Il saluto “da Oscar” di Benedetta Di Salle alla classe Olimpica

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Ci è piaciuto molto lo scorso giugno Roger Federer quando ha ricevuto la Laurea ad Honorem e ha delineato una perfetta traccia di maturità per Sport e Cultura con un discorso che andrebbe inciso sulle pareti delle scuole, ci piacciono forse persino di più le righe di Benedetta Di Salle con cui saluta le Classi Olimpiche. Ci perdoneranno Roger, campione di classe Mondiale, per averlo relegato a mero presentatore, e Benedetta per aver lasciato introdurre il suo discorso da Oscar da altri, ma lo spirito è il medesimo degli oscar originali, gli Academy Award di Hollywood, che verranno consegnati a breve, quando a chiamare i migliori interpreti sono Stelle altrettanto grandi di quelli che vengono celebrate. Benedetta è una grande stella, ed è stata veramente Big come premiata tra le Atleti Liguri dell’Anno nel 2016 per quello che ha ottenuto quell’anno nella Vela, ed è soprattutto alle ragazze e ai ragazzi di quel mondo, a quelli che regatano ora, a quelli che lo faranno domani, che rivolge un vero e proprio inno allo Sport.

Ha inseguito il sogno di partecipare ai Giochi per tutta la carriera sportiva, con dedizione, tenacia, passione. Quell’isola felice non l’ha mai raggiunta. È sempre stata l’orizzonte da puntare, non si è mai arresa per quanti fossero gli ostacoli che le si ponevano sul percorso, e se il vento le è stato contrario ha saputo trasformarlo in forza per crescere.

Lo riversa sui propri canali Social il messaggio che vale come lettera d’amore e d’addio a una Fiamma Olimpica, e come codice fondamentale per qualsiasi Sportivo:

“Posso dire che ahimè la mia carriera sulle classi olimpiche si chiude qua, un percorso fantastico che rifarei 1000 volte!

11 anni di 470, tostissimi e bellissimi! Svegliarsi ogni giorno con un unico obiettivo è un privilegio.

Chiacchierando recentemente con mia sorella mia ha detto “Eri in una bolla”, e in effetti è così, è questo che lo sport richiede, hai solo quello in testa. Ti assorbe del tutto.

Sacrifici, rinunce, momenti di totale sconforto…ci sono stati, fa parte del gioco!

Microcredito

per le aziende

 

Il mio sogno, e obiettivo, è sempre stato quello di partecipare alle olimpiadi… purtroppo non è stato realizzato. Ma va bene così!

Sono consapevole di avercela messa tutta, non ho mai smesso di crederci e ho sempre curato tutti i dettagli che questo sport richiede…ma ci sono situazioni che vanno giocate anche al di fuori della competizione e il mio carattere non si è rivelato adatto ad affrontare alcune di esse.

Negli ultimi mesi ho pensato molto a questi anni, e guardando un po’ il tutto con uno sguardo da esterna mi sono resa conto di quanto un atleta sia attaccato al risultato. É normale che sia così. Chi è che non gareggia per vincere?

Il risultato è il metodo di valutazione per l’allenatore, per la federazione, per un circolo, per lo sponsor, per il gruppo sportivo, per i tifosi e soprattutto per l’atleta stesso. Ed è sempre il risultato ciò che più dà la motivazione ad un atleta ad andare avanti, a spingere sempre di più.

Purtroppo un risultato negativo è anche il primo motivo di rinuncia. Ed è qui il problema, perché tantissimi atleti si fermano alle prime difficoltà. So bene che non è facile arrivare dietro, ma non c’è solo il risultato nella vita di un atleta. Quello che ti dà una carriera sportiva, avere un sogno, è una cosa unica, che non trovi da nessun’altra parte”

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Undici anni di rotta, un viaggio cominciato come Campionessa Mondiale della classe 4.70 Youth femminile nel 2015 da astro in ascesa dello Yacht Club Italiano, orgoglio genovese, in coppia con Alessandra Dubbini, a Thessaloniki (Salonicco), in Grecia, e che da lì in avanti non ha mai perso la bussola dei valori che contano davvero nello Sport, e che non riguardano i pur importanti risultati, ma il percorso che si delinea nel perseguirli. Benedetta ha chiaro che forse ha mancato l’Isola a Cinque Cerchi, ma un continente di felicità per tutto quello che ha vissuto in quella direzione è nella scia che si lascia alle spalle, con un tesoro non nascosto, ma alla portata di tutti:

“Voglio esortare tutti i giovani velisti (e non) a mettersi in gioco, a iniziare innanzitutto. Togliendosi dalla testa che se si inizia una campagna olimpica, é solo per partecipare alle olimpiadi. Quello si potrà valutare in seguito. Anche far parte di una squadra nazionale è importantissimo. Se non andremo noi alle olimpiadi avremo sicuramente dato il nostro contributo alla nazionale e all’atleta che ci andrà.

PROVATECI e siate consapevoli che siete voi stessi a definire la rotta e l’andatura del vostro percorso”

Ora si ha ben chiaro perché era doveroso che niente meno che un Roger Federer le lasciasse la parola, se si vuole poi la si può ridare allo svizzero, il link al suo discorso è a fine articolo, e non per fare un confronto tra ciò che ha detto l’uno o l’altra, ma perché uniti in un inedito equipaggio-gioco di Coppia questi valgono veramente titoli Mondiali per impartir lezioni su come affrontare, oltre che gli avversari, la vita, arricchendola. Del resto, rispetto all’Elvetico, Benedetta il diploma l’ha conquistato sul “campo”, non Honoris Causa: è laureata sin dal 2017 in Scienze Ambientali e Naturali, l’obiettivo che si era prefissata di raggiungere già nel 2014, appena uscita dal Liceo Martin Luther King, come aveva dichiarato in una delle prime interviste che le dedicammo.

Benedetta saluta con il più canonico Stay in the Wind degli uomini e donne di mare, restando in tema di Oscar lei Va Via col Vento, perché Domani è un altro giorno, e se pure si fosse voluta che questa magnifica storia di Sport fosse andata in un modo un po’ diverso, con qualche vittoria in più, a fronte di tutto il resto, ma soprattutto di un finale (solo Olimpico!) così, francamente ce ne infischiamo, perché il sibilo del Vento ora è coperto solo dal fragore dei meritati applausi.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Federico Burlando

Le lezioni di Federer agli studenti: “Il talento non basta. La perfezione non esiste. Date il massimo. Divertitevi!”

Condividi questo articolo





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Source link