“Io sono tolstoiano”, l’anniversario di Pippo Fava tra guerre, stragi e fascismiRiscoprire la necessità di unirci agli altri, fare rete e costruire un altro mondo

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


“Io sono tolstoiano”, l’anniversario di Pippo Fava tra guerre, stragi e fascismi
Riscoprire la necessità di unirci agli altri, fare rete e costruire un altro mondo

Un momento difficile, ma non disperato. Non è un paese fascista, nè mafioso. È un paese disgregato e confuso, ferito da troppe delusioni e promesse, ma tutto sommato ancora sano. Un paese antichissimo e umano, fondato su valori che magari non sa più di avere ma che profondamente, a suo dispetto, possiede. Come potremmo essere dei razzisti seri, noi massa di tanti popoli fusi insieme? Possiamo certo inventare, in un momento di crisi, un fascismo; ma anche sbarazzarcene resistendo

Il 5 gennaio ricorre l’anniversario della morte di Pippo Fava, giornalista morto ammazzato dalla mafia davanti al teatro, prima teatro Stabile. Quattro impegni per continuare a testimoniare il cammino di Pace, la lotta alle mafie, il mestiere dell’informazione nel tempo di chi è presente in tutti i luoghi di conflitto e provare a fare la differenza con la sola resistenza fisica e di cura delle comunità. Al corteo promosso dalla Fondazione Fava parteciperanno Federazione sociale Usb, la rete Restiamo Umani-Incontriamoci e I siciliani Giovani.

Non sono bei tempi per la democrazia. Non per questo o quel partito (e ce ne sono di pessimi) ma proprio per il concetto di partecipazione popolare alla vita comune, nel senso cosiddetto “liberale” come in quello cosiddetto “socialista”. Delusioni e sacrifici hanno portato non solo alla paralisi dei sistemi, ma anche alla rimessa in discussione di tabù (ad esempio l’infanticidio di massa) che si credevano acquisiti. A questa crisi di civiltà – non la prima e probabilmente non l’ultima, ma la peggiore dopo i Grandi Macelli del Novecento – si aggiungono in Italia due fattori specifici, il nostro peculiare contributo alla condizione umana.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Il primo è il sistema mafioso, nato nel nostro sud e dilagato al nord. Il secondo è il fascismo, calato dal nord al sud, specularmente. Entrambi hanno infettato, in forma più o meno virale, altri paesi. Noi, qui ai Siciliani, abbiamo purtroppo qualche esperienza nell’affrontare almeno uno di essi. Abbiamo dovuto dare un’importanza decisiva alla lotta antimafia, che abbiamo presto individuato, con maestri come Pippo Fava, come un fondamentale problema sociale. Abbiamo anche capito che esso non è risolvibile da una singola forza parziale, nè dalla buona volontà di qualcuno, ma richiede movimenti di massa, unitari e decisi, di portata epocale. La nostra insufficienza è quindi la prima scoperta che abbiamo fatto; la seconda, la necessità di unirci ad altri, di “fare rete”. Che è, in questo momento difficile, con poteri e governi non certo antifascisti nè antimafiosi – il nostro appello.

Un momento difficile, ma non disperato. Non è un paese fascista, nè mafioso. È un paese disgregato e confuso, ferito da troppe delusioni e promesse, ma tutto sommato ancora sano. Un paese antichissimo e umano, fondato su valori che magari non sa più di avere ma che profondamente, a suo dispetto, possiede. Come potremmo essere dei razzisti seri, noi massa di tanti popoli fusi insieme? Possiamo certo inventare, in un momento di crisi, un fascismo; ma anche sbarazzarcene resistendo.

La mafia è nostra: ma lo è di più l’antimafia. Fava non fu un isolato ma il segno, con altri simili, di una generazione. Così, noi non chiamiamo alla protesta nè alla rassegnazione, ma alla costruzione determinata e continua di un altro mondo. Un mondo umano, possibile, buono per tutti. Coraggio e tenerezza – donne e uomini, nell’ordine nuovo degli affetti – ci accompagnino insieme in questa prova di secolo, futura umanità. Futura umanità “Io sono tolstoiano” Guerre. Stragi. Fascismi. I SOLDI DEI MAFIOSI A CHI LAVORA!

I nodi

Quattro “nodi”: Pax Christi, i Siciliani Giovani, il Tempio Valdese, Emergency della Rete Restiamo Umani incontriamoci si intrecciano a partire dal pomeriggio del 4 gennaio alle 17 in piazza Cavour per la Marcia della Pace organizzata dall’Arcidiocesi di Catania. Domenica il premio a Mauro Biani al Giardino Scidà dalle 11 segue il corteo pomeridiano da piazza Roma verso la lapide davanti al Teatro Verga in Via Giuseppe Fava. La Fondazione Giuseppe Fava, invita al Presidio presso la lapide in via Fava a partire dalle 17 segue al Piccolo Teatro della Città in via Ciccaglione, 29 l’incontro sul mestiere di scrivere dalle 18,30.

La Befana per Emergency è il tradizionale evento di beneficenza della Chiesa Valdese – il 7 gennaio alle 20,30 – che propone il Coro Note di Pace e il Trio Amici delle Ance Doppie presso il Tempio Valdese di Via Naumachia, 14 a Catania.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link


Source link