Parte un appello per sbloccare il Progetto Bellezz@ – Il Giornale di Chieti

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Si è tenuta ieri , presso la Sala Nassirya del Senato, la conferenza stampa organizzata dal Coordinamento Comuni Progetto Bellezz@ con la partecipazione di sindaci da tutta Italia in rappresentanza di 560.000 abitanti, per sollecitare il Governo a sbloccare i fondi destinati al “Progetto Bellezz@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati”.  Enrico Di Giuseppantonio , sindaco di Fossacesia, che in questa occasione ha rappresentato l’Abruzzo, insieme al primo cittadino di Villa Santa Maria Pino Finamore, ha rappresentato con forza la posizione dei sindaci abruzzesi. L’Abruzzo è coinvolto nel progetto con 16 iniziative, con un valore complessivo di 13 milioni di euro. Tali interventi  riguardano chiese,palazzi storici, musei distribuiti in diversi comuni, i quali, già da tempo, hanno investito risorse proprie anche attraverso i  bilanci comunali, per avviare la progettazione e i primi interventi di recupero. ” Questi luoghi sono un patrimonio irrinunciabile per l’identità e la storia del nostro territorio- ha dichiarato Di Giuseppantonio-. Il rischio di perdere questi beni storici, senza un tempestivo finanziamento, sarebbe un danno incalcolabile non solo per l’Abruzzo, ma per l’intero Paese. Il patrimonio culturale é un valore che va tutelato anche come leva per lo sviluppo economico attraverso il turismo, che rappresenta una risorsa fondamentale per i piccoli comuni abruzzesi”:
Il Progetto è stato avviato nel 2016 durante il Governo Renzi e ha visto il passaggio di ben 6 governi. In origine, sono stati attribuiti 150 milioni a 271 progetti di riqualificazione di beni culturali destinati ad andare per sempre perduti. I comuni interessati hanno anticipato le spese, in tanti casi superiori a 100.000 euro, per la progettazione esecutiva degli interventi in attesa dell’erogazione definitiva dei contributi assegnati. Inaspettatamente, però, la Delibera CIPESS del 27 dicembre 2022 ha di fatto definanziato completamente il progetto Bellezz@, lasciando sospesi le opere e condannando i comuni a un “limbo senza appello”, in quanto il piano ha carattere esclusivo e impedisce agli enti di accedere ad altri finanziamenti per le stesse opere. 
I comuni coinvolti si sono riuniti in un Coordinamento di più di 60 sindaci e sindache di diverse appartenenze politiche e ieri , nella conferenza stampa,  hanno presentato un appello unitario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Cultura, sottolineando l’urgenza di rifinanziare il piano Bellezz@, con una tempistica chiara per il completamento degli interventi; di snellire le procedure burocratiche, per consentire l’utilizzo rapido ed efficace dei fondi; di adeguare i finanziamenti, tenendo conto dell’aumento dei costi delle materie prime.  
“Dal Senato oggi – ha detto il senatore d Andrea Martella, componente della 9^ Commissione Turismo del Senato,  – rilanciamo questo appello bipartisan, con spirito di dialogo costruttivo. Chiediamo al Governo di investire di nuovo sul progetto Bellezz@. La bellezza dei nostri Comuni, la cultura e la qualità della vita che contraddistinguono i comuni italiani sono una ricchezza da preservare e su cui investire perché sono il patrimonio genetico dell’Italia e la fonte di quel made in Italy, così amato nel mondo. È nei borghi che risiede l’anima e il futuro dell’Italia. Per questo i fondi del progetto Bellezza vanno sbloccati”. 
Durante l’incontro, Roberta Tedeschi, sindaca di Povegliano Veronese e portavoce del Coordinamento, ha dichiarato: “Il nostro Coordinamento raccoglie comuni che si sono impegnati per riqualificare beni storici simbolo di identità, di resilienza e di sviluppo. Villa Balladoro, nel mio comune, è solo uno dei tanti esempi di beni preziosi che rischiano di andare perduti senza interventi immediati. Chiediamo al Governo di mantenere le promesse fatte e di avviare un’interlocuzione seria con le amministrazioni locali per sbloccare questa situazione.”  
Gli altri amministratori che sono intervenuti alla Conferenza Stampa,  Andrea Lampis (Las Plassas), Lucia Rossi (Careggine), Enrico Di Giuseppantonio (Fossacesia), Antonello Denuzzo (Francavilla Fontana) e Maurizio Zingales (Mirto), hanno ribadito, nei loro interventi,  la necessità di una risposta tempestiva per evitare che la mancanza di risorse aggravi ulteriormente lo stato di degrado dei beni coinvolti.



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