Ogni anno, infatti, le vicende della politica italiana sono così numerose da includere inevitabilmente episodi destinati a influenzare il futuro dell’intera nazione
Ponte sullo Stretto: un evento mondiale
Lo scorso novembre, è arrivata la conferma ufficiale del ministro Matteo Salvini circa l’approvazione del progetto del Ponte entro dicembre 2024. Già lo scorso gennaio, durante il convegno “Palermo- Helsinki: il corridoio con il Ponte sullo Stretto per lo sviluppo sostenibile del Mezzogiorno d’Europa”, è intervenuto in videoconferenza il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini.
Il Vicepremier ha affermato che “l’apertura dei cantieri per la realizzazione del Ponte sullo Stretto nel 2024 sarà un evento mondiale è molti, da ogni parte del mondo saranno attratti dal ponte più lungo, più innovativo, più sostenibile del mondo”.
A proposito di sostenibilità, Legambiente, Lipu e Wwf Italia hanno notificato il ricorso al Tar Lazio “contro il parere favorevole con prescrizioni” sulla Valutazione d’Impatto Ambientale del ponte. Le tre associazioni sostengono che il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina rappresenti un intervento con un impatto ambientale estremamente grave e irreversibile, impossibile da mitigare o compensare.
I 30 anni del partito Forza Italia
Il 2024 è stato l’anno dei 30 anni del partito Forza Italia e in Sicilia si sono svolti una serie di congressi provinciali e metropolitani, in preparazione del congresso nazionale previsto a Roma il 23 e 24 febbraio. Con oltre 12mila iscritti nella regione, le province di Palermo e Catania risultano le più rappresentate, con circa 3mila iscritti ciascuna.
Il coordinatore regionale, Marcello Caruso, ha sottolineato il legame storico tra Forza Italia e la Sicilia, evidenziando come il partito, sotto la guida di Renato Schifani, sia un pilastro fondamentale del centrodestra sia a livello regionale che nazionale.
Durante i congressi sono stati eletti 11 coordinatori provinciali e metropolitani. Questi includono:
- Agrigento: Margherita La Rocca Ruvolo
- Caltanissetta: Michele Mancuso
- Catania: Marco Falcone (provincia) e Massimo Pesce (capoluogo)
- Enna: Luisa Lantieri
- Messina: Bernardette Grasso (provincia) e Antonio Barbera (capoluogo)
- Palermo: Pietro Alongi (provincia) e Domenico Chiarella (capoluogo)
- Ragusa: Giancarlo Cugnata
- Trapani: Toni Scilla
Bocciata la Riforma delle Province
È fallito il tentativo del governo di Renato Schifani di reintrodurre il voto diretto nelle Province in Sicilia.
L’Assemblea con voto segreto, 25 favorevoli e 40 contrari, ha bocciato il disegno di legge. A chiedere il voto segreto sono stati 13 parlamentari: 12 dell’opposizione più Gianfranco Miccichè.
Elezioni europee: gli eletti in Sicilia
Con le elezioni del 9 giugno, si è chiuso il capitolo delle Europee 2024. I risultati evidenziano il primato di Forza Italia nell’Isola, con il 23% dei consensi, una percentuale più che doppia rispetto alla media nazionale. Seguono Fratelli d’Italia con il 20% e il Movimento 5 Stelle, che chiude il podio con il 16%.
Gli 8 seggi assegnati alla circoscrizione Isole vedono la rappresentanza di diversi schieramenti politici.
Qui di seguito gli eletti:
- Fratelli d’Italia: Giuseppe Milazzo e Ruggero Razza
- Forza Italia: Edy Tamajo e Marco Falcone
- Partito Democratico: Giuseppe Lupo
- Movimento 5 Stelle: Giuseppe Antoci
- Lega: Raffaele Stancanelli
- Alleanza Verdi e Sinistra: probabile l’assegnazione a Leoluca Orlando
Il passaggio di testimone: Caterina Chinnici approda a Bruxelles
Edy Tamajo, assessore regionale siciliano, ha rinunciato al seggio al Parlamento Europeo, nonostante le 121mila preferenze ottenute alle ultime elezioni europee. Al suo posto è subentrata Caterina Chinnici, prima dei non eletti per Forza Italia.
Tamajo ha dichiarato di voler continuare a lavorare in Sicilia e ha espresso fiducia nel contributo che Chinnici potrà offrire come ponte tra Bruxelles e la Sicilia.
Oltre 100mila “no” per l’Autonomia differenziata
Ammontano a oltre 100mila le firme raccolte in Sicilia per il referendum sull’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. A confermare i dati è il comitato promotore regionale, composto da:
- Cgil
- Uil
- Verdi
- Acli
- Wwf
- Demos
- Anpi
- Pd
- Psi
- Legambiente
- Italia Viva
- + Europa
- Movimento 5 Stelle
- Sinistra Italiana
- Arci
- Libera
- Ali Autonomie Locali
- Legacoop
- Uisp
- Rifondazione Comunista
- Comunità Sant’Egidio
- Sud chiama Nord
- Associazione Sinistra Futura Sicilia
- Udu
- Federconsumatori
- Auser
- Sunia
- Associazione De Gasperi
- Tavolo No Ad
Secondo il comitato, si tratta di una legge che penalizzerebbe il Paese e “in maniera particolare le aree più deboli come la Sicilia“.
Approvata la Finanziaria: un risultato storico per l’Isola
Una vera e propria “maratona legislativa” che ha permesso al 2024 di concludersi nel migliore dei modi: con 39 voti favorevoli e 20 contrari, l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato la Finanziaria.
Questa manovra per il 2025 prevede circa 700 milioni di euro per gli enti locali ed è un risultato storico per la Regione Siciliana.
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