Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
IL CIRCOLO ARTISTI, OVVERO 161^ MOSTRA SOCIALE
Con la voce di Giovanni Arpino che ci accompagna lungo il Po, s’apre il catalogo della 161ª Mostra Sociale del Circolo degli Artisti curata da Angelo Mistrangelo; Presidente Luigi Tartaglino, Direttore Davide Mabellini, Segretaria di Presidenza Maria Rizzo, curatrice del catalogo Angela Betta Casale.
Le prime opere dell’esposizione che visitiamo sono rivolte al passato: un ritratto postimpressionista, un Iris che s’erge solitario, un paesaggio roccioso con gatto; una Ninfea rosata infine.
Il nostro percorso si concluderà con una vivace veduta sorta lungo un fiume norvegese, grandiose onde memori del passato che s’accavallano, una barchetta della nostra infanzia che galleggia su di un’azzurra striscia.
Il passo verso l’astrazione è breve: la sigla H2O, un susseguirsi di segni verticali verdi e blu, un breve stagno
Cabine in riva al mare in attesa della folla estiva, il ricordo storico delle Lavandaie di Bertolla, il mare profondo e sempre più blu, un superbo cigno che plana sull’acqua, tramonti infuocati, sono alcuni dei soggetti scelti dagli autori.
Un solo pittore predilige un monocromo giorno di pioggia che intristisce anche il cane, mentre luminosi pesci galleggiano in acque chiare.
Infine, rubinetti d’antan esaltanti l’acqua, un limpido torrente che scivola verso la piana e un solitario
Concludiamo la visita della rassegna pensando alle numerose mostre presentate nell’arco di decenni in sontuosi saloni, raccolte salette le cui pareti parlano del passato, nelle nuove sale evocanti memorie sabaude.
Buon anno ai dirigenti e ai soci tutti di una istituzione che s’identifica con la storia della città.
Artisti in mostra: O. Alberti, A. Alluto, M. Andreis, A. Bassani, P. Berta, A. Betta Casale, G. Blasotta, A. Borgarelli, G.L. Braggio, D. Bruno, P. Caffaratti, M. Cambursano, N. Canevaro, E. Caresio, D.M. Caruso, M. Chirone Guglielminetti, D. Coppola, E. Cosenza, P. Cumani, N. A. Dagasan, G. Depaoli, M. Destefanis, S. Devecchi, L. Drago, S. D’Urso, E. Giumarra, T. Inversi, R. Iovine, G. Keller, R.M. Lo Bue, M. Malavenda, G. Malfatti, E. Mantovani, F. Marinaro, R. Masoero, L. Massarotto, D. Meinardi, R. Miglio, F. Murlo, D. Musca, R. Musso, F. Negro, M. Nicolosi, M. Pessione, G. Piacentino, A.G. Piazzolla, L. Pilato, A. Rapacci, M. Rizzo, L. Saturnino, G. Savant, M.A. Scavino, A. Sciarrillo, R. Seccatore, M.T. Spinnler, A. Tammaro, W. Tesio, L. Vannulli, M. Vaschetti, S. Viale, E. Viora Zavattaro, A. Zaccaria.
Gian Giorgio Massara
ACQUA
161ª Mostra Sociale
Fino al 31 gennaio 2025
Circolo degli Artisti di Torino
“La Giardiniera Reale”
C.so San Maurizio, 6 – 10124 Torino
Orario: da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,30. Chiuso sabato e domenica.
Chiusura festività natalizie dal 21 dicembre al 6 gennaio.
INGRESSO LIBERO
tel. + 39 011 8128718/ +39 329 3042949
www.circoloartistitorino.it
ALBA. GIUSEPPE PENONE. INDISTINTI CONFINI
Conversazioni su arte, architettura e musica, intorno a Giuseppe Penone
Tre speciali appuntamenti curati e moderati da Cristiana Perrella che vedranno l’artista confrontarsi con grandi protagonisti della scena contemporanea e un concerto straordinario di Ludovico Einaudi.
