Guerra Israele – Hamas, le notizie di oggi 13 gennaio sul conflitto a Gaza. LIVE

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In una nota pubblicata poco fa, Hamas comunica ai detenuti palestinesi che \”sono vicini alla loro liberazione\”. L’organizzazione terroristica di Gaza ha postato la stessa frase sul proprio canale Telegram, subito dopo la nota. “È possibile raggiungere un accordo finale. Le condizioni per la chiusura sono ottimali”. Lo hanno riferito alti funzionari israeliani, aggiornando sui negoziati in corso a Doha per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas. Sempre le fonti dell’emittente hanno aggiunto che i prossimi due giorni saranno decisivi per il raggiungimento di un’intesa.\n

Israele ha richiesto una zona cuscinetto di circa un chilometro e mezzo lungo il confine di Gaza che rimarrà sotto il controllo israeliano. Lo scrive il Times of Israel citando media del Qatar, secondo cui Israele ha presentato un piano ai mediatori di Doha che descrive in dettaglio la presenza israeliana nella Striscia di Gaza durante e dopo le varie fasi di un potenziale accordo di cessate il fuoco con gli ostaggi. 

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A Gaza, almeno cinque palestinesi sono rimasti uccisi nel bombardamento della scuola Salah al-Din da parte delle forze israeliane. Secondo le stime del ministero della Salute di Gaza, sale a 46.584 il numero dei palestinesi uccisi (e 109.731 feriti) negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023. Come riporta il Wall Street Journal, Hamas ha lanciato una campagna di reclutamento di giovani miliziani.

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Intanto, l’ufficio del primo ministro israeliano conferma in una nota che Benjamin Netanyahu ha parlato al telefono con il presidente americano Joe Biden dei progressi nei negoziati per il rilascio degli ostaggi e lo ha aggiornato sul mandato dato alla delegazione negoziale a Doha, al fine di promuovere la liberazione dei rapiti. Il primo ministro ha espresso il suo ringraziamento al presidente Biden e al presidente eletto Donald Trump per la cooperazione.

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L’Idf ha riferito di aver effettuato ieri sera attacchi aerei nel Libano orientale e meridionale, prendendo di mira Hezbollah e in particolare le rotte del contrabbando lungo il confine con la Siria. L’agenzia di stampa ufficiale libanese Ani sostiene che gli aerei da guerra israeliani hanno preso di mira la periferia di Janta, nella regione orientale di Baalbek, nonché i dintorni di Nabatieh, nel sud del Paese.

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Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrerà domani alle 19 a Villa Madama il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar

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I mediatori hanno chiesto a Hamas di rispondere alla bozza \”definitiva\” dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza e liberazione degli ostaggi entro mezzanotte. Lo riferisce Channel 12 aggiungendo che, secondo fonti anonime, Hamas avrebbe consegnato ai mediatori del Qatar una lista di ostaggi ancora vivi, come richiesto da Israele.

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Il Consiglio Ue ha deciso oggi di prorogare di un anno, fino al 20 gennaio 2026, le misure restrittive esistenti nei confronti di coloro che sostengono, facilitano o rendono possibili le azioni violente di Hamas e della Jihad islamica palestinese (Pij). Tutti gli individui e le entità precedentemente identificati come responsabili di aver partecipato al finanziamento di Hamas e il Pij o di aver permesso le loro azioni violente rimarranno nell’elenco. In totale sono 12 le persone e tre le entità sanzionate nell’ambito di questo quadro di misure restrittive. Le persone elencate nel regime di sanzioni sono soggette al congelamento dei beni. È inoltre vietato fornire loro fondi o risorse economiche, direttamente o indirettamente. Inoltre, alle persone fisiche elencate si applica un divieto di viaggio verso l’Ue.

