Centro blindato per il leader di CasaPound. Iannone attacca i giornalisti ed esorta i suoi: Restate ispirati

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Il centro storico di Nardò è bellissimo anche sotto la pioggia. Ma ieri sera era anche blindatissimo tanto che qualcuno dando indicazioni per arrivare alla biblioteca comunale scherzava: “Stiamo facendo il G8”.
Invece il motivo di un numero impressionante di postazioni di polizia e vigili urbani lungo l’intero perimetro della città vecchia e anche nei vicoli attorno alla biblioteca comunale “Achille Vergari” era l’incontro con Gianluca Iannone, presidente nazionale e leader morale di Casapound che presentava il suo ultimo libro, “Venti”.
Un incontro organizzato dall’associazione di destra “Direzione rivoluzione” all’interno dello storico edificio comunale, in una saletta da circa 60 posti, con tanti spettatori rimasti fuori ad ascoltare. Tra loro tanti giovani e molti vecchi volti della destra salentina.

Un appuntamento partecipato, dunque, ma non per tutti. L’accesso era concesso infatti previa autorizzazione dagli organizzatori.
Una pretesa stravagante in un luogo pubblico con all’interno una manifestazione pubblica patrocinata dal Comune, cui partecipava lo stesso sindaco del paese, Pippi Mellone e altri componenti dell’amministrazione.

Vietato ai giornalisti anche fare foto e video: «Ve le mandiamo noi».

Gli attacchi per il patrocinio del Comune

Una volta chiarito l’equivoco però risulta chiaro che il motivo di tanta tensione, al di là della liturgia del riserbo e della diffidenza nei confronti della stampa, è la polemica che come sempre annuncia e accompagna gli eventi di Casapound. Il sindaco, che più volte è finito all’attenzione della cronaca per la sua manifesta vicinanza all’estrema destra, è stato infatti criticato da più parti: 32 sigle tra partiti, associazioni, sindacati hanno definito inaccettabile la scelta di concedere un luogo di cultura alla celebrazione del movimento neofascista. Persino l’oramai ex “fan” di Mellone, Michele Emiliano, nelle scorse ore lo aveva invitato a ripensarci. Ad ogni modo, anche complice la pioggia battente, dei temuti scontri con i partecipanti al presidio antifascista organizzato poco lontano, non c’è stata nemmeno l’ombra.

Introdotto da Giulio Quarta di Casapound Lecce, nel presentare il suo libro che arriva a quattro anni di distanza da “Forti rockamboleschi venti” in cui celebrava il ventennale della sua band, gli Zetazeroalfa, Iannone ha ripercorso il ventennale sentiero della sua esperienza politica “nella trincea culturale d’Italia” ed esorta i suoi a mantenere la rotta.
Il leader di Casapound parla ieratico al suo pubblico raccontando il volume ma riprende anche le polemiche scoppiate con Nello Trocchia dopo l’inchiesta sulla sede romana dell’associazione, definendolo «uno al soldo dei De Benedetti e accusato di stupro». In generale il giudizio sulla stampa, «questi sono delle bestie», è spesso negativo. Tranne di chi «fa un bagno di umiltà scusandosi».
Il libro si apre con tre citazioni chiave del Pantheon della destra: dall’immancabile Ezra Pound, il poeta considerato a torto o a ragione “ispiratore” dell’ultradestra, alla celebre frase di Leo Longanesi sugli uomini liberi. Fino all’ispirazione filosofica di Friedrich Nietzsche.
Rivolgendosi ai suoi, Iannone li invita a mantenere l’ispirazione. «Siate sempre come queste tre citazioni», conclude il presidente di Casapound prima di consegnarsi all’abbraccio dei seguaci che partecipano al firmacopie.

Il consigliere: Nardò è una città aperta a tutti

Il sindaco va via senza una parola ma il consigliere comunale Pierpaolo Giuri, tra gli organizzatori dell’evento, è soddisfatto: «La città è blindata a causa degli antagonisti non certo per nostro volere. Ogni nostro evento è aperto a tutte le sensibilità. Anche di chi non la pensa come noi – spiega il consigliere -. Abbiamo invitato anche Saviano. Nardò – prosegue – vuole essere una città di confronto e libera: un movimento alla luce del sole come Casapound che fa tantissime iniziative non vedo perché non debba essere patrocinata come tutti gli altri». La stampa poteva entrare? «Sì, però magari presentandosi prima dell’ingresso».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link