Codice della strada: Assoenologi: con “Portami a Casa”, niente più sprechi di vino

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Il timore per le nuove norme del Codice della Strada ha causato un abbassamento del consumo di alcol nei ristoranti, con una crescente attenzione alla moderazione. Molti clienti preferiscono il calice alla bottiglia e c’è un crescente interesse per le alternative analcoliche. Per rispondere a queste esigenze, alcuni locali stanno proponendo soluzioni creative, come cene con pernottamento, per evitare l’uso dell’auto. E in questo panorama, sempre più attento alla sicurezza stradale e al consumo responsabile, Assoenologi lancia un’iniziativa che punta a salvaguardare la tradizione del vino italiano, senza sacrificare la sicurezza alla guida. Con il progetto “Portami a Casa”, l’associazione intende incentivare il consumo moderato e consapevole, garantendo al contempo un’esperienza di convivialità che non rischi di compromettere la sicurezza delle strade.

Assoenologi sostiene la sicurezza stradale con il progetto Portami a Casa

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Nuovo Codice della strada e vino: l’idea di Assoenologi

Con il nuovo Codice della Strada, le regole sul consumo di alcol alla guida si sono fatte più stringenti. Non solo sono stati introdotti strumenti come l’alcolock, che impedisce la guida in caso di alcol nel sangue, ma è cresciuto anche il timore che il minimo eccesso di alcol possa portare a sanzioni severissime. Questo nuovo scenario, pur mirando a ridurre incidenti e mortalità sulle strade, ha anche generato preoccupazioni per il settore vitivinicolo e per i consumatori di vino che, tradizionalmente, amano accompagnare i loro pasti con un buon calice.

A fronte di questi cambiamenti normativi, Assoenologi ha preso una posizione chiara: evitare che il consumo di vino durante una cena o un pranzo si trasformi in una rinuncia a causa della paura di doversi mettere alla guida. “Portami a Casa” è quindi la risposta concreta che l’associazione propone, con un piccolo gesto che può fare la differenza sia per la sicurezza stradale che per la salute dei produttori italiani.

Cos’è il Progetto “Portami a Casa” di Assoenologi?

Il cuore del progetto è semplice quanto efficace: quando un cliente ordina una bottiglia di vino al ristorante e non la finisce, potrà portarla a casa in una shopper apposita, garantendo così sia la sicurezza stradale che il non spreco di un buon prodotto.

Come funziona il “Portami a Casa”?

  1. Fornitura delle shopper ai locali: Assoenologi, attraverso la collaborazione con i produttori di vino, fornirà ai ristoratori e ai gestori di locali le shopper personalizzate. Ogni shopper sarà brandizzata con il logo del produttore e lo slogan “Portami a Casa”, garantendo così la visibilità e l’autenticità del marchio.

  2. Il gesto del gliente: Al termine del pasto, se il cliente non ha finito la bottiglia di vino, il ristoratore gli offrirà la possibilità di riporre il vino nella shopper e portarlo a casa. Questo semplice gesto consente di godere di un bicchiere di vino in un secondo momento, senza alcun rischio di mettersi alla guida sotto l’effetto dell’alcol.

  3. Sicurezza e legalità: la shopper, oltre ad essere un utile contenitore, è pensata per garantire che la bottiglia venga trasportata in sicurezza e nel rispetto della legge. In questo modo, i consumatori possono sentirsi tutelati sia dal punto di vista della sicurezza stradale che della legittimità delle loro azioni.

Assoenologi, l’Importanza di promuovere il consumo responsabile

Il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, sottolinea come il progetto “Portami a Casa” non solo tuteli i consumatori ma rappresenti anche una risposta concreta alle preoccupazioni di un settore che sta affrontando una fase di incertezze. «Questa iniziativa vuole incentivare il consumo moderato e consapevole di vino, senza privare i consumatori del piacere di accompagnare i pasti con un buon calice. Allo stesso tempo, ci impegniamo a promuovere una maggiore sicurezza stradale e a ridurre i rischi legati all’abuso di alcol alla guida», afferma Cotarella.

Codice della strada: Assoenologi: con

Microcredito

per le aziende

 

Riccardo Cotarella, presidente nazionale Assoenologi

Un beneficio per la filiera vitivinicola

Oltre a rispondere alle esigenze di sicurezza stradale, il progetto “Portami a Casa” offre un ulteriore beneficio al settore vitivinicolo italiano. La possibilità per i consumatori di portare a casa la bottiglia non consumata rappresenta una forma di valorizzazione dei prodotti, contribuendo a mantenere intatta la tradizione del consumo del vino, senza subire le limitazioni delle normative recenti. Inoltre, favorisce un rapporto più stretto tra i produttori e i consumatori, rafforzando il legame e l’apprezzamento per il prodotto italiano.

«Le aziende vinicole possono trarre vantaggio da questa iniziativa, poiché la shopper brandizzata non solo contribuisce alla sicurezza, ma anche alla visibilità e al rafforzamento del legame tra il marchio e il cliente», commenta Cotarella. Un gesto tanto semplice quanto efficace che valorizza il prodotto e, allo stesso tempo, educa il consumatore a una responsabilità sociale condivisa.

La percezione del nuovo Codice della Strada

Cotarella affronta anche una questione fondamentale: la percezione dei consumatori riguardo alle nuove disposizioni. Nonostante il Codice della Strada non abbia modificato i limiti legali sul tasso alcolemico, le nuove normative hanno introdotto misure di sicurezza come l’alcolock, strumento che impedisce la guida se il tasso di alcol nel sangue è superiore alla soglia consentita. L’introduzione di queste misure ha creato un certo allarmismo tra i consumatori, che potrebbero essere indotti a credere che il semplice gesto di bere un bicchiere di vino durante una cena possa compromettere la loro capacità di mettersi alla guida.

«Le nuove norme sono certamente più severe, ma non vanno demonizzate. La legislazione non ha modificato il limite alcolemico, per cui ciò che era consentito prima lo è anche oggi. Gli allarmismi che si sono scatenati, probabilmente, sono figli di una scarsa conoscenza delle nuove regole e di una certa strumentalizzazione», afferma Cotarella.

La campagna di Assoenologi, dunque, è un invito a non rinunciare al piacere del buon vino, ma a farlo con responsabilità. Il progetto “Portami a Casa” non solo tutela la sicurezza stradale ma dà anche una nuova opportunità di business ai produttori, ai ristoratori e ai gestori di locali. Un’opportunità che può contribuire a mantenere intatta l’economia legata alla filiera vitivinicola, permettendo di continuare a godere dei piaceri della tavola, ma con una maggiore attenzione alla sicurezza e alla responsabilità.

«Se la sicurezza alla guida è prioritaria, dobbiamo porre la massima attenzione anche ai mercati del vino. Tutelarli ne va della sopravvivenza di migliaia di produttori e di un indotto economico che non possiamo permetterci di perdere», conclude Cotarella.

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In conclusione, l’iniziativa di Assoenologi rappresenta una speranza per il futuro del consumo di vino in Italia. Non solo per i consumatori, che potranno continuare a vivere la tradizione della convivialità senza rinunce, ma anche per i produttori, che avranno la possibilità di continuare a far crescere il loro business, all’insegna della sostenibilità, della sicurezza e del buon senso. Un piccolo gesto come portare a casa la bottiglia può davvero fare la differenza





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