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Progressi  sono stati fatti su alcune questioni fondamentali per un accordo di  cessate il fuoco a Gaza. Lo ha confermato Hamas a Reuters. \”I negoziati  su alcune questioni fondamentali hanno fatto progressi e stiamo  lavorando per concludere presto ciò che resta\”, ha sottolineato il  funzionario.  Un’altra fonte del gruppo militante palestinese ha riferito alla Cnn  che un’intesa con Israele è \”molto vicina\” ma restano diversi punti  critici, in particolare sulla richiesta di Hamas che Israele si ritiri  dal corridoio Philadelphia al confine tra Gaza ed Egitto e si impegni  per un cessate il fuoco permanente. Inoltre, c’è disaccordo sulle  dimensioni della zona cuscinetto che correrà lungo il confine di Gaza  con Israele, con Hamas che vorrebbe una fascia profonda circa 300-500  metri mentre Israele punta a 2 chilometri.

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Il giudice libanese Nawaf Salam, presidente della Corte internazionale di giustizia, avrebbe ottenuto 68 preferenze, un numero superiore alla metà dei deputati dell’Assemblea di Beirut, che conta 128 seggi. Lo riferisce il giornale libanese L’Orient Le Jour, mentre proseguono le consultazioni per la scelta del nuovo premier del Libano, dopo che la scorsa settimana il Parlamento ha eletto il generale Joseph Aoun come nuovo capo di Stato. Al Palazzo di Baabda, sulle colline che dominano Beirut, sono arrivati da Aoun la delegazione del blocco parlamentare di Hezbollah e membri del blocco che fa capo al presidente del Parlamento, l’inamovibile sciita Nabih Berri. Inizialmente, secondo i media locali, Hezbollah aveva chiesto fosse rinviato a domani l’incontro previsto per oggi con Aoun.

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Hamas ha dichiarato che i colloqui su alcune questioni fondamentali per un accordo di cessate il fuoco a Gaza hanno fatto progressi e si lavora per chiudere: lo ha riferito un funzionario del gruppo palestinese ai media internazionali. \”I negoziati su alcune questioni fondamentali hanno fatto progressi e stiamo lavorando per concludere al più presto ciò che resta da fare\”, ha aggiunto il funzionario.

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Hamas vuole un accordo su Gaza: è quanto ha affermato il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid, riferendo che ieri ha incontrato un funzionario del Qatar secondo il quale il gruppo palestinese non è interessato a far naufragare l’intesa. Quanto alle tensioni interne al governo israeliano, con l’estrema destra duramente contraria a qualsiasi ipotesi di accordo, Lapid ha rassicurato Netanyahu: \”Non hai bisogno di Ben-Gvir e Smotrich\”. \”Ho proposto una rete di sicurezza politica per un accordo sugli ostaggi: la proposta è ancora valida, più che mai\”, ha sottolineato.

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Almeno 46.584 palestinesi sono stati uccisi e 109.731 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023: lo ha affermato lunedì il ministero della Salute di Gaza in una nota. Almeno 19 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore, ha affermato il ministero, controllato da Hamas.

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In una nota pubblicata poco fa, Hamas comunica ai detenuti palestinesi che \”sono vicini alla loro liberazione\”. L’organizzazione terroristica di Gaza ha postato la stessa frase sul proprio canale Telegram, subito dopo la nota. 

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Azione Contro la Fame lancia la campagna globale Hope4Gaza con l’obiettivo di raccogliere e inviare messaggi di solidarietà e speranza presso la popolazione di Gaza, già supportata sul campo dall’organizzazione. \”Nata dalla determinazione del team locale di Azione Contro la Fame, che non ha mai smesso di operare sul campo dall’inizio del conflitto, l’iniziativa prevede – viene spiegato in una nota – la traduzione dei messaggi in arabo, che saranno poi stampati e inseriti nelle migliaia di pacchi alimentari distribuiti dall’organizzazione nei primi mesi del 2025. Ogni messaggio rappresenta un filo di speranza che unisce persone di tutto il mondo alle famiglie in difficoltà\”. \”Hope4Gaza non consiste soltanto in aiuti alimentari. È un’occasione – afferma Simone Garroni, direttore Generale di Azione Contro la Fame – per nutrire lo spirito e mostrare la nostra vicinanza alle famiglie di Gaza\”. Chiunque può partecipare inviando il proprio messaggio tramite il sito ufficiale della campagna e condividendo l’iniziativa sui social media con l’hashtag #Hope4Gaza.