Venerdì 10 gennaio 2025, ore 18.30 – Il bosco sacro di La Tourette
Con Frère Marc Chauveau, in dialogo con Giuseppe Penone
Martedì 28 gennaio 2025, ore 18.00 – L’impronta “ecologica”
Con Hala Wardé e Stefano Boeri, in dialogo con Giuseppe Penone
Giovedì 13 febbraio 2025 – Finissage
ore 18.30 – Trecento milioni di anni
Con Carolyn Christov Bakargiev, in dialogo con Giuseppe Penone
ore 19.30 – Concerto di Ludovico Einaudi
Con la moderazione di Cristiana Perrella
Public program della mostra
Giuseppe Penone. Impronte di luce
a cura di Jonas Storsve
in corso fino al 16 febbraio 2025
La Fondazione Ferrero di Alba presenta Indistinti Confini, un calendario di conversazioni aperte al pubblico moderate da Cristiana Perrella. Gli incontri verteranno su arte, architettura e musica, come occasioni di approfondimento della poetica del grande artista italiano conosciuto in tutto il mondo, che si confronterà con personalità internazionali della scena culturale contemporanea. L’esposizione Giuseppe Penone. Impronte di luce proseguirà fino a domenica 16 febbraio 2025, offrendo al pubblico la possibilità di scoprire il film Memoria dei fluidi, con la regia di Giampaolo Penco.
A dare avvio alla serie, venerdì 10 gennaio 2025 alle ore 18.30, l’incontro Il bosco sacro di La Tourette con Giuseppe Penone e Frère Marc Chauveau. Padre domenicano e storico dell’arte, recentemente coinvolto in diversi comitati artistici dedicati alla ristrutturazione degli arredi interni a Notre-Dame di Parigi, Frère Marc Chauveau ha vissuto per vent’anni nel convento di Santa Maria de La Tourette nella regione di Lione in Francia, edificio progettato da Le Corbusier a partire dalla metà degli anni Cinquanta. Dal 2009 Chauveau cura mostre d’arte contemporanea, invitando gli artisti, tra cui anche Giuseppe Penone nel 2022, a stabilire un dialogo tra le proprie opere e l’architettura di Le Corbusier. La lezione di Le Corbusier e in particolare il suo Modulor sono infatti alla base della serie Impronte di luce.
Si prosegue martedì 28 gennaio 2025, sempre alle 18.00, con L’impronta “ecologica” che vede la partecipazione degli architetti Hala Wardé e Stefano Boeri. Wardé è la fondatrice di HW architecture, studio di architettura che ha collaborato negli anni con diversi artisti contemporanei. In occasione della progettazione del Louvre Abu Dhabi, Wardé ha invitato Giuseppe Penone a realizzare l’installazione site-specific Germination (2017). Stefano Boeri, architetto, urbanista, teorico dell’architettura e Presidente di Triennale Milano, ha dato vita allo studio Stefano Boeri Architetti la cui pratica progettuale, come accade nell’opera di Giuseppe Penone, integra la natura vivente, imponendosi come un punto di riferimento per l’architettura sostenibile e lo sviluppo urbano strategico, sia in Italia che a livello internazionale.
La programmazione si conclude giovedì 13 febbraio con un doppio appuntamento che saluta la mostra Impronte di luce. Alle 18.30, Giuseppe Penone dialoga con Carolyn Christov Bakargiev, nell’ambito dell’incontro Trecento milioni di anni. Curatrice italo-americana di fama internazionale, in precedenza direttrice del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, si è recentemente occupata della curatela della grande mostra dedicata all’Arte Povera presso la Bourse de Commerce – Pinault Collection di Parigi, che racconta lo storico movimento teorizzato da Germano Celant, di cui Giuseppe Penone è ancora oggi uno dei più celebri esponenti.
A seguire, dalle 19.30, il palco dell’auditorium della Fondazione Ferrero ospita un concerto esclusivo del compositore e pianista italiano apprezzato in tutto il mondo Ludovico Einaudi.
