domanda per gli incentivi da febbraio

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Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Partono da febbraio le domande per gli incentivi del Fondo per il sostegno alla transizione industriale. Requisiti e istruzioni

Tutto pronto per la prenotazione delle risorse del Fondo per il sostegno alla transizione industriale, l’agevolazione promossa dal MIMIT con l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

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Le imprese potranno ottenere contributi a fondo perduto per programmi di investimento volti al miglioramento dei processi aziendali in termini di tutela ambientale.

Sono disponibili 400 milioni di euro. Le domande si possono inviare dal sito di Invitalia a partire da febbraio.

Contributi a fondo perduto per la transizione industriale: beneficiari e requisiti

A partire da febbraio le imprese potranno richiedere i contributi a fondo perduto a copertura degli interventi di efficienza energetica e più in generale in ottica di tutela ambientale.

Si tratta dell’agevolazione a valere sulle risorse del Fondo per il sostegno alla transizione industriale (disciplinato dal decreto MISE 21 ottobre 2022), promossa dal Ministero e delle Imprese e del Made in Italy per adeguare il sistema produttivo italiano alla sfida dei cambiamenti climatici. Termini e modalità di presentazione delle domande sono stati definiti dal decreto direttoriale del 23 dicembre 2024.

Le agevolazioni sono riconosciute alle imprese di qualsiasi dimensione per interventi volti a perseguire almeno una delle seguenti finalità:

  • una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa;
  • un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.

Per poter beneficiare dell’agevolazione, le imprese alla data di presentazione della domanda devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
  • operare nel settore manifatturiero di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
  • non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi.
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.

I programmi di investimento devono essere volti esclusivamente al miglioramento dei processi aziendali in termini di tutela ambientale. Non sono ammessi interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, esclusi gli aumenti che derivano da esigenze tecniche, qualora non superiori al 20 per cento rispetto alla situazione precedente all’intervento.

I programmi di investimento devono prevedere una spesa complessiva ammissibile di importo compreso tra i 3 e i 20 milioni di euro e devono essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo

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Per l’agevolazione sono messi a disposizione 400 milioni di euro, per il 40 per cento riservate ad interventi nelle Regioni del Sud, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e per il 50 per cento alle imprese energivore.

Contributi a fondo perduto per la transizione industriale: spese ammissibili e agevolazioni concedibili

Come detto i progetti devono prevedere una spesa compresa tra i 3 e i 20 milioni di euro.

Sono considerate ammissibili le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni che riguardino:

  • suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile)
  • Opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali)
  • impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate

Sono ammesse all’agevolazione, inoltre, le spese per la formazione del personale, nello specifico:

  • spese di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza;
  • spese di personale relative ai formatori;
  • costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione.

Le agevolazioni sono concesse, nella forma del contributo a fondo perduto fino al 40 per cento. I diversi limiti delle intensità di aiuto sono indicate agli articoli 12 e 15 del citato decreto del 23 dicembre 2024.

Transizione industriale: domanda per gli incentivi da febbraio

Le imprese possono presentare una singola domanda per unità produttiva. Devono essere inviate esclusivamente in modalità telematica utilizzando l’apposita piattaforma sul sito di Invitalia.

Lo schema per la compilazione delle domande e le indicazioni relative alla documentazione da allegare saranno disponibili a breve.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Le richieste si possono trasmettere a partire dalle ore 12.00 del 5 febbraio e fino alla scadenza prevista per le ore 12.00 dell’8 aprile 2025.

Le domande saranno avviate alla fase di valutazione istruttoria secondo l’ordine conseguito in graduatoria. Le domande valutate positivamente saranno ammesse alle agevolazioni fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

Per tutti i dettagli si rinvia al testo integrale del decreto MIMIT del 23 dicembre 2024.

MIMIT – Decreto direttoriale del 23 dicembre 2024
Fondo per il sostegno alla transizione industriale



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