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Lo sviluppo tecnologico nucleare dell’Iran non ha \”alcuna limitazione\”. Lo ha dichiarato il capo Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran (Aeoi), Mohammad Eslami, affermando che \”i nemici cercano di creare restrizioni internazionali per fermare i nostri progressi nel campo nucleare\”, riferisce Mehr. \”Tuttavia, nonostante i loro ostacoli, non c’è alcuna limitazione per l’Iran nel campo della tecnologia. Abbiamo ottenuto molti più progressi\”, ha detto Eslami. Rappresentanti della Repubblica islamica e dei tre Paesi europei coinvolti nell’accordo sul nucleare iraniano del 2015, Gran Bretagna, Francia e Germania, si incontreranno oggi a Ginevra, in Svizzera, per discutere delle attività nucleari di Teheran, tra cui l’arricchimento dell’uranio a un tale livello da essere sufficiente per realizzare bombe atomiche. Il portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran, Esmail Baghaei, ha ribadito ancora una volta oggi che i colloqui con i delegati europei mirano a revocare le sanzioni contro l’Iran e anche a effettuare \”consultazioni\” sul programma nucleare del Paese e su altre questioni.

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Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrerà domani alle 19 a Villa Madama il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar. Al termine dell’incontro, i due ministri terranno un punto stampa congiunto. I giornalisti e i cine-foto-operatori interessati al punto stampa potranno accreditarsi inviando una richiesta, entro e non oltre le ore le ore 12:00 di martedì 14 gennaio, via e-mail all’indirizzo accreditamentostampa@esteri.it (tel. 06 3691 8210 – 8573 o 3432). I rappresentati della stampa già accreditati presso la Farnesina, potranno inviare la richiesta allegando copia di un documento d’identità. Per i rappresentanti degli organi di stampa italiani sono necessari: copia del documento di identità; lettera d’incarico della testata di appartenenza oppure – in assenza di quest’ultima – copia del tesserino professionale. Per i rappresentanti degli organi di stampa stranieri non accreditati presso la Farnesina: copia del documento di identità; lettera della testata di appartenenza; Nota Verbale dell’Ambasciata a Roma del Paese dell’organo di stampa rappresentato. I badge dovranno essere ritirati personalmente presso il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ingresso centrale, lato sinistro, dalle ore 18:00 alle ore 18:30 circa. Non essendo possibile raggiungere Villa Madama con mezzi propri, una volta accreditati, i giornalisti saranno accompagnati a Villa Madama con un servizio di navette dall’ingresso centrale della Farnesina (andata e ritorno), operativo fino al termine dell’evento.

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Almeno 46.584 palestinesi sono stati uccisi e 109.731 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023: lo ha affermato lunedì il ministero della Salute di Gaza in una nota. Almeno 19 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore, ha affermato il ministero, controllato da Hamas.

“,”postId”:”52a181e8-b6c1-47b5-832f-636968e91321″},{“timestamp”:”2025-01-13T11:28:26.384Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-13T12:28:26+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ong: “In Siria raid aerei turchi contro forze curde a Kobane””,”content”:”

L’aviazione turca ha compiuto una serie di raid aerei nella Siria settentrionale contro postazioni delle forze curdo-siriane nella zona di Ayn Arab/Kobane. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui gli attacchi turchi hanno preso di mira l’aeroporto militare di Sarin e altre postazioni tra l’Eufrate e la zona a sud di Kobane.

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Secondo fonti di Haaretz, Israele sta ancora ponendo il veto al rilascio di dieci detenuti ‘pesanti’, tra cui Marwan Barghouti, capo del braccio armato di Fatah, Ahmad Saadat, capo del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, che ha progettato l’assassinio del ministro israeliano Rehavam Ze’evi nel 2001, insieme ad altri alti membri militari di Hamas e della Jihad islamica. Per evitare una crisi nei negoziati, le parti hanno concordato che il rilascio dei detenuti sarà discusso dopo il completamento della prima fase dell’accordo. Fonti palestinesi in Qatar hanno riferito che i colloqui di lunedì notte si sono concentrati, tra l’altro, sui dettagli del ridispiegamento dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Secondo le fonti, gli Stati Uniti stanno facendo pressione su entrambe le parti per raggiungere un accordo e si sono impegnati a garantire l’attuazione di tutte le fasi dell’accordo.

