Nelle pietre d’inciampo il ricordo dei deportati: a Gossolengo la mostra di Ferrari

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


Inaugura il 25 gennaio alla biblioteca comunale di Gossolengo in via Soprani, in occasione della Giornata della Memoria, la mostra fotografica “Una pietra, uno sguardo, una storia-Pietre d’inciampo, vite e testimonianze dei familiari di deportati e assassinati nel periodo 1943 -1945” di Emanuele Ferrari. L’esposizione sarà visibile fino al 20 febbraio (lunedì, giovedì, sabato dalle 9 alle 12.30 – mercoledì, venerdì dalle 15 alle 18.30. In occasione dell’inaugurazione, il 25 gennaio alle ore 17.30, l’autore dialoga con il curatore della mostra Gabriele Dadati, letture del gruppo teatrale Quarta Parete.

LA MOSTRA – Una pietra d’inciampo è un piccolo blocco di pietra ricoperto di ottone, posto davanti all’edificio in cui visse, o lavorò, uno dei milioni di deportati nei campi nazisti che non fecero più ritorno a casa. Essa ne ricorda il nome, l’anno di nascita, il giorno dell’arresto, il luogo della deportazione e la data della morte. La prima fu posata a Colonia, in Germania, nel 1995, su iniziativa dell’artista Gunter Demnig: una reazione a negazionismo e oblio, per ricordare tutte le vittime del nazifascismo, qualunque fosse il motivo della loro persecuzione-religione, “razza”, idee politiche o orientamento sessuale. Da lì si è avviato un monumentale progetto europeo, che ha portato alla posa di oltre 80.000 pietre d’inciampo. Nel 2016 è nato il Comitato per le Pietre d’Inciampo-Milano. Per rafforzare una memoria comune delle persecuzioni nazi-fasciste, si è prefissato di mantenere un fondamentale equilibrio, nella scelta delle persone a cui dedicare altre pietre, tra le vittime della deportazione politica e di quella razziale, le due tipologie avvenute nella città lombarda. Dal 2017 a settembre 2021, al termine degli scatti eseguiti per il progetto, ne erano state posate 121.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Con la volontà di contribuire al ricordo di tutti i deportati, Emanuele Ferrari ha deciso di fotografare dodici pietre d’inciampo, ritraendo inoltre i famigliari. Ai dittici così costituiti, ha accompagnato le storie delle vittime. In questo contesto, i ritratti vogliono rafforzare il significato e il valore della testimonianza costituita dalla pietra d’inciampo, provando, nel contempo, a restituire gli stati d’animo delle persone private dei propri cari. Gli incontri con i famigliari sono stati molto interessanti, e spesso emozionanti. Una parte di essi si è tradotta in brevi interviste, che includevano ricordi e riflessioni. L’autore ha ripreso alcuni di questi pensieri, e li ha resi leggibili attraverso dei QR code posti a fianco delle didascalie. È così possibile completare l’esperienza di manutenzione del ricordo leggendo anche le storie, spesso incredibili, dei deportati. La conoscenza dei fatti accaduti ha un’importanza fondamentale, e il percorso visivo proposto conduce lo spettatore a questo passaggio conclusivo. Il progetto ad oggi è stato esposto in quattro mostre collettive (Colorno, Perugia, Sassoferrato e Bibbiena) e due personali (Piacenza, Travo).

EMANUELE FERRARI Nato a Piacenza nel 1965, Emanuele Ferrari ha preso parte ad alcune esposizioni collettive, tra cui “Piacenza. Una fotografia contro la discriminazione” (Biblioteca “Passerini Landi”, Piacenza 2003), “Taboo&Totem” (Galleria d’Arte Moderna “Ricci Oddi”, Piacenza 2004), “Lo spirito del tempo” (Associazione Amici dell’Arte, Piacenza 2018), “L’ombra si figura” (Artevino, Maleo 2019), “L’uomo e l’umanità” (Colorno Photo Life, Colorno 2021; Palazzo Ranieri, Perugia 2021), “Ambiente Clima Futuro” (Palazzo Ranieri, Perugia 2022), “Ambiente Clima Futuro” (Centro Italiano della Fotografia d’Autore, Bibbiena 2022), “Visioni dell’umano” (FacePhotoNews, Sassoferrato 2022), “Mostra Portfolio Italia 2022” (Centro Italiano della Fotografia d’Autore, Bibbiena 2022); “Mostra Portfolio Italia 2023” (Centro Italiano della Fotografia d’Autore, Bibbiena 2023). Cinque le mostre personali:“IN&OUT” (Piacenza 2006), inserita nel programma del Festival internazionale “Carovane”, “Nel rivedere te” (San Nicolò a Trebbia 2014) e “Fragile” (Piacenza 2018), Una, Pietra, uno Sguardo, una Storia (Piacenza 2023, Travo 2023).





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link