Tutti gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta sulla pagina Facebook della Fondazione Ferrero e sul canale streaming del sito www.fondazioneferrero.it.
RIVOLI. ORIZZONTI EVOCATIVI E AVVENIRISTICI. SILVANA GATTI
dal 10 gennaio al 16 febbraio 2025
Dal 10 gennaio al 16 febbraio 2025 la Casa del Conte Verde ospita la mostra della pittrice Silvana Gatti Orizzonti evocativi e avveniristici.
Saranno esposte opere che spaziano dal figurativo al simbolismo. Numerosi i paesaggi agresti e marini, senza dimenticare scorci del Piemonte, affiancati da dipinti che toccano i temi scottanti dell’attualità. Tra le tematiche affrontate da Silvana Gatti troviamo le migrazioni, il suo ormai iconico bimbo in provetta, gli ufo, l’intelligenza artificiale e, infine, l’auspicio della pace nel mondo. Opere come “Il nuovo Ulisse”, raccontano l’epopea dei profughi odierni che, in fuga dalle guerre o per via dei cambiamenti climatici, si spingono per migliaia di chilometri verso paesi più sicuri alla ricerca di un futuro migliore. “Alla ricerca dell’identità”, dipinto menzionato da Vittorio Sgarbi, racconta di un uomo in viaggio alla ricerca di se stesso, in bilico tra una sponda e l’altra del Mare Nostrum. “L’urlo di Pinocchio” parla dell’intelligenza artificiale, attraverso un robot umanoide posto a confronto con il Pinocchio di collodiana memoria che, impaurito, scappa da un futuro invadente. Anche “Vita moderna” vede un robot a colloquio con un bambino che, chiuso tra le mura di casa, non guarda al di là della finestra dove, invece, c’è la vita reale. Accanto a queste tematiche sociali, non mancheranno dipinti che faranno sognare un ritorno alla natura, come tramonti sul mare, campi di lavanda, papaveri e girasoli.
Una mostra per raccontare trent’anni di attività che hanno visto Silvana Gatti partecipare a numerose mostre in Italia (Abano Terme, Bologna, Grado, Forte dei Marmi, Milano, Napoli, Padova, Roma, Venezia, Taormina, Torino) e all’estero (Parigi, Londra, Tokyo, Luxor). L’artista ha illustrato alcuni libri, tiene laboratori di pittura per bambini e scrive su riviste d’arte.
Inaugurazione venerdì 10 gennaio ore 18.00.
Casa del Conte Verde
Via F.lli Piol 8, Rivoli (TO)
Mostra realizzata dalla Città di Rivoli – Assessorato alla Cultura
con il patrocinio della Città Metropolitana
Orari
da mercoledì a venerdì 16 – 19
sabato e domenica 10 – 13 / 16 – 19
lunedì e martedì chiuso
Info
Casa del Conte Verde: www.comune.rivoli.to.it – Tel. 011 956 30 20
IMMAGINI POETICHE DI ELISABETTA PICCO
Scrittura come segnale di interiori e personalissimi accadimenti, di profonde e intime visioni, di un percorso che trasforma i ricordi in segnali e suggestioni legate al fluire inesausto della parola caratterizzano i versi di Elisabetta Picco.
Una dimensione, quindi, che appartiene indissolubilmente a una poesia sul filo dell’abisso e dell’incertezza, mentre attinge da un sentimento che si fa misura di una complessa dimensione esistenziale: “I miei sogni fremono nell’aria pungente e densa/
dell’autunno vermiglio e, quando cadono,/ fanno rumore come le foglie./ Fremono e danzano/ mentre volteggiano” (“Primavera”).
La sequenza delle riflessioni tratte dalla raccolta di autori contemporanei “I Poeti di Via Margutta”, della casa Editrice Dantebus di Roma, stabilisce un rapporto diretto tra l’indagine della Picco e le pagine di un singolare diario, tra un “amore urlato al vento” e i “colori che svaniscono/ dissolti nel grigio di silenzi infiniti” (“Felicità”).