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La presidente del Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) Mirjana Spoljaric è arrivata oggi in Israele dove ha incontrato le famiglie degli ostaggi israeliani, che hanno condiviso con lei il loro \”dolore indescrivibile\”, come riporta l’organizzazione su X. Nella dichiarazione la Cicr si dice disponibile a \”svolgere un ruolo di intermediario neutrale e ad agevolare il rilascio e il trasferimento degli ostaggi fuori da Gaza in caso di accordo\”.

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\”Venerdì scorso a Damasco e Beirut in occasione degli incontri con il nuovo capo dell’amministrazione siriana e con il nuovo presidente del LIbano ho insistito molto sulla presenza anche economica e commerciale nel nostro Paese. Aggiungo che anche tutte le nostre missioni militari di pace devono servire a favorire una presenza economica o commerciale dell’Italia\”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani aprendo la presentazione del rapporto Symbola alla Farnesina.

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Il capo dell’organizzazione per l’aviazione civile iraniana, Hossein Pourfarzaneh, ha annunciato che dalla fine di gennaio riprenderanno i voli per l’Europa, dopo che a metà ottobre i collegamenti erano stati interrotti in seguito alle sanzioni imposte dall’Unione europea contro la Repubblica islamica per la fornitura di droni a Mosca utilizzati nel conflitto contro Kiev. Il primo volo annunciato sarà da Teheran a Parigi il 31 gennaio, operato dalla compagnia privata ‘Airtoru Airlines’, ha affermato Pourfarzaneh, durante una conferenza stampa come riferisce Irna, aggiungendo che sono in programma anche voli verso \”due destinazioni europee\” con la compagnia aerea iraniana, Qeshm Air, ma ulteriori dettagli verranno rivelati in seguito.

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\”Ci auguriamo tempi rapidi per l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza, con la fine delle sofferenze per la popolazione civile e la liberazione degli ostaggi. Food for Gaza più di ogni altro programma ha raggiunto la popolazione senza passare da Hamas\”: lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, aprendo la presentazione del rapporto Symbola alla Farnesina.

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Progressi significativi sono stati compiuti dopo mezzanotte a Doha nei colloqui sull’accordo per il rilascio degli ostaggi e una tregua a Gaza tra la squadra israeliana, l’inviato di Trump Steve Witkoff e il primo ministro del Qatar Muhammad al-Thani. Lo riferisce Ynet citando Reuters. Secondo i media israeliani, al-Thani ha incontrato i rappresentanti di Hamas, mentre Witkoff ha parlato con la delegazione israeliana per spingere le parti verso un accordo. La firma finale, secondo le fonti vivine al dossier, dipende ancora da Hamas: \”La questione è se prenderà la decisione che trasformerà i negoziati in una decisione su un accordo definitivo. E’ nelle sue mani\”. E hanno aggiunto che è difficile dire se l’intesa è una questione di ore o di giorni. Al momento i problemi da superare riguardano la situazione nel nord della Striscia di Gaza, l’asse Filadelfia, l’esilio degli ergastolani per terrorismo se verranno liberati.

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Almeno cinque palestinesi sono rimasti uccisi e altri feriti nel bombardamento della scuola Salah al-Din da parte delle forze israeliane nella città di Gaza. La scuola Salah al-Din ospitava palestinesi sfollati. Lo riporta Al Jazeera. Molti palestinesi sarebbero ancora sotto le macerie, scrive l’emittente qatariota.

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In una nota pubblicata poco fa, Hamas comunica ai detenuti palestinesi che “sono vicini alla loro liberazione”. L’organizzazione terroristica di Gaza ha postato la stessa frase sul proprio canale Telegram, subito dopo la nota. “È possibile raggiungere un accordo finale. Le condizioni per la chiusura sono ottimali”. Lo hanno riferito alti funzionari israeliani, aggiornando sui negoziati in corso a Doha per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas. Sempre le fonti dell’emittente hanno aggiunto che i prossimi due giorni saranno decisivi per il raggiungimento di un’intesa.

