Un funzionario ucraino scoperto dalla polizia su un letto di denaro frutto di tangenti – Autorità ucraine
«La ricostruzione dell’Ucraina sarà l’affare del secolo». Ma con il conflitto ancora in corso e i primi appalti assegnati in stato d’emergenza, tornano quei mali che ogni guerra acuisce. A Kherson, dove con inspiega bile ritardo solo negli ultimi mesi sono stati affidati i lavoro per costruire le fortificazioni che dovrebbero rallentare un’eventuale nuova avanzata russa, attivisti locali e giornalisti investigativi ucraini hanno notato una prima anomalia: «Una parte significativa di gare d’appalto che sono state annunciate non hanno avuto luogo», denuncia Vgoru, battagliera testata del sud che durante l’occupazione russa diffondeva notizie in clandestinità e che non smette di denunciare i crimini commessi nei territori occupati. Tuttavia numerosi «contratti delle autorità locali vengono ripetutamente assegnati ad aziende con una reputazione dubbia e un passato ambiguo».
Una delle denunce consegnate alle autorità e visionata da Avvenire segnala ad esempio che l’81,38% di tutte le gare tenute nella regione di Kherson hanno visto un solo partecipante per volta, che è poi diventato il vincitore. «Questa pratica – commenta Volodymyr Puzyryov, della fondazione ucraina per la trasparenza Union –è una delle tipologie di corruzione, quando cioé la procedura di gara è formulata in modo tale da essere diretta a un partecipante specifico».
Il sospetto è che la spartizione degli appalti avvenga a priori, secondo accordi tra le imprese. Inoltre le offerte dei partecipanti alla gara, proprio perché formulate senza alcuna concorrenza, sono in gran parte considerate «non competitive» dagli analisti. Ma in guerra non c’è tempo da perdere e dunque si procede senza troppe sottigliezze. «Il fatto che l’importo totale delle offerte con due o più partecipanti sia inferiore al 50% rispetto alle offerte con un partecipante – denuncia il rapporto dei gruppi anticorruzione – può indicare una possibile monopolizzazione, una precedente collusione, legami con le autorità o un interesse insufficiente dei concorrenti nelle procedure di gara».
Non di rado accade che la singola azienda partecipante abbia modificato la registrazione nel registro delle imprese poco prima della gara d’appalto. Esempio: “Ternopil Llc Global Build Engineering” è entrata nel mercato delle gare d’appalto a Kherson alla fine del 2023, quando ha firmato un contratto per la revisione del principale edificio amministrativo nella cittadina di Velyko Oleksandriv, e nel gennaio 2024 per ricostruzione della scuola di Vysokopil, protetta anche da una barriera antiesplosivi. In pochi mesi, contratti per 340 milioni di grivne (quasi 800mila euro). I giornalisti investigativi di “Bihus.Info” hanno trovato connessioni tra questa società e Anton Samoilenko, vice capo del dipartimento di polizia regionale di Kherson nominato nel 2023 e responsabile del restauro. C’è poi il caso di una azienda denominata Global Build Engineering. Negli ultimi 3 anni ha subito 4 inchieste giudiziarie in varie regioni del Paese.
Il presidente Zelensky aveva fatto della lotta alla corruzione un suo cavallo di battaglia elettorale. La guerra, come in ogni situazione di crisi, crea le condizioni perché le maglie si allarghino e gli arraffoni possano spadroneggiare. Tuttavia Kiev si è dotata di un’agenzia anticorruzione che fornisce alla politica e alla magistratura indizi e riscontri scottanti. Nel 2024 l’autorità ha avviato 1.019 controlli di cui 715 conclusi. Sono state ravvisate informazioni imprecise, indizi di arricchimento illecito o acquisizioni ingiustificate di beni, nonché violazioni delle norme sul conflitto di interesse in 358 casi, il 50% di quelli esaminati. «A titolo di confronto – spiega una nota dell’agenzia – nel 2021 tali violazioni sono state riscontrate nel 27% degli audit completi delle dichiarazioni: su 1.043 “audit” completati, sono state riscontrate violazioni in 282 dichiarazioni». Lo scorso anno sono state individuate false dichiarazioni per 3,8 miliardi di grivne (circa 87 milioni di euro), e indizi di arricchimento illecito per 192,1 milioni di grivne (oltre milioni di euro).
Alcune tracce portano a nord, nella regione di Kharkiv costantemente sotto il fuoco russo, i gruppi anticorruzione continuano a esaminare le spese dell’amministrazione militare regionale identificando già nella scorsa estate tutti gli appaltatori che hanno vinto un totale di 223 gare nella prima parte nel 2024 per la costruzione di fortificazioni, per un totale di 4,51 miliardi di grivne (oltre 100 milioni di euro. Hanno scoperto che decine di contratti sono stati assegnati senza gara d’appalto e a imprenditori con storie personali e qualifiche discutibili. Un giovane ricercatore di Kharkiv che conduce indagini sotto anonimato commenta sconsolato: «Speriamo che con tutti quei soldi inghiottiti dai corrotti almeno le difese fisse servano a tenere lontani i russi».
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