E colori, forme, espressioni creano, di volta in volta, il senso di un dialogo continuo e inesausto con il tempo, la storia e gli incontri scanditi da “Gesti lenti, parole sussurrate/ anelanti nell’attimo senza spazio/ né tempo./ Il domani non esiste, è rinviato./ A un altro giorno./ A un altro domani./ La notte ci sorprende” (“Un altro domani”).
Immagini e sensazioni che esprimono il clima della ricerca poetica di Elisabetta Picco, inserita anche nel volume antologico “Voci dai Murazzi”, a cura di Sandro Gros-Pietro.
Angelo Mistrangelo
RACCONIGI, PINACOTECA LEVIS SISMONDA. PRESENTAZIONE LIBRO “DALLA SACRA SPINA ALLA CROCIFISSIONE DI MICHELANGELO” DI FRANCO GILETTA
Lunedì 6 gennaio 2025 alle ore 17, negli spazi della Pinacoteca civica Levis Sismonda, a Racconigi, avrà luogo la presentazione del libro “Dalla Sacra Spina alla crocifissione di Michelangelo”, pubblicato da Fusta Editore e scritto da Franco Giletta, artista al quale è attualmente dedicata la mostra “La liturgia del segno. Ascendenze, risonanze e visioni atemporali”, inaugurata lo scorso 9 novembre 2024.
Visto il grande interesse di pubblico che l’esposizione antologica sta registrando, la sua chiusura, inizialmente prevista per il 15 gennaio 2025, è stata posticipata a domenica 26 gennaio 2025.
L’evento, organizzato in collaborazione con l’Associazione Progetto Cantoregi, vedrà l’artista Franco Giletta in dialogo con Marco Piccat, già professore ordinario di Filologia Romanza presso la Facoltà di Lettere e Filosofia deII’Università degli Studi di Trieste, nonchè – tra i tanti riconoscimenti e prestigiosi incarichi ricoperti – co-direttore della collana di culture, filologie e letterature romanze medievali I libri del Cavaliere Errante” (Dell’Orso Editore, Torino), e ‘Associé Corrrespondant Etrangér’ de la Société Nationale des Antiquaires de France, Louvre, Paris.
Questo appuntamento collaterale alla rassegna racconigese intende proporre al pubblico una rilettura dei tesori artistici smarriti che un tempo abbellivano chiese e palazzi dell’antica capitale del Marchesato, passando dalla Sacra Spina alla Madonna di Hans Clemer, da un enigmatico libro di marmo di Matteo Sanmicheli a un misterioso dipinto che fu attribuito a Michelangelo Buonarroti.
Nel corso dell’incontro si svolgerà una performance musicale del Coro Mario G.Galleano di Caramagna, diretto dal maestro Roberto Cecco.
ACCADEMIA ALBERTINA. UN RACCONTO DI MODA
SANSICARIO. EMILIO VEDOVA + ARCANGELO SASSOLINO. SULLA MATERIA
in collaborazione con Galleria dello Scudo – Verona
Sansicario Alto – Cesana (TO)
29.12.2024 – 26.01.2025
La Galleria Umberto Benappi con il supporto creativo di Riccardo Pietrantonio inaugura la stagione invernale nella “galleria di montagna”, con la mostra Emilio Vedova + Arcangelo Sassolino. Sulla materia. Lo spazio di Sansicario nasce per ospitare progetti realizzati con la collaborazione di gallerie italiane e straniere e per proporre cultura in territori differenti dai luoghi usuali.
Primo ospite della stagione invernale è la Galleria dello Scudo di Verona, che dal 1968 promuove l’arte italiana moderna e contemporanea. Nel corso degli anni ha organizzato importanti rassegne di carattere scientifico sovente in collaborazione con musei pubblici. La Galleria dello Scudo propone un dialogo tra due artisti di epoche differenti, che usano medium e tecniche accomunate da una forte gestualità.