Israele ha richiesto una zona cuscinetto di circa un chilometro e mezzo lungo il confine di Gaza che rimarrà sotto il controllo israeliano. Lo scrive il Times of Israel citando media del Qatar, secondo cui Israele ha presentato un piano ai mediatori di Doha che descrive in dettaglio la presenza israeliana nella Striscia di Gaza durante e dopo le varie fasi di un potenziale accordo di cessate il fuoco con gli ostaggi. 

A Gaza, almeno cinque palestinesi sono rimasti uccisi nel bombardamento della scuola Salah al-Din da parte delle forze israeliane. Secondo le stime del ministero della Salute di Gaza, sale a 46.584 il numero dei palestinesi uccisi (e 109.731 feriti) negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023. Come riporta il Wall Street Journal, Hamas ha lanciato una campagna di reclutamento di giovani miliziani.

Intanto, l’ufficio del primo ministro israeliano conferma in una nota che Benjamin Netanyahu ha parlato al telefono con il presidente americano Joe Biden dei progressi nei negoziati per il rilascio degli ostaggi e lo ha aggiornato sul mandato dato alla delegazione negoziale a Doha, al fine di promuovere la liberazione dei rapiti. Il primo ministro ha espresso il suo ringraziamento al presidente Biden e al presidente eletto Donald Trump per la cooperazione.

L’Idf ha riferito di aver effettuato ieri sera attacchi aerei nel Libano orientale e meridionale, prendendo di mira Hezbollah e in particolare le rotte del contrabbando lungo il confine con la Siria. L’agenzia di stampa ufficiale libanese Ani sostiene che gli aerei da guerra israeliani hanno preso di mira la periferia di Janta, nella regione orientale di Baalbek, nonché i dintorni di Nabatieh, nel sud del Paese.

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrerà domani alle 19 a Villa Madama il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar

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Media: “Risposta di Hamas a bozza di accordo entro mezzanotte”

I mediatori hanno chiesto a Hamas di rispondere alla bozza “definitiva” dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza e liberazione degli ostaggi entro mezzanotte. Lo riferisce Channel 12 aggiungendo che, secondo fonti anonime, Hamas avrebbe consegnato ai mediatori del Qatar una lista di ostaggi ancora vivi, come richiesto da Israele.

L’Ue rinnova le sanzioni ad Hamas e alla Jihad palestinese

Il Consiglio Ue ha deciso oggi di prorogare di un anno, fino al 20 gennaio 2026, le misure restrittive esistenti nei confronti di coloro che sostengono, facilitano o rendono possibili le azioni violente di Hamas e della Jihad islamica palestinese (Pij). Tutti gli individui e le entità precedentemente identificati come responsabili di aver partecipato al finanziamento di Hamas e il Pij o di aver permesso le loro azioni violente rimarranno nell’elenco. In totale sono 12 le persone e tre le entità sanzionate nell’ambito di questo quadro di misure restrittive. Le persone elencate nel regime di sanzioni sono soggette al congelamento dei beni. È inoltre vietato fornire loro fondi o risorse economiche, direttamente o indirettamente. Inoltre, alle persone fisiche elencate si applica un divieto di viaggio verso l’Ue.

Hamas: progressi in colloqui su alcuni temi fondamentali

Progressi  sono stati fatti su alcune questioni fondamentali per un accordo di  cessate il fuoco a Gaza. Lo ha confermato Hamas a Reuters. “I negoziati  su alcune questioni fondamentali hanno fatto progressi e stiamo  lavorando per concludere presto ciò che resta”, ha sottolineato il  funzionario.  Un’altra fonte del gruppo militante palestinese ha riferito alla Cnn  che un’intesa con Israele è “molto vicina” ma restano diversi punti  critici, in particolare sulla richiesta di Hamas che Israele si ritiri  dal corridoio Philadelphia al confine tra Gaza ed Egitto e si impegni  per un cessate il fuoco permanente. Inoltre, c’è disaccordo sulle  dimensioni della zona cuscinetto che correrà lungo il confine di Gaza  con Israele, con Hamas che vorrebbe una fascia profonda circa 300-500  metri mentre Israele punta a 2 chilometri.

