Speciale Pittura Contemporanea | Settimana d’Arte 25/02

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


Presentiamo di seguito, in occasione di mostre personali in Italia, cinque artisti, tre italiani e due stranieri, con una prevalenza femminile, che esprimono altrettanti modi originali e personali di rendere contemporaneo il linguaggio pittorico, anche figurativo: si tratta di Nicola VerlatoAgostino ArrivabeneMargherita ManzelliHelen BerminghamStefanie Heinze. Anche se in alcuni casi la loro attività espositiva è cominciata già negli anni Novanta, la loro esperienza artistica si può collocare prevalentemente, in alcuni casi esclusivamente, nel nuovo millennio.

Nicola Verlato (Verona, 19 febbraio 1965) è un artista visivo, che da Verona si è spostato a Milano e New York, per risiedere poi per diversi anni a Los Angeles, in California, e rientrare recentemente in Italia, a Roma. 

Nella pittura di Verlato è evidente l’influenza dell’uso drammatico di luce e ombra della pittura caravaggesca, e della teatralità della rappresentazione del barocco, ma anche il riferimento a cinema e cartoons. Nelle sue opere ritroviamo riferimenti a iconografie e soggetti di stampo classico e mitologico, combinate con elementi provenienti dal mondo della fantascienza e della tecnologia moderna. Verlato lavora anche con animazioni 3D o con tecnologie che permettono una fruizione virtuale e interattiva delle sue opere.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

E’ di questi giorni la notizia della proroga fino al 2 febbraio della mostra che lo vede protagonista al Museo San Domenico di Imola, dal titolo “Nicola Verlato. Myth Generation“. Qui viene esposto l’intenso ciclo dedicato a Pier Paolo Pasolini, insieme ad opere che riflettono il suo interesse per alcune icone pop del nostro tempo, come James Dean, capofila di una serie di drammatiche immagini che alludono ai nostri destini apparentemente attratti verso il precipizio. Scopri di più.

Agostino Arrivabene è nato a Rivolta d’Adda, in provincia di Cremona, nel 1967, e si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Milano. Le sue creazioni sono caratterizzate da una forte carica visionaria con una predilezione per il linguaggio simbolista. Ne sono un esempio anche le ventidue opere esposte nella mostra “Agostino Arrivabene. La linea verticale“, inaugurata lo scorso autunno nella sede della Raccolta Lercaro a Bologna, e visitabile fino al 9 marzo.

L’esposizione propone l’ultima ricerca dell’artista attraverso dipinti e disegni incentrati sul tema della trascendenza, della visione, del dialogo interiore, tematiche da sempre care all’artista. Grazie ad una serie di lavori pensati appositamente per la mostra – oltre la metà di quelli presenti nell’esposizione bolognese – emerge con crescente intensità la tensione verticale verso l’Altro, in una nuova dimensione del sacro dove i grandi maestri del passato si incontrano con la visione contemporanea dell’artista. Scopri di più.

3. Margherita Manzelli. Le signorine

Margherita Manzelli, Senza fine, 2023. Olio su tela, 200 × 300 cm (78 ¾ × 118 ⅛). Photo © Roberto Marossi. Courtesy of the Artist & greengrassi, London

Ancora un’artista italiana nata dopo la metà degli anni ’60. Margherita Manzelli, nata a Ravenna nel 1968 e trasferitasi, dopo gli studi, a Milano, sin dai primi lavori polarizza la pratica intorno all’analisi di tre componenti: la pittura, le azioni e la scrittura. La volontà di raccordare queste tre aree di interesse ha permesso a Manzelli di sviluppare una ricerca peculiare, che ha ricevuto attenzione in Italia e anche all’estero già a partire dagli anni Novanta.

In questo periodo Margherita è protagonista al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato con la mostra “Le signorine“, realizzata in partnership con Intesa Sanpaolo. Le signorine sono persone che, sin dall’inizio dei suoi lavori, popolano le fantasie dell’artista, per sondarne le tensioni psicologiche e mostrarne fragilità e resistenza. Indipendenti, fiere, senza tempo, androgine, le signorine di Manzelli, nude o seminude, sfidano le convenzioni con uno sguardo penetrante, e ribaltano gli assiomi della rappresentazione del corpo femminile nella storia dell’arte, pensata per l’occhio maschile. Scopri di più.

4. Helen Bermingham. These strange places, empty of words

Helen Berningham

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Helen Bermingham, Spilling out my thoughts, soaking up your words, cm 170 x 150

Dalle suggestioni che riportano nella contemporaneità e in una pittura completamente figurativa mito, trascendenza, e psicologia, veniamo ad un’artista irlandese nata nel 1983, che vive e lavora a Londra, la cui ricerca pittorica si concentra sull’esplorazione della memoria e del tempo. Helen Bermingham dichiara di vedere i suoi quadri come spazi psicologici o paesaggi di immaginazione e il processo di pittura come una conversazione che avviene tra il suo inconscio, i suoi ricordi e il materiale della pittura. E il mezzo attraverso cui procede questa indagine introspettiva è la ripetizione, di segni, immagini e pennellate, da un dipinto al successivo, in cui si innestano segni accidentali.

A portare le sue opere per la prima volta in Italia è Luca Tommasi con la sua galleria a Milano, con 13 dipinti a olio su tela di vari formati della più recente creazione dell’artista. Il titolo scelto per la mostra, “These strange places, empty of words“, allude a luoghi non fisici dove la parola cede il passo al tempo, alla memoria e alla psiche, che agiscono all’unisono guidando la mano dell’artista in una sorta di scrittura automatica, che realizza una fusione tra astrazione e figurazione. Scopri di più.

5. Stefanie Heinze. Your Mouth Comes Second

Stefanie Heinze

Stefanie Heinze, Parts of Privacy (Urban Submissive), 2024

Ancora un’artista donna, nata fuori dall’Italia negli anni ’80. L’ultima protagonista di questa Settimana è Stefanie Heinze, nata a Berlino nel 1987, presentata in Italia fino al 16 marzo 2025 dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, nella sua prima mostra personale istituzionale.

I suoi dipinti sono popolati da forme ambigue che emergono come soggetti inaspettati: parti del corpo disincarnate, oggetti di uso quotidiano, figure simili ad animali, i suoi soggetti si fondono in sfondi fantastici per creare mondi visivi sospesi tra iconico e simbolico, che invitano a un’interpretazione aperta e in continua evoluzione.

Microcredito

per le aziende

 

Le opere esposte in “Your Mouth Comes Second“, tele di grande formato, esplorano ciò che precede il linguaggio. Le sue creazioni, che nascono da disegni e collage di piccolo formato, mirano a disturbare la psiche, a riconnettere il corpo e i suoi sensi, a mobilitare la percezione. Scopri di più.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link