dal sistema di uscita che il lavoratore sceglie, se ordinario, come la pensione di vecchiaia o la pensione anticipata ordinaria, o la pensione anticipata, come la quota 103, l’ape sociale o l’opzione donna.

Ma si devono considerare anche l’importo complessivo del montante contributivo accumulato, il tasso di sostituzione, il coefficiente di trasformazione, il sistema di calcolo, se misto o contributivo.

C’è poi da considerare che sull’importo della pensione finale non si calcolano eventuali indennità, premi o altri emolumenti che nel corso della vita lavorativa contribuiscono, invece, ad aumentare gli stipendi. 

Volendo fare degli esempi, possiamo dire che un lavoratore di 67 anni che prende uno stipendio di 1.200 al mese e ha 40 anni di contributi, avrà una pensione di 980 euro netti al mese, che scendono a 900 euro se esce con 35 anni di contributi e fino a circa 760 euro netti al mese con 30 anni di contributi.

Ciò significa che andando in pensione con i normali requisiti della vecchiaia, a 67 anni di età e con 20 anni di contributi, potrebbe avere appena 600 euro di pensione al mese che diventerebbero circa mille nel caso di uno stipendio mensile di 1.550 euro.

Se, poi, si ha uno stipendio di circa 1.500 euro e si va in pensione anticipata ordinaria, cioè con 42 anni e 10 mesi di contributi, allora la differenza del trattamento finale rispetto allo stipendio dovrebbe essere di circa 400 euro. 

Cosa cambia tra uno stipendio di 1.200-1.550 euro e la pensione se si esce prima con la quota 103 o l’opzione donna 

Scegliendo di andare in pensione con la quota 103 (a 62 anni di età con 41 anni di contributi), avendo una busta paga tra 1.200 e 1.500 euro, la differenza tra stipendio e pensione sarebbe di circa 500 euro.

Si può avere, infatti, un importo tra 700 e mille euro, che viene tagliato quest’anno perchè si applica solo il calcolo contributivo quest’anno.

Ma si tratta di una penalizzazione che dura solo fino a quando il soggetto interessato non matura i normali requisiti per la pensione a 67 anni di età. A quel punto, infatti, l’importo viene ricalcolato secondo le norme attualmente vigenti. 

Non vale lo stesso per chi va in pensione nel 2025 con l’opzione donna (a 61 anni di età). Questo sistema non è, infatti, uno scivolo ma una forma di uscita finale e, secondo le stime, gli importi vengono tagliati fino al 30% rispetto a quanto si percepirebbe aspettando i 67 anni.

In questo caso, dunque, chi percepisce uno stipendio di 1.200 euro-1.550 euro può avere una pensione finale tra 800-1.00 euro.

La differenza tra la pensione e uno stipendio di 1.200-1.550 euro se si va in pensione con l’ape sociale 

Cambia ancora la differenza tra la pensione che si prenderà e uno stipendio tra 1.200 e 1.550 euro se si va in pensione con l’ape sociale 2025 (a 63 anni e 5 mesi di età e con almeno 30 di contributi che diventano 36 per gli usuranti).

In questo caso, l’importo che si può avere deve essere pari al valore lordo della pensione maturata al momento della richiesta dell’ape sociale e può esse al massimo di 1.500 euro lordi mensili per 12 mensilità.

Tale importo non è soggetto alla rivalutazione annuale e, a differenza di una normale pensione, viene tassato come un reddito da lavoro dipendente. 

Se si prende uno stipendio di circa 1.200-1.500 euro, la differenza con la pensione in tal caso è di qualche centinaia di euro, considerando che si può avere tra i 1.000 e i circa 1.300 euro. 

L’indennità viene erogata direttamente dall’Inps anche in questo caso fino al compimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia per poi essere ricalcolata secondo le leggi in vigore.