Libano, consultazioni per nuovo premier: ’68 preferenze per Nawaf Salam’

Il giudice libanese Nawaf Salam, presidente della Corte internazionale di giustizia, avrebbe ottenuto 68 preferenze, un numero superiore alla metà dei deputati dell’Assemblea di Beirut, che conta 128 seggi. Lo riferisce il giornale libanese L’Orient Le Jour, mentre proseguono le consultazioni per la scelta del nuovo premier del Libano, dopo che la scorsa settimana il Parlamento ha eletto il generale Joseph Aoun come nuovo capo di Stato. Al Palazzo di Baabda, sulle colline che dominano Beirut, sono arrivati da Aoun la delegazione del blocco parlamentare di Hezbollah e membri del blocco che fa capo al presidente del Parlamento, l’inamovibile sciita Nabih Berri. Inizialmente, secondo i media locali, Hezbollah aveva chiesto fosse rinviato a domani l’incontro previsto per oggi con Aoun.

Hamas: ‘Progressi nei negoziati, lavoriamo per chiudere’

Hamas ha dichiarato che i colloqui su alcune questioni fondamentali per un accordo di cessate il fuoco a Gaza hanno fatto progressi e si lavora per chiudere: lo ha riferito un funzionario del gruppo palestinese ai media internazionali. “I negoziati su alcune questioni fondamentali hanno fatto progressi e stiamo lavorando per concludere al più presto ciò che resta da fare”, ha aggiunto il funzionario.

Lapid, fonte Qatar mi ha detto che Hamas vuole accordo

Hamas vuole un accordo su Gaza: è quanto ha affermato il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid, riferendo che ieri ha incontrato un funzionario del Qatar secondo il quale il gruppo palestinese non è interessato a far naufragare l’intesa. Quanto alle tensioni interne al governo israeliano, con l’estrema destra duramente contraria a qualsiasi ipotesi di accordo, Lapid ha rassicurato Netanyahu: “Non hai bisogno di Ben-Gvir e Smotrich”. “Ho proposto una rete di sicurezza politica per un accordo sugli ostaggi: la proposta è ancora valida, più che mai”, ha sottolineato.

Hamas, sale a 46.584 numero dei palestinesi uccisi, 19 in 24 ore

Almeno 46.584 palestinesi sono stati uccisi e 109.731 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023: lo ha affermato lunedì il ministero della Salute di Gaza in una nota. Almeno 19 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore, ha affermato il ministero, controllato da Hamas.

Hamas ai detenuti palestinesi, ‘vicini alla liberazione’

In una nota pubblicata poco fa, Hamas comunica ai detenuti palestinesi che “sono vicini alla loro liberazione”. L’organizzazione terroristica di Gaza ha postato la stessa frase sul proprio canale Telegram, subito dopo la nota. 

Azione contro la Fame lancia la campagna globale “Hope4Gaza”

Azione Contro la Fame lancia la campagna globale Hope4Gaza con l’obiettivo di raccogliere e inviare messaggi di solidarietà e speranza presso la popolazione di Gaza, già supportata sul campo dall’organizzazione. “Nata dalla determinazione del team locale di Azione Contro la Fame, che non ha mai smesso di operare sul campo dall’inizio del conflitto, l’iniziativa prevede – viene spiegato in una nota – la traduzione dei messaggi in arabo, che saranno poi stampati e inseriti nelle migliaia di pacchi alimentari distribuiti dall’organizzazione nei primi mesi del 2025. Ogni messaggio rappresenta un filo di speranza che unisce persone di tutto il mondo alle famiglie in difficoltà”. “Hope4Gaza non consiste soltanto in aiuti alimentari. È un’occasione – afferma Simone Garroni, direttore Generale di Azione Contro la Fame – per nutrire lo spirito e mostrare la nostra vicinanza alle famiglie di Gaza”. Chiunque può partecipare inviando il proprio messaggio tramite il sito ufficiale della campagna e condividendo l’iniziativa sui social media con l’hashtag #Hope4Gaza.

