Intelligenza artificiale sarà una delle parole d’ordine al prossimo CES di Las Vegas, ma non l’unica. Al salone delle tecnologie elettroniche destinate ad applicazioni di largo consumo, quindi inclusa l’auto, in programma quest’anno dal 7 al’11 gennaio, si parlerà infatti anche di digitalizzazione dei servizi, un tema molto caldo per il mondo automotive. E tra le realtà che si stanno mettendo in luce in questo settore c’è anche ART, un’azienda italiana presente per la prima volta al grande evento nordamericano.
Fondata a Passignano sul Transimeno (PG), in Umbria, questa azienda opera già da diversi anni nello sviluppo di strumenti digitali e piattaforme elettroniche per automobili alto di gamma del segmento luxury e supersport, ma non soltanto. Infatti, al CES ci sarà spazio anche per dispositivi destinati alle due ruote e tool digitali per la creazione di ambienti simulati provenienti dal mondo dei videogame. Sono i settori a cui già si affaccia ART, che guarda con crescente interesse anche al mondo dell’agricoltura. Tuttavia, a focalizzare l’attenzione del pubblico al CES sarà il dimostratore del nuovo Digital Cockpit che racchiude tutte le ultime innovazioni e che si potrà provare registrandosi e prenotando una dimostrazione personalizzata a questo link.
Tanti display, una sola architettura
La novità nascosta dietro i display ad alta tecnologia che compongono il Digital Cockpit di ART è la nuova architettura elettronica modulare che promette di semplificare progettazione e sviluppo dei sistemi elettronici delle auto di domani. Finora, infatti, i quadri strumenti digitali e i sistemi infotainment, separati fisicamente nei due schermi principali a bordo di tutte le auto moderne, si appoggiavano a sistemi operativi indipendenti, in grado di comunicare ma divisi.
ART propone invece un sistema unificato gestito da una sola ECU (Electronic Contro Unit) che controlla l’intrattenimento, l’interfaccia conducente e non solo. L’e-Cockpit di ultima generazione dialoga con gli altri sistemi di bordo ed è predisposto per la comunicazione V2X. Quindi, è in grado di connettersi con altri veicoli o infrastrutture intelligenti supportando tecnologie basate sullo scambio di informazioni tra l’auto e l’ambiente urbano.
Foto di: ART
Foto di: ART
ART – Sviluppatori al lavoro
Foto di: ART
I benefici del nuovo e-Cockpit
Realizzato secondo un progetto modulare, il sistema rappresentato dal dimostratore si avvale di schermi ad alta visibilità TFT invece dei tradizionali cristalli liquidi (LCD) e li integra con la tecnologia Black Diamond per un contrasto ottimale e una leggibilità migliore in ogni condizione.
La piattaforma elettronica unificata con l’integrazione dei domini di sicurezza funzionale e di intrattenimento in un’unica architettura, promette di portare numerosi vantaggi: in primis, la riduzione dei componenti, del peso e della complessità che può contribuire ad accelerare il time-to market, il tempo che trascorre dal progetto al lancio commerciale dei nuovi veicoli.
Prestazioni superiori sono garantite dallo scambio fluido di informazioni che assicura piena funzionalità di tutti i sistemi di controllo anche in caso di malfunzionamenti della parte infotainment. Questo grazie alla separazione fisica completa tra HW e SW. Inoltre, la flessibilità è elevata, essendo il sistema compatibile con interfacce CAN, BroadR, MOST, USB, LIN e via dicendo, e piattaforme di connettività per device esterni come Android Auto e Apple CarPlay.
Foto di: ART
ART Dimostratore ambientato
L’e-Cockpit può inoltre essere implementato tramite aggiornamenti remoti (OTA). L’ultima evoluzione consente di gestire schermi aggiuntivi per i passeggeri anteriori e posteriori e anche head-up display per il guidatore. Il tutto è personalizzabile secondo le esigenze di ciascun costruttore, che può infatti ottenere soluzioni ad hoc sia per il formato dei display sia per grafica e funzioni.
Queste comprendono anche sistemi ADAS di sicurezza attiva come il monitoraggio delle condizioni di attenzione del conducente (DMS) e assistenti al parcheggio, tutte funzionalità per cui ART ha sviluppato delle proposte anch’esse integrate nel dimostratore.
L’assistenza al parcheggio, in particolare, è disponibile in tre varianti, una basata su una telecamera posteriore, una intermedia che ne aggiunge una anteriore e infine il sistema 3D Surround con quattro o più telecamere perimetrali e la rappresentazione dell’ambiente circostante nella strumentazione di bordo.
Per l’intrattenimento dei passeggeri è invece stato sviluppato l’OMS, un sistema che ne rileva la presenza e può leggere e interpretare gesti, movimenti e posture e costruendo tramite i sistemi di bordo un’esperienza personalizzata.
Foto di: ART
ART Dimostratore – simulazione ambienti
I nuovi software
La nuova piattaforma digitale fa uso dell’ecosistema 3D HMI per creare un’esperienza immersiva e accattivante con l’utilizzo di una prototipazione rapida, resa possibile dall’iSDK (Software Development Kit) e del V-Cockpit Tool. Quest’ultimo è uno strumento che permette di costruire la propria interfaccia grafica più facilmente e velocemente. Grazie alla realtà virtuale con visori VR è anche possibile effettuare simulazioni avanzate del funzionamento del sistema e dell’effettiva interazione tra il cockpit e i sistemi di bordo.
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