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Militello (Catania), 7 gen. “La visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Militello Val di Catania non e’ un evento solo per la nostra comunita’, ma per tutta la Sicilia e per tutti quei comuni medio piccoli che costituiscono un patrimonio prezioso per l’Italia. Avviene il giorno dopo quella che nel calendario civile del Paese non e’ solo la festa della Epifania, ma anche la tragica ricorrenza della barbara uccisione per mano della mafia di Piersanti Mattarella, figura straordinaria di una Sicilia che voleva cambiare. Lo accoglieremo con il bagaglio di attese, speranze, difficolta’, paure che solo chi vive in quella cosiddetta Italia ‘minore’ puo’ comprendere”. Lo scrive Giovanni Burtone, deputato regionale e sindaco di Militello Val di Catania, in un intervento su ‘La Sicilia’, che oggi pomeriggio accoglie il presidente della Repubblica nel suo Comune. “Il suo discorso di fine anno – dice – è stato come al solito pieno di contenuti e rappresenta davvero quella bussola sulla quale calibrare la nostra rotta di amministratori locali. Le nostre comunita’ soffrono il ridimensionamento dei servizi che riguardano la sanità, la scuola, i trasporti. Spesso vedono i propri figli partire per studiare, lavorare, affermarsi in luoghi lontani, ritornare nelle feste comandate e avere un cuore sanguinante perché le radici sono forti e fa male andare via. L’inverno demografico si sta trasformando in glaciazione e non e’ solo con la monetizzazione che si può affrontare. Serve una visione, serve convogliare nuove energie per tornare a dare speranza a questi luoghi”.
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