Nella ricerca artistica di Emilio Vedova solchi, incisioni, sovrapposizioni, schizzi e grumi di materia si combinano in un repertorio infinito di forte tensione pittorica. I cementi di Arcangelo Sassolino sono il risultato dello strappo della materia da una matrice. Infatti da un lato rivelano il gesto violento del lancio della materia, dall’altro portano con sé la memoria di una superficie immacolata.
UN VOLUME RACCONTA “I REMMERT. DALLA PRUSSIA AL PIEMONTE”
Un’approfondita ricerca caratterizza i temi e i contenuti della pubblicazione “I Remmert. Dalla Prussia al Piemonte. Una storia di industria e progresso” (Lanzo Torinese 2024), attentamente studiata e recensita dallo Storico dell’arte Gian Giorgio Massara, che ha delineato gli aspetti di una straordinaria esperienza sociale e culturale sul territorio piemontese:
“La Società Storica delle Valli di Lanzo ha pubblicato un prezioso volume di ben duecentocinquantapagine (CLIX) dedicandolo alla famiglia “Remmert” giunta a Torino nel 1872; successivamente vive a Ciriè e in Val di Lanzo. Ne sono autori Angelica, Cristina Natta-Soleri e Aldo Audisio; contributi di Giovanni Crosetto (“Cirié, la patria adottiva”) e Giancarlo Destefanis (“San Maurizio Canavese, lo stabilimento”). Prefazione di Michele Vietti. Completa l’opera, a cura di Angelica Natta-Soleri, l’albero genealogico dal 1823 (Antonio Remmert) al 1979 (Franco Peradotto). Nel 1948 Maria Vittoria Re sposa Raffaele Natta-Soleri. Numerose le fotografie, in bianco e nero e a colori, la prima delle quali dedicata a “i maschi di Casa Remmert”, l’ultima con “La Grande famiglia”, scattata a Ciriè nel 1902 in villa. L’identificazione dei personaggi è avviata da Lidia Remmert. Scrive Luigi Francesetti di Mezzenile nel 1876 che nelle Valli di Lanzo si vive essenzialmente sulla fabbricazione a mano di chiodi. Dieci, dodici ore al giorno di lavoro! Ma l’industria
manifatturiera è ormai in declino. Per fortuna si costruiscono tre strade fra il 1878 (Forno Alpi Graie) e il 1896 (sino a Margone).
In questi anni Ciriè diviene la “nuova patria” della famiglia Remmert che via via produce specie nella piana, nastri variamente realizzati con differenti motivi. I membri della famiglia Remmert, anche attraverso i matrimoni, s’inseriscono bene nel clima culturale torinese sicché nel 1900 il Presidente del Circolo degli Artisti di Torino organizza il “Ballo del Cotone”, stoffa che aveva scatenato una vera e propria rivoluzione economica favorendo altresì la nascita delle prime banche. L’aristocrazia sabauda resta “alla finestra” e il Circolo del Whist diviene un privilegiato rifugio per i nobili.
La fotografie raccolte nel volume riguardano spesso immagini di famiglia, i biglietti di circolazione alle varie Esposizioni, le automobili (Lancia Augusta e Isotta Fraschini), il biglietto ferroviario “Budapest-Costantinopoli”, la ferrovia aerea sospesa di Barmen (post 1910) che attraversa strade e fiumi. Quindi le residenze dei Remmert nella piana e in valle, per lo più in stile eclettico oppure d’Art Nouveau: “La Fiorita”, “Mucy”, “Chiampo”, “Linda”, “Sottocornolo”. Accanto le immagini di Palazzo d’Oria di Ciriè donato al comune nel 1909 da Guglielmo ed Emilio Remmert.