Iran: “Il nostro sviluppo tecnologico nucleare non ha limiti”

Lo sviluppo tecnologico nucleare dell’Iran non ha “alcuna limitazione”. Lo ha dichiarato il capo Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran (Aeoi), Mohammad Eslami, affermando che “i nemici cercano di creare restrizioni internazionali per fermare i nostri progressi nel campo nucleare”, riferisce Mehr. “Tuttavia, nonostante i loro ostacoli, non c’è alcuna limitazione per l’Iran nel campo della tecnologia. Abbiamo ottenuto molti più progressi”, ha detto Eslami. Rappresentanti della Repubblica islamica e dei tre Paesi europei coinvolti nell’accordo sul nucleare iraniano del 2015, Gran Bretagna, Francia e Germania, si incontreranno oggi a Ginevra, in Svizzera, per discutere delle attività nucleari di Teheran, tra cui l’arricchimento dell’uranio a un tale livello da essere sufficiente per realizzare bombe atomiche. Il portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran, Esmail Baghaei, ha ribadito ancora una volta oggi che i colloqui con i delegati europei mirano a revocare le sanzioni contro l’Iran e anche a effettuare “consultazioni” sul programma nucleare del Paese e su altre questioni.

Domani incontro tra Tajani e israeliano Sa’ar a Villa Madama

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrerà domani alle 19 a Villa Madama il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar. Al termine dell’incontro, i due ministri terranno un punto stampa congiunto. I giornalisti e i cine-foto-operatori interessati al punto stampa potranno accreditarsi inviando una richiesta, entro e non oltre le ore le ore 12:00 di martedì 14 gennaio, via e-mail all’indirizzo accreditamentostampa@esteri.it (tel. 06 3691 8210 – 8573 o 3432). I rappresentati della stampa già accreditati presso la Farnesina, potranno inviare la richiesta allegando copia di un documento d’identità. Per i rappresentanti degli organi di stampa italiani sono necessari: copia del documento di identità; lettera d’incarico della testata di appartenenza oppure – in assenza di quest’ultima – copia del tesserino professionale. Per i rappresentanti degli organi di stampa stranieri non accreditati presso la Farnesina: copia del documento di identità; lettera della testata di appartenenza; Nota Verbale dell’Ambasciata a Roma del Paese dell’organo di stampa rappresentato. I badge dovranno essere ritirati personalmente presso il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ingresso centrale, lato sinistro, dalle ore 18:00 alle ore 18:30 circa. Non essendo possibile raggiungere Villa Madama con mezzi propri, una volta accreditati, i giornalisti saranno accompagnati a Villa Madama con un servizio di navette dall’ingresso centrale della Farnesina (andata e ritorno), operativo fino al termine dell’evento.

Hamas: “Sale a 46.584 numero dei palestinesi uccisi, 19 in 24 ore”

Almeno 46.584 palestinesi sono stati uccisi e 109.731 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023: lo ha affermato lunedì il ministero della Salute di Gaza in una nota. Almeno 19 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore, ha affermato il ministero, controllato da Hamas.

Ong: “In Siria raid aerei turchi contro forze curde a Kobane”

L’aviazione turca ha compiuto una serie di raid aerei nella Siria settentrionale contro postazioni delle forze curdo-siriane nella zona di Ayn Arab/Kobane. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui gli attacchi turchi hanno preso di mira l’aeroporto militare di Sarin e altre postazioni tra l’Eufrate e la zona a sud di Kobane.

Haaretz: “Israele pone il veto sulla liberazione di Barghouti”

Secondo fonti di Haaretz, Israele sta ancora ponendo il veto al rilascio di dieci detenuti ‘pesanti’, tra cui Marwan Barghouti, capo del braccio armato di Fatah, Ahmad Saadat, capo del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, che ha progettato l’assassinio del ministro israeliano Rehavam Ze’evi nel 2001, insieme ad altri alti membri militari di Hamas e della Jihad islamica. Per evitare una crisi nei negoziati, le parti hanno concordato che il rilascio dei detenuti sarà discusso dopo il completamento della prima fase dell’accordo. Fonti palestinesi in Qatar hanno riferito che i colloqui di lunedì notte si sono concentrati, tra l’altro, sui dettagli del ridispiegamento dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Secondo le fonti, gli Stati Uniti stanno facendo pressione su entrambe le parti per raggiungere un accordo e si sono impegnati a garantire l’attuazione di tutte le fasi dell’accordo.

