PERUGIA L’inferno è scoppiato ieri pomeriggio qualche minuto dopo le 18: treni bloccati a Roma Termini e rientro in Umbria, sia verso Terni, Spoleto, Foligno e Perugia che verso Orvieto che è diventato un incubo.
Un’altra giornata da incubo sui treni che riportano i pendolari umbri da Roma. «Circolazione sospesa per accertamenti tecnici», ha scritto il servizio Infomobilità di Trenitalia. Circolazione sospesa significa che quando alle 19 la circolazione veniva data in graduale ripresa dopo l’intervento dei tecnici di Rfi, c’era da mettersi le mani nei capelli, con ritardi già in partenza superiore all’ora. Il bilancio che all’ora di cena facevano i pendolari era da brivido. Il treno 4734 Roma Termini-Perugia delle 19 è partito da Tiburtina 42 minuti dopo, l’Intercity Roma Termini-Firenze Santa Maria Novella delle 18.15 è partito alle 19,32 dopo essere rimasto in mezzo ai binari per il blocco. Il Perugia-Roma delle 19,02 che doveva arrivare a Fontivegge alle 20,50 è rimasto fremo in linea, è ripartito da Roma Tiburtina alle 19,18 invece che alle 18,10 e veniva dato verso l’Umbria con 69 minuti di ritardo. Il Roma -Ancona (treno 4158) in partenza da Termini alle 18,30 è partito alle 19,36. Fermi sui marciapiedi dei binari i pendolari che dovevano tornare a Terni, Orvieto, Foligno, Spoleto e Perugia guardavano i tabellini con i ritardi e non credevano ai loro occhi. Binari vuoti anche in attesa dei treni che non arrivavano in stazione per portarli verso casa.
Ieri on solo verso Roma, ma i guai per chi utilizza i treni dall’Umbria, stavolta hanno guardato verso Firenze. Ieri mattina un’ora e un quarto di rallentamenti che hanno riguardato dalle 9,20 la linea Alta Velocità Firenze-Roma tra Valdarno e Arezzo per un inconveniente tecnico alla linea. L’intervento dei tecnici di Rfi ha sbloccato la situazione un’ora e un quarto più tardi, ma nel frattempo diversi treni, anche utilizzati dagli umbri che si muovono non solo verso Roma ma anche verso la Toscana e verso Nord, hanno avuto ritardi considerevoli. In particolare, secondo il servizio di Infomobilità di Trenitalia, «i disagi hanno riguardato rallentamenti medi di 30 minuti per 28 treni Alta Velocità con punte di 70 minuti di cui quindici Alta Velocità instradati su linea convenzionale, un Intercity e cinque Regionali fino a 30 minuti». Per i treni targati Umbria, ritardo (cinque minuti) per il 4072 da Foligno a Firenze Santa Maria Novella e per il 4101 Firenze-Orte (il treno è uno di quelli limitati alla stazione laziale per i lavori), caso in cui il ritardo è stato superiore ai dieci minuti. I passeggeri umbri che aveva scelto di agganciare l’Alta Velocità non utilizzando il Perugia-Torino dell’alba si sono trovati presi nei ritardi in quell’ora e un quarto di rallentamenti.
Il tutto si inserisce nel due mesi di lavori sula Direttissima Roma-Firenze che interessano, giornalmente 82 treni che partono, arrivano o transitano in Umbria.
Tra l’altro, a proposito di lavori, attenti ai collegamenti notturni tra Roma e Ancona, Nelle notti 15-16, 16-17, 17-18 e 18-19 per lavori di potenziamento infrastrutturale tra le stazioni di Ancona e Falconara Marittima subiscono limitazioni di percorso il treno Regionale Veloce 4516 da Roma Termini (partenza ore 21.17) ad Ancona (arrivo all’una di notte) è sostituito con bus da Falconara Marittima ad Ancona dove l’arrivo del bus è previsto all’una e venti. Il regionale veloce che parte da Ancona alle 3.33 e arriva a Termini alle 7,24 è cancellato, invece, da Ancona a Falconara Marittima da dove parte alle 3.40 Da Ancona a Falconara marittima c’è il bus sostitutivo. Nessuna variazione sulle altre fermate, comprese quelle umbre, c’è solo il rischio di qualche ritardo.
A proposito di ritardi, arriva il bilancio dei primi giorni di deviazioni in linea lenta, soppressioni, bus sostitutivi e limitazione dei treni per Roma legati ai lavori iniziati martedì 7 e che finiranno il 4 marzo. I dati sono quelli resi noti dal servizio TardaViaggio del Coordinamento dei Comitati pendolari dell’Umbria che hanno monitorato la situazione sin dal primo giorno. C’è da ricordare che in mezzo ai lavori, c’è stato un guasto all’altezza di Orte che ha creato non poche ripercussioni.
Secondo i dati sui ritardi aggiornati all’intera giornata di lunedì, quindi dal 7 al 13 ci sono stati tra gli 82 treni che sono interessati ai lavori 26 punte massime di ritardo sopra i venti minuti e diciannove sopra i 19. .
Sulla vicenda ritrai legati ai lavori i Direttissima da quello che risulta a Il Messaggero, si sta muovendo l’assessorato regionale ai Trasporti guidata da Francesco De Rebotti, che ha raccolto diverse segnalazioni da parte delle varie organizzazioni dei pendolari. Intenzione della Regione è quella, nel giorno di una settimana, di mettere tutti intorno a un tavolo in modo da avare un quadro chiaro della situazione e delle criticità e valutare, in sede di giunta se e come muoversi con Trenitalia per trovare soluzioni che rendano meno complicata la vita dei pendolari fino all’inizio di marzo quando i lavori (necessari) per l’ammodernamento della Direttissima saranno conclusi.
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