Sfogliando il volume sempre dettagliato, con riferimenti opportuni e documentati, cui segue un’ampia bibliografia, ci si imbatte nella memoria di scultori e architetti assai noti, da Pietro Fenoglio a Edoardo Rubino, Cesare Biscarra, Giuseppe G. Bergagna, Antonio Vandone di Cortemilia, Giuseppe A. Porcheddu, Giuseppe Sobrile. Anche sotto il profilo sociale i Remmert operano mettendo a disposizione del “Circolo Sociale” di Ciriè una palazzina, organizzando proiezioni cinematografiche, concedendo metà stipendio alle famiglie dei dipendenti chiamati alle armi, pagando in anticipo l’introvabile pane. Anche lo sport arriva a Ciriè; ciclismo, podismo, calcio appassionano i giovani.
Gli ultimi capitoli sono firmati da Aldo Audisio e Cristina Natta-Soleri. Aldo avvia un importante saggio valorizzando il pittoresco salto d’acqua di Lemie, lo scorrere della Stura e il trasferimento dei vagoni all’interno delle fabbriche per il carico-scarico delle merci”.
Gian Giorgio Massara
INTESA SANPAOLO: NEL 2024, 750 MILA VISITATORI NEI SUOI MUSEI DELLE GALLERIE D’ITALIA A MILANO, NAPOLI, TORINO E VICENZA
12 grandi mostre, 60 incontri, collaborazioni con le principali istituzioni
museali e culturali italiane ed estere, tra cui la National Gallery,
Palazzo Strozzi, Artissima, Miart
Torino/Milano, 30 dicembre 2024 – Nel 2024 sono stati 750 mila i visitatori delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, i quattro musei a Milano, Napoli, Torino e Vicenza, che nascono dalla trasformazione di palazzi storici di proprietà della Banca precedentemente adibiti a sedi di lavoro: grazie a imponenti interventi di ristrutturazione architettonica, tali edifici di pregio sono diventati luoghi dedicati all’arte e alla cultura per l’esposizione di parte delle oltre 35 mila opere d’arte di cui 3.500 di particolare pregio della collezione di Intesa Sanpaolo. Di questi, 100 mila sono stati studenti di scuole di ogni ordine e grado, per i quali le attività sono gratuite. L’attività svolta nell’ambito del Progetto Cultura, piano pluriennale di iniziative nato per volontà dell’attuale Presidente Emerito Giovanni Bazoli, ha visto la realizzazione di dodici grandi mostre, 60 incontri collaterali e numerose partnership con istituzioni culturali italiane e straniere. L’impegno verso l’arte e la cultura, diventato negli anni un valore identitario e tratto distintivo del Gruppo guidato da Carlo Messina, è parte di un imponente programma che destina 1,5 miliardi di euro per interventi per l’Italia entro il 2027.
Il primo museo fu istituito a Vicenza nel 1999, quello di Napoli nel 2007 e quello di Milano nel 2011. Nel maggio 2022 la nascita del quarto museo a Torino, insieme al trasferimento delle Gallerie napoletane nella nuova sede di via Toledo, ha arricchito e completato il polo museale di Intesa Sanpaolo. La cura delle raccolte d’arte appartenenti al Gruppo si accompagna all’attenzione nei confronti del patrimonio artistico e architettonico nazionale attraverso Restituzioni, il più importante programma di restauri a livello mondiale, che dal 1989 ad oggi ha consentito di “restituire” alla collettività oltre 2.200 beni artistici del Paese, con il coinvolgimento delle Soprintendenze italiane, delle Direzioni Regionali Musei e Musei autonomi e di restauratori qualificati su tutto il territorio nazionale, oltre ai maggiori centri per il restauro. La mostra di Restituzioni che raccoglie i beni restaurati nel corso della XX edizione si svolgerà a Roma nel 2025. Rientra inoltre nelle attività del Progetto Cultura la gestione e la condivisione dell’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo che raccoglie il vasto patrimonio documentale appartenuto alle numerose banche entrate a far parte del Gruppo.
