Il Governo impugna il 3° mandato, De Luca convoca la stampa. I nuovi posizionamenti

Il presidente della Regione Campania a un bivio, parte dei suoi lo lasciano, altri rimangono fedelissimi

Il Governo Meloni decide di impugnare la legge regionale della Campania che consente il terzo mandato elettorale in caso di vittoria alle elezioni da parte di Vincenzo De Luca. Ad annunciarlo il premier Giorgia Meloni. Il Presidente del consiglio ha premesso: «Partendo dal caso della Campania, c’è intanto un tema di metodo: gli uffici di Palazzo Chigi hanno fatto una ricognizione e approfondimenti per capire, in base all’articolo 122 della Costituzione, se la questione sia di competenza dello Stato nazionale o sia nella facoltà delle Regioni di autodeterminarsi».

DIFFERENZE IN SENO AL GOVERNO
Non è mancato un confronto all’interno del governo durante la riunione a Palazzo Chigi. Fonti della Lega sottolineano che al momento non c’è nessuna intesa sulla modifica della legge nazionale sul terzo mandato, in riferimento alla differenza di opinioni su questo tema tra le forze della maggioranza. Voci discordanti sul ministro Calderoli: secondo alcuni avrebbe rimesso al Consiglio dei Ministri la decisione sulla legge della regione Campania relativa al terzo mandato, secondo altri no. Il ministro Calderoli ha sottolineato di essere favorevole, come la Lega ha sempre ribadito, a una modifica della legge nazionale su cui però, al momento, non c’è intesa con le altre forze politiche.

LA CONFERENZA STAMPA DI DE LUCA
Il governatore Vincenzo De Luca replicherà, nel corso di una conferenza stampa, alla mossa annunciata oggi dal governo di voler impugnare la legge regionale che dà il via libera al terzo mandato dell’ex sindaco di Salerno. Pare fosse stato proposta anche una modifica allo statuto regionale della Campania, con l’elezione dei consiglieri regionali e poi del presidente, ma i tempi non sarebbero necessari per varare la nuova norma entro le prossime elezioni.

IL CENTRODESTRA
«Le posizioni espresse da Giorgia Meloni e Antonio Tajani sull’impugnativa della legge regionale campana sono chiare e segnano un punto importante per il centrodestra», ha affermato Francesco Maria Rubano, parlamentare di Forza Italia. «Se Vincenzo De Luca crede davvero che siano i campani a dover giudicare il suo operato, dimostri coerenza e si dimetta domani stesso», ha dichiarato Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia. «Dopo l’impugnativa del governo sulla legge regionale che consente il terzo mandato, non ci sono più alibi: restituiamo ai cittadini la possibilità di scegliere. De Luca sarà ancora candidabile e avrà modo di confrontarsi direttamente con gli elettori. Andiamo subito a votare e rimettiamo nelle mani dei campani ogni decisione sul futuro della Campania».

Antonio Iannone, commissario di Fratelli d’Italia in Campania: «Il presidente Meloni ha argomentato che l’approfondimento tecnico-giuridico ha concluso che si tratta di materia statale. Si tratta di un atteggiamento serio che non valuta le azioni per convenienza politica. De Luca ha imposto ai consiglieri regionali di votare una legge ad delucam in una visione sovietica in cui tutto si può cambiare a seconda delle necessità personali prima ancora che politiche».

«Invece che sul terzo mandato, Vincenzo De Luca senta il dovere di indire una conferenza stampa sulla disastrosa gestione della sanità in Campania che continua ad essere fanalino di coda in Italia, con il record negativo di Napoli per quanto riguarda le morti evitabili», ha affermato Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale.

IL PD
«La posizione contraria del Partito democratico sul terzo mandato per i presidenti di regione è chiara, nota da tempo e vale in tutto il Paese, a prescindere da qualunque valutazione del Governo sull’impugnazione della legge regionale campana nel Consiglio dei ministri di oggi». Lo dichiara Antonio Misiani della segreteria nazionale del Pd e commissario regionale del Pd Campania.

I POSIZIONAMENTI
Con De Luca rimangano i fedelissimi consiglieri regionali salernitani, avellinesi e beneventani di un po’ tutti i partiti, a Caserta potrebbe esserci qualche fuga, mentre a Napoli, il cosiddetto gruppo dei Napoletani anche del Pd, da tempo ormai partecipano con il Partito democratico ad incontri bilaterali.

DE LUCA AL BIVIO
De Luca abbandonato dal suo partito e da alcuni dei suoi alleati potrebbe pensare a una sua formazione, da capitanare, Domani potrebbe arrivare l’annuncio. Da qui dipende anche la sorte di molte amministrazioni comunali.

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