Aumentano le rette delle Aziende pubbliche di servizio alla persona (Apsp) in Trentino, con un incremento medio del 2,44%, in base alle necessità di bilancio delle diverse strutture. In sostanza, come già anticipato dal nostro giornale (Il T di ieri), la retta media di 41 Rsa trentine sale nel 2025 a 51,16 euro giornalieri, 1,22 euro in più del 2024, con un aggravio annuo di spesa per famiglie e ospiti di circa 450 euro, mille euro negli ultimi due anni. Sono i dati resi noti dall’Unione provinciale istituzioni per l’assistenza (Upipa), che gestisce la maggior parte delle case di riposo del territorio. Michela Chiogna, presidente di Upipa, ha dato delle risposte: «Nessuno ha messo mano alle rette a cuor leggero. Gli aumenti sono differenziati e legati strettamente ai bisogni e necessità delle strutture. Inoltre, gli aumenti serviranno ad assorbire progressivamente l’aumento dell’inflazione dei passati dieci anni di rette bloccate». Di queste case di riposo, 9 hanno deciso l’aumento massimo consentito dalle direttive della giunta provinciale del 23 dicembre scorso. Sette Rsa, Anaunia di Predaia, Casa di Soggiorno Suor Filippina di Grigno, Cristani – de Luca di Mezzocorona, Levico Curae, Opera Romani di Nomi, Valle dei laghi di Cavedine, Suor Agnese di Castello Tesino, non hanno aumentato le rette rispetto all’anno scorso. «Sono strutture che da un lato hanno proventi esterni rispetto alla gestione della Rsa. Ad esempio, hanno lasciti importanti, appartamenti o hanno ricevuto tanti posti in convenzione. C’è anche chi ha aumentato il costo dei posti privati. Questo ha permesso loro di confermare le rette dell’anno appena passato, senza aumentarle» specifica Chiogna. Tra chi ha applicato gli aumenti massimi possibili, 2 euro al giorno, ci sono l’Azienda di servizi alla persona Giovannelli di Tesero, che passa da 50,97 a 52,97 euro al giorno con un incremento del 3,92 %, la Rsa Città di Riva, da 50 a 52 euro +4 %, la Vannetti, da 52,53 a 54,53 euro +3,81%, la Fondazione Comunità di Arco, da 49 a 51 euro + 4,08 %, il Piccolo Spedale di Pieve Tesino, da 48,50 a 50,50 euro +4,12%, la Rsa San Giovanni di Mezzolombardo, da 50,33 a 52,33 % + 3,97 %, la San Gaetano di Predazzo, da 50,97 a 52,97 euro + 3,92%, la Rsa di Brentonico, da 51,08 a 53,08 euro +3,92%. L’Apsp di Giacomo Cis di Ledro applica l’aumento massimo di 3 euro consentito a chi ha la retta base 2024 inferiore alla media: da 48 euro al giorno, meno dei 50,51 euro di media ponderata dell’anno scorso, passa a 51 euro +6,25%. La presidente di Upipa giustifica dicendo che «per dieci anni Ledro ha tenuto rette molto basse. L’aumento era inevitabile». Poi ci sono tutti gli aggiustamenti inferiori al massimo: Beato de Tschiderer di Trento ( 53,50 euro + 2,49%), Casa Laner di Folgaria (52,50 euro + 3,14 %), Fondazione Bonazza di Spiazzo (49 euro +1,03%), Centro Abelardo Collini di Pinzolo (49,50 euro +1,33%), Centro Residenziali Malè ( 48 euro +1,05%), Cesare Benedetti di Mori ( 52 euro + 1,80%), Civica di Trento ( 56,30 euro +3,30%), Giuseppe Cumer di Vallarsa (48 euro + 1,05%), Dott. Antonio Bontempelli di Pellizzano ( 52 euro +3,79%), Giovanni Endrizzi di Lavis ( 52,30 euro +2,55%), Giudicarie Esteriori ( 50,60 euro +1,16%), Margherita Grazioli di Povo ( 55,30 euro +3,36 %), Padre Odone Nicolini di Pieve di Bono -Prezzo (46 euro +2,22%), Redenta Floriani di Castel Ivano (50 euro +1,01%), Residenza Molino di Dro ( 51,40 euro +3,01%), Rosa dei Venti di Borgo Chiese (46 euro +1,10%), San Giuseppe di Roncegno Terme (50,50 euro + 3,97%), San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana ( 48,30 euro + 2,1%), Fondazione Montel di Pergine ( 51 euro +1,90%), San Giuseppe di Primiero ( 49,90 euro +3,96%), Santa Maria di Cles (48 euro +2,13%), Ubaldo Campagnola di Avio ( 51 euro +2%), Villa San Lorenzo di Storo ( 47,50 euro +2,15%), Val di Fassa di Vigo di Fassa ( 52,05 euro +3,69%).
Aumenti nelle Rsa Spes
Ad aumentare sono anche le rette delle Rsa gestite dal Gruppo cooperativo Spes : in media 1,80 euro in più del 2024. Lo fa sapere il direttore generale Gruppo Spes, Italo Monfredini. «L’aumento è dovuto ai rinnovi dei contratti legati alla retta alberghiera e riguardano per lo più la ristorazione, le pulizie, la lavanderia – spiega Monfredini – Dobbiamo corrispondere e sono leggermente superiori all’inflazione, perché negli anni scorsi le rette sono rimaste ferme». La Rsa Valle di Cembra di Cembra Lisignago passa da 53,58 a 55,38 euro al giorno con un incremento del 3,4%,Villa Alpina di Montagnaga da 57,55 a 59,35 euro + 3,1%, la Rsa Solatrix di Rovereto da 57,90 a 59,41 euro + 3,1%, la Rsa Cadine di Trento da 55,55 a 57,35 euro +3,2%, la Via Veneto di Trento da 56,25 a 58,05 euro + 3,2%, Villa Belfonte di Trento da 56,85 a 58,65 euro +3,2%.
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