Un elemento di forte innovazione in materia di valutazione, dal 2017, è il monitoraggio costante del valore economico delle collezioni rispetto al mercato, attraverso il processo di rideterminazione a fair value del valore delle opere appartenenti alla classe “patrimonio artistico di pregio” tramite perizie triennali. Intesa Sanpaolo è stata la prima banca a livello internazionale a realizzare tale operazione che va ben oltre il significato contabile poiché rende tangibile la profonda integrazione tra la collezione corporate e la vita dell’impresa. Il modello adottato da Intesa Sanpaolo è stato oggetto di un Protocollo di collaborazione firmato di recente presso il Ministero dell’Interno con il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione. Il Gruppo metterà a disposizione la sua esperienza per realizzare un modello di misurazione utile a valutare a valore di mercato (fair value) opere d’arte, beni archivistici e librari di 862 chiese di proprietà del Fondo Edifici di Culto (FEC) operante presso il Dipartimento.
Si intensifica l’ampia collaborazione instaurata con la National Gallery, una delle più prestigiose istituzioni museali al mondo. Intesa Sanpaolo sarà infatti Leading Exhibition Sponsor della grande mostra “Siena: The Rise of Painting 1300-1350” la cui apertura è prevista a Londra dall’8 marzo al 22 giugno 2025. Con oltre cento dipinti, sculture, oreficerie, tessuti, la mostra approfondirà un momento straordinario agli albori del Rinascimento italiano e il ruolo cardine svolto da artisti senesi come Duccio, Pietro e Ambrogio Lorenzetti e Simone Martini nella definizione della pittura occidentale. La mostra ‘The Last Caravaggio’ incentrata sul Martirio di Sant’Orsola, l’opera principale della collezione di Intesa Sanpaolo solitamente esposta nel museo delle Gallerie d’Italia di Napoli, è stata, con trecentomila visitatori – tremila al giorno, la terza più visitata negli ultimi dieci anni del museo britannico.
Intesa Sanpaolo, Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo ha di recente annunciato il rilancio di Umberto Allemandi Editore attraverso l’acquisizione del 100% dei rami industriali della storica casa editrice, player di riferimento nel mondo dell’arte con la testata «Il Giornale dell’Arte», fondata nel 1983, con le pubblicazioni dedicate all’arte, all’architettura, all’antiquariato, al design, e, più in generale, alla divulgazione culturale e alla critica contemporanea.
A partire dal 2018 il Progetto Cultura diventa parte del Piano d’Impresa, a testimonianza della sua centralità all’interno della visione di una grande Banca che, oltre a svolgere una funzione insostituibile nello sviluppo economico, è sempre più riconosciuta anche come attore di primo piano nella crescita sociale e culturale del Paese. Il Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, gestito dalla Direzione Arte Cultura e Beni storici di cui è responsabile Michele Coppola, anche Direttore Generale delle Gallerie d’Italia della Banca, rientra, dall’aprile 2024, nell’Area di Governo Sostenibilità guidata da Paola Angeletti.
Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale delle Gallerie d’Italia ha affermato: “L’anno che si conclude è stato un anno di risultati oltre gli obiettivi e le aspettative. Non mi riferisco solo ai grandi progetti espositivi realizzati nelle quattro Gallerie d’Italia, sempre originali, frutto di ricerca e di relazione con importanti istituzioni, ma penso anche al numero crescente di visitatori e alle attività fatte con le scuole e i pubblici fragili, componente identitaria del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo. La principale soddisfazione è la forte considerazione con cui le Gallerie d’Italia sono conosciute e riconosciute, come luoghi che appartengono alle rispettive comunità, portando contributi che qualificano la proposta culturale delle città e delle piazze che le ospitano. è importante sottolineare anche l’ampiezza delle iniziative dedicate alle nostre collezioni d’arte in altre sedi in Italia e all’estero, grazie a un lavoro condiviso con altre realtà che pone la Banca tra i principali interlocutori europei nel difendere e diffondere il patrimonio culturale nazionale”.
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