Incentivi e assunzioni, è il momento giusto per candidarsi: stanno assumento chiunque

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Con l’introduzione di benefici a vantaggio delle aziende che assumeranno giovani lavoratori e donne, il momento per candidarsi appare più che mai fiorente

Il mercato del lavoro italiano, dopo aver trascorso anni di profonda difficoltà, sembra finalmente essere orientato verso una soddisfacente crescita. Nelle ultime annate si è assistito alla crescita di numerosi dati in percentuale, primo fra tutti il tasso d’occupazione maschile, pari al 66,5%.

Nello specifico, la fascia che spicca maggiormente da questo punto di vista sono i lavoratori over 55, mentre continuano a riscontrare fatica nell’inserimento i giovani, compresi tra i 15 e i 24 anni, il cui tasso riguardante supera a stento il 20%. Un’altra situazione delicata riguarda le possibilità d’occupazione delle lavoratrici, il cui tasso si aggira intorno al 56,8%.

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Come detto, si tratta di percentuali in crescita rispetto alle stagioni che ci siamo lasciati alle spalle, ma rispetto alla media europea l’Italia appare distante ancora molte posizioni, piazzandosi nella parte più bassa nelle classifiche del continente.

Una delle problematiche cruciali riguarda la fetta di popolazione in età di lavoro che non ricerca un occupazione. Sono circa 12 milioni le unità inattive che determinano, di fatto, un guadagno sensibilmente ribassato dell’ambito lavorativo italiano rispetto all’Europa. Queste statistiche riflettono anche la difficoltà delle imprese ad assumere le figure professionali ricercate, indipendentemente dal livello e dall’esperienza.

Cosa prevedono le nuove agevolazioni?

Ma c’è un’importante novità in vista. Esatto, perché dal 1° settembre scorso sono entrate in vigore nuove agevolazioni a vantaggio di giovani lavoratori e donne in tema di assunzioni. Grazie alla Legge sulla Coesione, infatti, è stato stabilito che i datori di lavoro che assumeranno professionisti appartenenti alle categorie sopracitate – under 35 e donne disoccupate – si garantiranno importanti sgravi fiscali; nel pratico, saranno fondamentalmente esenti dal versamento dei contributi previdenziali; parliamo di 500 euro mensili per ciascun lavoratore.

Tale vantaggio aumenta di ben 150 euro se l’assunzione viene effettuata in una regione dell’Italia meridionale, passando a 650 euro al mese. Il fine della Legge sulla Coesione è di garantire assunzioni con contratti stabili dalla durata di due anni, riducendo, nello specifico, il gap del numero di occupazioni presente tra il nord ed il sud della nostra penisola. Così facendo anche le imprese potranno beneficiare di nuova forza lavoro, impiegando risorse maggiormente stabili.

Firmare un contratto (Pexels foto) – www.sardegnaoggi.it

L’autoimpiego e le nuove opportunità economiche nel Sud

Il Governo ha definito degli specifici settori strategici, in particolare legati all’energia sostenibile e alla mobilità sostenibile, che, qualora decidessero di investire in tali ambiti, garantirebbero agevolazioni maggiorate alle imprese del Mezzogiorno che assumeranno under 35 e donne. Se le assunzioni riguarderanno unità lavorative residenti nelle ZES (Zone Economiche Speciali), sono previsti sgravi fiscali fino ad un periodo di tre anni. Gli avviatori di attività imprenditoriali avranno a loro favore una serie incentivi mirati, che si aggiungono alla già consistente lista di misure volte ad incrementare le opportunità economiche e lavorative del territorio dell’Italia meridionale.

Queste politiche di sostegno potranno garantire l’inclusione nell’ambito del mercato del lavoro a categorie spesso svantaggiate o accantonate, al fine di generare un ‘ecosistema imprenditoriale’ fiorente anche nelle aree più complesse del nostro paese. Lo scopo principale è indubbiamente la promozione dell’autoimpiego, cioè l’avvio di un’attività imprenditoriale in proprio, a riguardo della quale sono già previste forme di incentivazione. SI tratta di una serie di misure concrete con cui si intende procedere con un piano di riduzione del divario economico, specie in ambito imprenditoriale, tra le diverse regioni italiane, considerando che la situazione, spostandosi solo di qualche centinaio di chilometri, varia diametralmente tra i differenti territori.



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