Trapianti, il 2024 è un anno record

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Il 2024 si è concluso con 4.692 trapianti effettuati in Italia (+5,1% rispetto al 2023). Un contributo a questi numeri in crescita è arrivato anche da Bergamo, con l’ASST Papa Giovanni XXIII che ha eseguito il trapianto di 197 organi solidi (+6,4 %). Si tratta di un risultato mai raggiunto a Bergamo negli ultimi 7 anni, in un trend di costante crescita dall’anno 2020 segnato dalla pandemia. Ai trapianti di organi solidi si aggiungono 137 trapianti di midollo e 7 trapianti di cornee, per un totale di 341 trapianti effettuati, quasi uno al giorno

Trapianti: tutti i dati

  • Sono 23 i trapianti realizzati sui bambini di fegato, rene, cuore e polmone. Il Papa Giovanni XXIII è tra i centri più attivi in Italia in campo trapiantologico sui bambini.  
  • Il numero di 105 trapianti di fegato effettuati tra pazienti adulti e in età pediatrica eguaglia il record assoluto per l’Ospedale di Bergamo, già raggiunto per la prima volta nel 2023. Per il secondo anno consecutivo si supera la soglia dei 100 trapianti in un anno, una soglia mai raggiunta nella storia dell’Ospedale di Bergamo. 
  • Il numero di trapianti di cuore (22) rappresenta il miglior risultato dal 2018 ad oggi. Il 2023 si era concluso con la realizzazione del primo trapianto pediatrico di cuore a cuore fermo in Italia. Nel 2024 è stata introdotta la nuova apparecchiatura OCS – Heart di conservazione e cura degli organi, in dotazione in pochissimi centri in Italia, che permette di dilatare il tempo disponibile per i cardiochirurghi tra il prelievo ed il trapianto. 
  • In forte aumento sono anche i trapianti di rene. Per registrare un risultato simile (58 trapianti) bisogna risalire a 7 anni fa (2018). La novità del 2024 è la ripartenza del programma di prelievo da donatore vivente, con i primi 2 trapianti effettuati. 
  • In linea con gli altri anni il trapianto di polmone, con 10 casi realizzati nel 2024. 
  • È stato realizzato nel 2024 un trapianto di intestino e multiviscerale. Si tratta di un caso assolutamente raro e ad elevata complessità. Comporta il trapianto di cinque organi in contemporanea: l’intestino grande, il fegato e la parte iniziale dell’intestino con stomaco e pancreas. L’intervento è stato realizzato con successo nell’estate del 2024. Il paziente soffriva di sindrome dell’intestino corto e aveva sviluppato un’insufficienza epatica terminale che avevano reso necessario il trapianto. Dimesso dalla terapia intensiva senza complicanze, il paziente è ora seguito in tutto il complesso percorso post-trapianto dalla Gastroenterologia e ha potuto festeggiare il Natale fuori dall’Ospedale. Il trapianto rappresenta l’ultima possibilità terapeutica nel caso in cui la nutrizione parenterale cessi di dare benefici. Il Papa Giovanni XXIII è tra i pochissimi centri autorizzati in Italia e l’unico operativo per questo tipo di trapianto negli adulti. È inoltre l’unico autorizzato in Italia ad effettuare questo trapianto nei bambini

Trapianto di fegatoIl consenso alla donazione degli organi
Nelle terapie intensive dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII si sono registrati 40 casi di pazienti deceduti che hanno donato i propri organi dopo la morte, offrendo così una speranza di cura ad altre persone in lista d’attesa per un trapianto, spesso salvavita. Anche in questo caso c’è stato un aumento (+21%) rispetto al 2023. 

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I pazienti deceduti avevano espresso in vita il proprio consenso alla donazione degli organi dopo la morte. In altri casi sono stati i loro familiari, dopo il decesso, che si sono dovuti esprimere sulla donazione, così come prevede la Legge, interpretando la volontà del loro caro defunto. 

Esprimere la propria volontà sulla donazione: come fare
Ogni cittadino maggiorenne può esprimere la propria volontà sulla donazione degli organi con una delle modalità pubblicate sul sito dell’ASST Papa Giovanni, a questa pagina. Il consenso o il diniego alla donazione si può formalizzare agli sportelli di scelta e revoca di Borgo Palazzo a Bergamo, Zogno, Piazza Brembana, Sant’Omobono Terme e Villa D’Almè, presentando il modulo ministeriale già compilato o ritirabile allo sportello. In alternativa, iscrivendosi all’Associazione Italiana Donatori Organi (Aido) si dà formalmente un assenso esplicito. La volontà può essere dichiarata all’Ufficio Anagrafe comunale in occasione della richiesta di rilascio o di rinnovo della carta d’identità nel nuovo formato elettronico e infine tenendo nel portafogli una dichiarazione datata e firmata della propria volontà o della propria opposizione alla donazione (tesserini ed esempi disponibili a questa pagina).
 



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