Azione “Uccelli d’inverno”: risultati del conteggio nazionale
Lo scorso fine settimana, quasi 4’000 persone hanno conteggiato quasi 100’000 uccello nei giardini e nei parchi di tutto il Paese. BirdLife Svizzera organizza da anni questo tipo di azioni di scienza partecipativa con lo scopo di raccogliere dati sull’avifauna e sensibilizzare la popolazione sugli uccelli e la biodiversità in generale.
Da circa 20 anni BirdLife Svizzera organizza conteggi di uccelli nel mese di maggio. Ora è possibile contare gli uccelli anche in inverno: quest’anno BirdLife ha introdotto a livello nazionale l’azione “Uccelli d’inverno”, che si è già svolta quattro volte nella Svizzera centrale. Siccome la campagna si svolge anche in diversi Paesi limitrofi, essa permette di raccogliere informazioni supplementari. Il censimento invernale è inoltre particolarmente interessante per la popolazione perché in inverno gli uccelli sono più facili da osservare in assenza delle foglie sugli alberi. Nei giardini ricchi di strutture e con vegetazione autoctona ancora non potata, in questi giorni si possono fare osservazioni interessanti.
I risultati
In tutta la Svizzera hanno partecipato all’azione “Uccelli d’inverno” 2025 quasi 4’000 persone lo scorso fine settimana. Tra i quasi 100’000 uccelli recensiti, sul podio delle specie più osservate sono finiti la Passera europea, la Cinciallegra e la Cornacchia nera. Il Pettirosso, uccello dell’anno di BirdLife Svizzera, è giunto in nona posizione con 2’300 individui osservati. In Ticino, tuttavia, è risultato essere il più diffuso, con la sua presenza riscontrata in ben l’80% dei giardini. L’insieme dei risultati del conteggio può essere consultato alla pagina www.uccellidinverno.ch.
“L’osservazione di 1’386 peppole è particolarmente emozionante”, afferma Raffael Ayé, direttore di BirdLife Svizzera. “Questa specie è un visitatore invernale proveniente dal nord e non arriva in Svizzera ogni anno con lo stesso numero di esemplari. Chiunque le osservi nel proprio giardino ha probabilmente creato un ambiente prossimo a quello naturale, ciò di cui abbiamo sempre più bisogno!”.
Sorprendente è anche l’osservazione di molti storni, capinere, verzellini e codirossi spazzacamini. In passato, queste specie abbandonavano quasi completamente la Svizzera in autunno. Oggi la percentuale di uccelli migratori che trascorrono l’inverno da noi è in costante aumento, come si può notare anche quest’anno. Questo fenomeno è molto probabilmente legato ai cambiamenti climatici.
“Siamo preoccupati perché quest’anno sono stati avvistati meno fringillidi rispetto agli anni precedenti”, afferma Raffael Ayé. Il numero di cardellini, verdoni e lucherini, così come di altre specie di fringillidi, è in calo. Le ragioni potrebbero essere diverse. Da un lato, il Verdone, ad esempio, è stato colpito da una malattia per diversi anni. D’altra parte, i fringillidi hanno bisogno di una gamma diversificata di semi. Gli habitat naturali con piante diversificate sono quindi importanti per loro.
Potenziale per favorire la natura nelle zone edificate
In Svizzera, la biodiversità è particolarmente minacciata; le nostre Liste rosse sono proporzionalmente più lunghe di quelle di tutti i Paesi vicini. “A lungo termine, possiamo preservare l’avifauna e la biodiversità nel suo complesso solo se creiamo habitat preziosi nelle zone agricole, nelle zone umide e nelle foreste”, sottolinea Raffael Ayé. È per questo che BirdLife è impegnata in numerosi progetti per la creazione di tali habitat e quindi per la promozione della biodiversità e delle specie minacciate. Ma anche su piccola scala, ognuno può contribuire alla promozione della biodiversità nel proprio giardino piantando alberi, arbusti o prati fioriti autoctoni. Anche un piccolo balcone con fiori indigeni contribuisce a questo scopo. Oggi, la biodiversità nelle aree urbane è già superiore a quella delle zone agricole gestite in modo intensivo. E c’è ancora un potenziale per la sua promozione.
Imparare a conoscere gli uccelli per proteggerli
BirdLife, la più grande organizzazione mondiale per la protezione della natura, si occupa di informazione e formazione anche in Svizzera. I corsi di ornitologia di base offerti dalle sezioni di BirdLife sono particolarmente adatti come introduzione all’osservazione della natura. “Perché proteggiamo solo ciò che amiamo e possiamo amare ciò che conosciamo”, afferma Raffael Ayé, spiegando il grande impegno della sua organizzazione. Con l’azione “Uccelli d’inverno”, appena conclusa, BirdLife Svizzera e i quasi 4’000 partecipanti hanno dato un altro importante contributo in questo senso.
Il mese prossimo un corso di ornitologia per principianti prenderà avvio anche in Ticino, sotto l’organizzazione di BirdLife Svizzera e di Ficedula, associazione per lo studio e la conservazione degli uccelli della Svizzera italiana. Maggiori informazioni su questo corso saranno presto disponibili sul sito www.ficedula.ch.
Per informazioni su cosa si può fare per la natura nelle zone edificate, consultare il sito www.birdlife.ch/giardino.
I risultati dell’azione “Uccelli d’inverno” 2025 sono disponibili su www.uccellidinverno.ch.
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