Il settore dei data center in Italia sta vivendo una fase di crescita senza precedenti, come evidenziato dai dati dell’Osservatorio Data Center del Politecnico di Milano. Nel 2024, la potenza energetica totale dei data center italiani ha raggiunto i 513 MW IT, segnando un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. Questo sviluppo è stato alimentato da investimenti massicci: nel biennio 2023-2024 sono stati spesi 5 miliardi di euro per la costruzione e l’allestimento di nuove infrastrutture, mentre per il biennio 2025-2026 sono previsti ulteriori 10,1 miliardi di investimenti. La crescita non si limita solo alle cifre attuali, ma si estende anche oltre il 2026, con numerose nuove aperture già in programma.
Inizia ad emergere una tendenza di aumento della densità di potenza nelle singole infrastrutture, con richieste di armadi rack sempre più performanti, a causa dell’accelerazione del mercato dell’intelligenza artificiale che impatterà la progettazione e l’operatività dei nuovi Data Center.
Questo trend positivo è supportato da una crescente consapevolezza istituzionale dell’importanza strategica dei data center per l’economia digitale italiana. Le autorità hanno intensificato gli sforzi per promuovere lo sviluppo del settore, concentrandosi in particolare sugli aspetti ambientali e sullo stimolo della crescita economica. Tuttavia, come sottolinea Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio Data Center, sarà necessario un ulteriore impegno nell’implementazione di un quadro normativo adeguato per la costruzione di nuove infrastrutture, al fine di mantenere questo slancio di crescita negli anni a venire. L’espansione del settore dei data center in Italia non solo rafforza l’infrastruttura digitale del paese, ma lo posiziona anche come un attore sempre più rilevante nel panorama tecnologico europeo, aprendo nuove opportunità di investimento e innovazione.
Milano come nuovo hub europeo: opportunità e sfide
Milano sta emergendo come un nuovo hub europeo per i data center, sfidando la tradizionale supremazia delle città del “FLAPD” (Francoforte, Londra, Amsterdam, Parigi e Dublino). Secondo i dati dell’Osservatorio Data Center del Politecnico di Milano, la città lombarda ha registrato una crescita straordinaria, raggiungendo 238 MW IT di potenza totale nel 2024, con un aumento del 34% rispetto all’anno precedente. Questo posiziona Milano in una posizione di vantaggio strategico rispetto ad altri mercati emergenti come Madrid (172 MW IT) e Varsavia (144 MW IT).
La crescita di Milano è trainata principalmente dai Data Center ad Alta Potenza (>10 MW IT), che rappresentano il 37% della potenza energetica IT totale nazionale e sono concentrati per il 70% nell’area milanese. Tuttavia, questa rapida espansione solleva importanti interrogativi riguardo l’approvvigionamento energetico e la sostenibilità della rete elettrica italiana.
Come evidenziato da Marina Natalucci, Direttrice dell’Osservatorio Data Center, il problema energetico si aggiunge a quello del prezzo dell’energia, attualmente ben al di sopra della media europea e circa il doppio dell’equivalente spagnolo. Questa situazione potrebbe potenzialmente spostare l’attenzione degli investitori verso altri mercati emergenti.
L’evoluzione del mercato della colocation in Italia
Il mercato della colocation in Italia sta vivendo una fase di notevole espansione, riflettendo la crescita complessiva del settore dei data center nel paese. Secondo i dati dell’Osservatorio Data Center del Politecnico di Milano, il mercato della colocation ha registrato una crescita del 17% rispetto al 2023, raggiungendo un valore totale di 765 milioni di euro. Questa accelerazione è particolarmente significativa se confrontata con lo sviluppo più contenuto dell’anno precedente.
Il mercato si articola in tre principali modelli di business: la colocation retail, la colocation wholesale e la colocation building hyperscale. La colocation wholesale detiene la fetta principale del mercato, con un valore di 444 milioni di euro, seguita dalla componente retail che rappresenta il 23% del totale.
Particolarmente interessante è l’evoluzione del segmento building hyperscale, che attualmente rappresenta solo il 19% del mercato ma mostra prospettive di crescita significative. Si prevede infatti che questo segmento possa più che raddoppiare entro il 2026, trainato dai piani di sviluppo dei Cloud provider sul territorio italiano. tessuto imprenditoriale italiano.
Sostenibilità energetica: la sfida cruciale per lo sviluppo dei data center
La sostenibilità energetica emerge come una sfida cruciale per lo sviluppo futuro dei data center in Italia, in particolare nell’area di Milano. Come evidenziato dall’Osservatorio Data Center del Politecnico di Milano, la crescente concentrazione di data center ad alta potenza nell’area milanese solleva importanti interrogativi riguardo l’approvvigionamento energetico e la sostenibilità della rete elettrica italiana. La sfida della sostenibilità energetica non si limita solo all’approvvigionamento, ma coinvolge anche l’efficienza energetica delle infrastrutture stesse. I data center sono notoriamente energivori, e l’ottimizzazione del loro consumo energetico è diventata una priorità sia per ragioni economiche che ambientali. In questo contesto, l’adozione di tecnologie innovative per il raffreddamento, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e l’implementazione di sistemi di gestione energetica avanzati diventano elementi chiave per garantire la sostenibilità a lungo termine del settore.
Impatto strategico dei data center sul progresso digitale del Paese
I data center stanno emergendo come un elemento chiave per il progresso digitale dell’Italia, con un impatto strategico che va ben oltre il settore IT. Come sottolineato da Luca Dozio, Direttore dell’Osservatorio Data Center, queste infrastrutture rappresentano una leva fondamentale per lo sviluppo digitale del Paese, creando opportunità sia per gli operatori globali che per il panorama imprenditoriale locale. L’espansione del settore dei data center in Italia sta contribuendo a posizionare il paese come un nodo centrale a livello europeo, consolidando la sua presenza infrastrutturale a favore dello sviluppo dei mercati digitali nazionali e continentali. Questo sviluppo ha implicazioni significative per diversi settori dell’economia italiana. In primo luogo, favorisce l’innovazione e la competitività delle imprese italiane, fornendo loro accesso a infrastrutture all’avanguardia per l’elaborazione e l’archiviazione dei dati.
Ciò è particolarmente rilevante per le PMI, che costituiscono la spina dorsale dell’economia italiana e che possono beneficiare di servizi cloud e di elaborazione dati avanzati senza dover sostenere ingenti investimenti in infrastrutture proprie. Inoltre, l’espansione dei data center sta attirando investimenti significativi nel paese, stimolando la creazione di posti di lavoro altamente qualificati e promuovendo lo sviluppo di competenze tecniche avanzate nel settore IT. Questo ha un effetto a cascata sull’intero ecosistema digitale italiano, favorendo la crescita di startup tecnologiche e l‘innovazione in settori correlati come l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose e l’analisi dei big data.
Il problema della sicurezza nazionale e della sovranità digitale
Dal punto di vista della sicurezza nazionale e della sovranità digitale, la presenza di data center avanzati sul territorio italiano rafforza la capacità del paese di gestire e proteggere i propri dati critici, riducendo la dipendenza da infrastrutture estere.
Infine, lo sviluppo dei data center si allinea con gli obiettivi di digitalizzazione della pubblica amministrazione, facilitando l’implementazione di servizi pubblici digitali più efficienti e accessibili. In conclusione, l’impatto strategico dei data center sul progresso digitale dell’Italia è multiforme e profondo, posizionando il paese come un attore sempre più rilevante nel panorama tecnologico europeo e globale.
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