Croce rossa: “Disponibili ad agevolare il rilascio degli ostaggi”

La presidente del Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) Mirjana Spoljaric è arrivata oggi in Israele dove ha incontrato le famiglie degli ostaggi israeliani, che hanno condiviso con lei il loro “dolore indescrivibile”, come riporta l’organizzazione su X. Nella dichiarazione la Cicr si dice disponibile a “svolgere un ruolo di intermediario neutrale e ad agevolare il rilascio e il trasferimento degli ostaggi fuori da Gaza in caso di accordo”.

Tajani: “A Damasco e Beirut anche per presenza economica Italia”

“Venerdì scorso a Damasco e Beirut in occasione degli incontri con il nuovo capo dell’amministrazione siriana e con il nuovo presidente del LIbano ho insistito molto sulla presenza anche economica e commerciale nel nostro Paese. Aggiungo che anche tutte le nostre missioni militari di pace devono servire a favorire una presenza economica o commerciale dell’Italia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani aprendo la presentazione del rapporto Symbola alla Farnesina.

L’Iran annuncia la ripresa dei voli verso l’Europa il 31 gennaio

Il capo dell’organizzazione per l’aviazione civile iraniana, Hossein Pourfarzaneh, ha annunciato che dalla fine di gennaio riprenderanno i voli per l’Europa, dopo che a metà ottobre i collegamenti erano stati interrotti in seguito alle sanzioni imposte dall’Unione europea contro la Repubblica islamica per la fornitura di droni a Mosca utilizzati nel conflitto contro Kiev. Il primo volo annunciato sarà da Teheran a Parigi il 31 gennaio, operato dalla compagnia privata ‘Airtoru Airlines’, ha affermato Pourfarzaneh, durante una conferenza stampa come riferisce Irna, aggiungendo che sono in programma anche voli verso “due destinazioni europee” con la compagnia aerea iraniana, Qeshm Air, ma ulteriori dettagli verranno rivelati in seguito.

Tajani: “Ci auguriamo tempi rapidi per l’accordo a Gaza”

“Ci auguriamo tempi rapidi per l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza, con la fine delle sofferenze per la popolazione civile e la liberazione degli ostaggi. Food for Gaza più di ogni altro programma ha raggiunto la popolazione senza passare da Hamas”: lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, aprendo la presentazione del rapporto Symbola alla Farnesina.

Media: “Svolta significativa nella notte per accordo su ostaggi”

Progressi significativi sono stati compiuti dopo mezzanotte a Doha nei colloqui sull’accordo per il rilascio degli ostaggi e una tregua a Gaza tra la squadra israeliana, l’inviato di Trump Steve Witkoff e il primo ministro del Qatar Muhammad al-Thani. Lo riferisce Ynet citando Reuters. Secondo i media israeliani, al-Thani ha incontrato i rappresentanti di Hamas, mentre Witkoff ha parlato con la delegazione israeliana per spingere le parti verso un accordo. La firma finale, secondo le fonti vivine al dossier, dipende ancora da Hamas: “La questione è se prenderà la decisione che trasformerà i negoziati in una decisione su un accordo definitivo. E’ nelle sue mani”. E hanno aggiunto che è difficile dire se l’intesa è una questione di ore o di giorni. Al momento i problemi da superare riguardano la situazione nel nord della Striscia di Gaza, l’asse Filadelfia, l’esilio degli ergastolani per terrorismo se verranno liberati.

Media: “5 palestinesi uccisi in un raid israeliano a Gaza”

Almeno cinque palestinesi sono rimasti uccisi e altri feriti nel bombardamento della scuola Salah al-Din da parte delle forze israeliane nella città di Gaza. La scuola Salah al-Din ospitava palestinesi sfollati. Lo riporta Al Jazeera. Molti palestinesi sarebbero ancora sotto le macerie, scrive l’emittente qatariota.



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