Allerta meteo, sindaco non chiude le scuole e viene insultato da studenti: “Manderò gli screen ai dirigenti scolastici e denuncerò”

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In queste ore molte zone d’Italia, soprattutto al Sud, sono preda del maltempo. In Campania sono molti i Comuni in cui si è deciso di tenere le scuole chiuse per oggi, lunedì 13 gennaio. Non è stato questo il caso di San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli: qui il sindaco ha deciso di tenere le scuole aperte.

Apriti cielo: come riporta Fanpage, il primo cittadino è stato letteralmente sommerso da insulti sui social, da parte di persone che hanno contestato la sua decisione. Non è una novità, ci sono stati casi simili in passato. Questa volta, però, gli insulti sono pesanti e lo stesso sindaco ha deciso di denunciare.

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Le gravi offese

Ecco il suo messaggio: “Cari concittadini, purtroppo in queste ore ho dovuto registrare una ondata di odio fatto da parte di decine di giovani del nostro territorio che mi accusano di non aver chiuso le scuole per il maltempo. Vi posto qui alcuni di questi vergognosi messaggi, che offendono me, ma anche la lingua italiana e rappresentano un segno del degrado dei nostri tempi. Sono, perlopiù, minorenni non controllati dai genitori, che pensano di poter utilizzare i social network pensando di non essere puniti per i propri vergognosi comportamenti: è nostro dovere dare, innanzitutto, un segnale di tipo educativo e, quindi, trasmetterò gli screenshot ai dirigenti scolastici del nostro territorio affinchè più facilmente possano identificare i propri alunni e far loro una lezione di educazione civica. I messaggi che violano la legge saranno trasmessi direttamente alle forze dell’ordine: è difficile che io denunci, ma stavolta si è passato il limite ed è necessario che siano contattati i genitori”.

“Se si riserva al primo cittadino un comportamento del genere cosa si fa a un compagno o una compagna con cui ci si litiga? Io ho tutta l’esperienza per non curarmene, ma i ragazzi vittima di bullismo possono trovare scampo da tanta violenza? Diceva Umberto Eco che ‘i social danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino…mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel’ ma qui non si tratta solo di imbecillità, ma di un fenomeno più preoccupante, che va contrastato con fermezza. Se non ci occupiamo di questi giovani, continueranno a pensare che la loro idea personale vale più di quella di un esperto e dove la sopraffazione e la violenza valgono più di un ragionamento. C’è poi l’effetto branco: scrivono uno dopo l’altro, pensano di essere più forti e che nessuno possa fare nulla contro di loro. Credono che scrivere sui social spersonalizzi i propri attacchi e questi li rende più cattivi. Contro questa deriva non possiamo restare in silenzio! Tutti noi dobbiamo lavorare, nelle famiglie, nelle scuole e nella società per spiegare ai ragazzi i valori della vita e della non violenza, altrimenti il futuro della società sarà sempre più buio e non certo per il maltempo”, ha concluso.

Il precedente

Un primo cittadino di un paese pugliese, lo scorso 3 ottobre, ha diffuso a mezzo social una comunicazione per sgombrare il campo dai dubbi sulla possibilità che le scuole restassero chiuse a causa dell’allerta meteo, com’è accaduto in comuni vicini. In particolare, nel paesino in questione, ha cominciato a girare una falsa comunicazione.

Da qui un commento davvero di pessimo gusto, scritto con tutta probabilità da un profilo falso che dice di essere uno studente: “Caro sindaco, sono un ragazzo, ho visto il meteo e non credo sia una buona scelta quella di farci andare a scuola visto che pioverà dalle 2 alle 20 spero che ti sparino”.

E ancora decine di commenti, tra l’ilarità – ”domani vado a scuola con la costa concordia”, ”domani servizio gommoni per andare a scuola” – e l’offesa, stigmatizzata da altri utenti. Il sindaco ha annunciato querela nei confronti di chi ha diffuso la falsa comunicazione e di chi c’è dietro le minacce di morte.

“Io oltre al sindaco – spiega – faccio anche il professore. Ho dato mandato ai miei legali di sporgere querela, anche perché i commenti sotto al post sono diseducativi. Io faccio il sindaco da 9 anni. Di allerte meteo se ne ricevono tantissime, specie tra l’autunno e l’inverno. Rispetto la decisione dei colleghi di chiudere gli istituti, io ho scelto di tenerli aperti. Ma non è ammissibile l’offesa, l’insulto e le minacce per una decisione”.





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