Affitti o vendite, mercato immobiliare a due velocità

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


A prezzi del mattone sostanzialmente stabili, nel 2024 ha fatto da contraltare un’impennata dei canoni di locazione. Ecco cosa conviene e dove

TOSCANA — Prezzi di vendita del mattone sostanzialmente stabili (+0,8%) e impennata degli affitti (+8,5%) con rallentamento solo nell’ultimo trimestre: è il ritratto del mercato immobiliare toscano al fotofinish del 2024 secondo i dati elaborati da Immobiliare.it Insights, proptech company del gruppo di Immobiliare.it.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

I prezzi richiesti da chi vendeva casa
alla fine del 2024 ammontavano a 2.521
euro/mq
di media, mentre chi affittava chiedeva
mediamente 14,7
euro/mq
.

Come in altre regioni, anche in Toscana la
domanda si è comportata in maniera differente nei due comparti, crescendo notevolmente nei 12 mesi per le compravendite (+23,5%), e contraendosi per le
locazioni (-4,1%). L’offerta non ha invece accennato a diminuire in nessuno dei due
settori, con accumulo maggiore di immobili in affitto (+13,4%) piuttosto che in vendita
(+1,4%).

Le compravendite nei territori

Sebbene il dato regionale dei prezzi di vendita sia tendente alla stabilità, le performance positive superano di gran lunga quelle negative nei singoli territori. Tra i rialzi, quello più significativo ha riguardato il comune di Lucca (+9,4%), mentre va segnalato, per contro, il -4% della provincia di Prato. La provincia di Lucca è la seconda area più onerosa per chi è in cerca di casa in regione, con 3.359 euro/mq medi, mentre quella più economica è la provincia di Arezzo, che rimane sotto i 1.400 euro/mq.

La domanda di compravendite presenta un andamento omogeneo, in accordo con la tendenza regionale, in quasi tutti i territori, con il segno più che spopola pressoché ovunque. La sola discesa è quella della provincia di Grosseto (-4,7%). A livello di offerta, il trend è invece meno armonico, anche se gli accumuli superano i decumuli. Tra questi ultimi, va evidenziato il -15,4% del comune di Lucca, al pari di quello già menzionato del comune di Firenze (-15,3%).

Affitti, ecco dove conviene

Una buona parte dei territori toscani rispecchia il trend di salita costante dei canoni anche nel 2024, pur essendoci qualche eccezione: tra queste, calano i prezzi sia in comune che in provincia di Arezzo (-3,6% e 0,1% rispettivamente), al pari dei comuni di Massa (-6,3%) e Pistoia (-3,4%). Stesso andamento anche nelle province di Siena (-8,9%) e Prato (-2,5%).

Dietro a Firenze, la seconda area più cara per chi cerca casa in affitto in Toscana è la provincia di Grosseto, con 18,6 euro/mq medi, mentre quella dove si risparmia di più in assoluto è la provincia di Arezzo, con 7,8 euro/mq medi.

Per la domanda di locazioni, non si nota una linearità chiara tra le varie aree toscane, con diversi aumenti significativi su base annua – come il +74,3% del comune di Massa e il +52,4% della provincia di Pistoia – nonostante il dato regionale di decrescita. Discorso analogo si può applicare anche all’offerta di soluzioni in locazione, che non si comporta in maniera univoca nelle singole zone della regione. Al picco del +71,8% del comune di Carrara fa da contraltare il -42,9% della provincia di Pistoia.

Firenze fra le più care d’Italia

Firenze resta il secondo capoluogo più caro d’Italia
alle spalle di Milano per chi vuole comprare casa, con 4.336
euro/mq
medi, in salita del 4,4%
rispetto a dicembre 2023. L’affordability,
ovvero l’accessibilità al mercato, nonostante il rialzo dei costi è leggermente
aumentata per le coppie (+2,6 punti percentuali), che
possono permettersi oggi il 9% circa
degli immobili offerti.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

La Città del David si conferma alle spalle soltanto del
capoluogo lombardo anche per quanto riguarda il costo delle locazioni,
sfiorando, a fine 2024, i 21 euro/mq medi, in
crescita dell’8,7% nel
confronto con lo scorso anno.

Per quanto concerne domanda e offerta, nel segmento
delle compravendite la richiesta è aumentata del
33,7%
su base annua, in accordo con il trend regionale, con l’invenduto che è calato
del 15,3%. Esattamente il contrario di quanto avvenuto per
gli affitti, dove invece l’offerta ha conosciuto un boost significativo (+28,1%), a
fronte di un interesse invece in drastica riduzione (-16,4%).





Source link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link