IL COMITATO punta sul coinvolgimento della comunità, soprattutto per i problemi del tratto autostradale delle Marche del sud: «Fondamentale redigere e valutare anche l’ipotesi della nuova bretella autostradale a quattro corsie da Porto Sant’Elpidio al raccordo con l’A24»
«Il 2025 sarà un anno molto importante per le infrastrutture della regione, in particolare per due opere di assoluto carattere strategico, come l’arretramento del tratto sud della A14 e l’alta velocità».
A parlare è il “Comitato arretramento Fs e A14 Marche sud”, che ricorda come «la partecipazione della comunità è formalmente sancita dalla legge dei contratti pubblici che prevede per questi due tipi di interventi infrastrutturali l’elaborazione di varie alternative progettuali da parte dei concessionari evidenziando il criterio dei costi/benefici adottato, l’utilizzo dello strumento del dibattito pubblico in cui i soggetti legittimati valuteranno e dialogheranno sulle alternative progettuali, sino alla scelta della alternativa che verrà ritenuta più compatibile per lo sviluppo sostenibile del territorio».
«La normativa ha pertanto ritenuto fondamentale il coinvolgimento della comunità attraverso un metodo che può portare ad una scelta condivisa, senza conflitti e che pertanto può assicurare una realizzazione dell’opera senza contenziosi frenanti e bloccanti – prosegue il comitato -. È pertanto nello spirito della legge che ci sia un dibattito preliminare che porterà poi ai vari passaggi previsti dal procedimento. La prima opera riguarda l’arretramento ferroviario per l’alta velocità e l’alta capacità lasciando l’attuale linea solo come metropolitana di superfice per il collegamento regionale, un intervento che chiedevamo da anni e che costituisce un elemento strategico per lo sviluppo futuro della nostra regione».
«Entro il prossimo giugno Rfi presenterà le alternative progettuali e già il Governo ha comunicato che verrà nominato un commissario straordinario ad hoc – continua -. Rispetto alle alternative progettuali facciamo preliminarmente presenti due urgenze che riteniamo prioritarie. In primo luogo, la centralità ed esclusività dell’hub intermodale di Ancona per tutta la regione. Con la stazione dell’alta velocità di Ancona dovrebbe essere studiato e realizzato il sistema di integrazione intermodale tra la stazione di Av e Ac, il porto, l’aeroporto e l’interporto. È l’occasione per poter realizzare quanto si dice da anni e che determinerà la competitività futura dell’assetto economico-sociale della regione».
«La seconda urgenza riguarda il contenimento dell’impatto dell’opera che sarà arretrata e che si gioverà dei necessari bassi livelli di quota che porteranno ad un passaggio dei binari in buona parte interrato, ma sarebbe comunque importante localizzare il passaggio in aree già compromesse dal punto di vista ambientale – è la prosecuzione del comitato -. Da questo punto di vista la localizzazione dell’opera nei pressi dell’attuale passaggio dell’A14 avrebbe un suo senso, ma questo non potrà essere realizzato nel tratto da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto del Tronto che, come noto, ha gravi problemi ambientali per la conformazione idrogeologica del territorio».
«Su questo punto dobbiamo entrare sulla seconda opera infrastrutturale strategica per la regione, ovvero l’adeguamento del tratto Marche sud dell’A14 attualmente senza terza corsia – ribadiscono dal comitato -. Aspi al momento ha studiato solo l’ipotesi della realizzazione della terza corsia e in un tratto di un mini-arretramento di un senso di marcia. Opera molto costosa, molto rischiosa sia sotto il profilo ambientale che della sicurezza stradale, tanto che al momento l’opera non è stata inserita nel Piano delle Opere di Aspi».
«Dal momento che anche questa opera dovrà rispettare quanto previsto dalla legge, ovvero lo studio delle alternative progettuali e la loro valutazione nel procedimento del dibattito pubblico, riteniamo fondamentale che sia redatta e valutata anche l’ipotesi della nuova bretella autostradale a quattro corsie da Porto Sant’Elpidio al raccordo con l’A24 che avrebbe il pregio di andare a riequilibrare definitivamente l’assetto delle comunicazioni nelle Marche sud che attualmente sono tutte centrate sulla costa lasciando nell’isolamento le aree interne», puntualizzano.
«Con tale bretella – dicono – si salvaguarderebbero i gravi problemi ambientali della costa a grave rischio frane certificati dal Pai vigente, si riconnetterebbero le aree interne in grave crisi, non sarebbe inoltre necessario andare a realizzare l’improbabile Mezzina di cui si parla da molti anni e che avrebbe maggior impatto ambientale, nonché potrebbe avere un costo diretto minore per le finanze pubbliche rispetto all’intervento sull’attuale A14 in quanto trattandosi di una nuova autostrada potrà finanziarsi in buona parte con i pedaggi futuri previsti».
«Chiediamo altresì, per l’impatto di queste due grandi opere sul territorio delle Marche sud, che questa alternativa della nuova bretella autostradale venga valutata congiuntamente all’arretramento ferroviario in modo da limitare l’impatto ambientale ed avere anche economie nella gestione dei rispettivi cantieri – concludono dal comitati -. In questo momento nessuno potrà esprimersi definitivamente sino a quando non si potranno valutare le alternative progettuali e pertanto è interesse comune chiedere che vengano redatte tutte le alternative su cui poi si potrà scegliere trovando una condivisione di tutta la comunità».
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