Un uomo si è lanciato con un pickup sulla folla a Bourbon Street, nel quartiere francese. Il conducente è poi sceso e ha iniziato a sparare. Secondo il New York Times, il killer sarebbe stato identificato in Shamsud-Din Bahar Jabbar e secondo la Cnn avrebbe avuto una bandiera dell’Isis. L’Fbi ha comunicato che si sta indagando per terrorismo
Un uomo si è lanciato con un pickup sulla folla a New Orleans, in Bourbon Street, nel quartiere francese (IL LUOGO DELLA STRAGE). Poi il conducente è sceso e ha iniziato a sparare. È successo intorno alle 3:15 locali (le 10:15 in Italia). Le prime notizie riportano almeno 10 morti e circa 35 feriti. Secondo quanto riportato dal New York Times, il killer sarebbe morto a seguito di una sparatoria con gli agenti di polizia. E sempre secondo il quotidiano newyorkese, l’uomo sarebbe stato identificato in Shamsud-Din Bahar Jabbar. E secondo la Cnn, che cita due agenti di polizia, il killer avrebbe avuto con sé una bandiera dell’Isis.
“Un orribile atto di violenza ha avuto luogo a Bourbon Street questa mattina. Vi prego di unirvi a Sharon e a me nel pregare per tutte le vittime e per i primi soccorritori sul posto. Invito tutti coloro che si trovano nei pressi della scena a evitare la zona”, ha scritto su X il governatore della Louisiana, Jeff Landry. Il presidente Joe Biden “è stato informato della terribile notizia che un autista ha ucciso e ferito decine di persone a New Orleans durante la notte e la Casa Bianca si è messa in contatto con il sindaco di New Orleans Cantrell per offrire supporto. L’Fbi è già sul campo per sostenere le forze dell’ordine locali nelle indagini e il presidente continuerà a essere informato durante tutta la giornata”, ha reso noto la Casa Bianca.
L’Fbi indaga per terrorismo
La polizia di New Orleans, attraverso il capo Anne Kirkpatrick, ha dichiarato che l’attacco è stato un “atto terroristico”. Ha aggiunto che è stato ritrovato un dispositivo esplosivo nell’area e ha invitato tutti ad allontanarsi. L’Fbi, che sovrintende le indagini, aveva in un primo momento frenato, con l’agente speciale Althea Duncan che aveva dichiarato che “questo non è un evento terroristico”. Duncan aveva confermato che sono stati trovati “ordigni esplosivi improvvisati” e che si sta lavorando per scoprire se siano “utilizzabili”. Successivamente l’Fbi ha confermato ufficialmente che sta indagando sull’attacco a New Orleans come atto di terrorismo e ha confermato che il presunto aggressore è morto. “Questa mattina, un individuo ha guidato un’auto contro una folla di persone su Bourbon Street a New Orleans, uccidendo diverse persone e ferendone altre decine”, ha affermato il Bureau in una nota. “Il soggetto ha quindi affrontato le forze dell’ordine locali ed è ora deceduto”, ha aggiunto. “L’Fbi è l’agenzia investigativa che guida le indagini e stiamo lavorando con i nostri partner per indagare sull’accaduto come atto di terrorismo”, si legge ancora nella nota. Gli investigatori stanno indagando per stabilire se l’autore della strage fosse legato a gruppi terroristici stranieri o se fosse ispirato da essi: lo riferisce la Cbs citando fonti delle forze dell’ordine e della città di New Orleans.
La conferenza stampa
In una conferenza stampa precedente, la sovrintendente di polizia Anne Kirkpatrick aveva spiegato che l’uomo ha sparato sulla polizia e ha ferito due agenti. Aveva aggiunto che correva ad alta velocità ed era “fortemente intenzionato a causare una carneficina”. L’attacco è stato “molto intenzionale” e “non un’azione derivata da uno stato di ebbrezza”, ha aggiunto Kirkpatrick.
Biden: “Non tollereremo alcun attacco”
“Non esiste alcuna giustificazione per la violenza di qualsiasi tipo, e non tollereremo alcun attacco contro le comunità della nostra nazione”, ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden chiedendo che si faccia “piena luce” sull’attacco di New Orleans. “Sono stato costantemente aggiornato sin dalle prime ore di questa mattina dai vertici delle forze dell’ordine federali e dal mio team per la sicurezza interna, inclusi il segretario alla Sicurezza Interna Alejandro Mayorkas, la vice procuratrice generale Lisa Monaco, la consigliera per la sicurezza interna della Casa Bianca Liz Sherwood-Randall e la sindaca di New Orleans, riguardo al terribile incidente avvenuto lì durante la notte”, ha affermato. “L’Fbi sta guidando le indagini e sta trattando questo episodio come un atto di terrorismo. Sono grato per la coraggiosa e rapida risposta delle forze dell’ordine locali, che hanno prevenuto un numero ancora maggiore di vittime e feriti. Ho dato istruzioni al mio team affinché ogni risorsa necessaria venga messa a disposizione mentre le forze dell’ordine federali, statali e locali lavorano assiduamente per fare piena luce su quanto accaduto il più rapidamente possibile e per garantire che non vi siano ulteriori minacce di alcun tipo”. “Continuerò a ricevere aggiornamenti nel corso della giornata – ha continuato – e avrò altro da dire non appena avremo ulteriori informazioni da condividere. Nel frattempo, il mio pensiero va alle vittime e alle loro famiglie, che stavano semplicemente cercando di celebrare la festività”.
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Vittime e feriti
“L’8° distretto sta lavorando a un incidente di massa che coinvolge un veicolo che ha investito una grande folla tra Canal e Bourbon Street. Ci sono 35 feriti trasportati dal Noems (New Orleans Emergency Medical Services) e 10 morti. I partner della sicurezza pubblica stanno intervenendo sulla scena”, si leggeva nel primo comunicato dell’agenzia ufficiale di preparazione alle catastrofi della città, Nola Ready. Le 35 persone rimaste ferite sono state trasportate in cinque ospedali: University Medical Center, Touro Hospital, East Jefferson General Hospital, Ochsner Medical Center Jefferson Campus e Ochsner Baptist Campus.
Polemiche sulla sicurezza: “Barricate non alzate”
La strage a New Orleans è avvenuta nel popolare quartiere francese della città, la storica Bourbon Street: è una zona turistica piena di bar e ristoranti, con un grande affollamento per la notte di Capodanno. Intanto stanno crescendo le prime polemiche sulla sicurezza nella strage di New Orleans. Un testimone oculare che si trovava a Bourbon Street per la notte di Capodanno ha detto alla Cnn che le barricate meccaniche in acciaio della città non erano state montate e posizionate prima dell’attacco. “Quelle barricate non erano montate, punto e basta”, ha detto un residente a New Orleans. “Avevano quelle arancioni fragili che potevi semplicemente spingere con un dito. In realtà abbiamo pensato che fosse un po’ strano”, ha aggiunto. Le barricate in acciaio sono state installate nel 2017, in seguito all’attacco con un veicolo nel 2016 a Nizza, in Francia, e ai vari incidenti stradali causati da guida in stato di ebbrezza a Bourbon Street nel corso degli anni. Le barricate possono essere posizionate in posizione piana o rialzata per consentire o impedire ai veicoli di entrare nell’area. Una delle barricate è posizionata all’incrocio tra Canal Street, una strada a quattro corsie percorribile in auto, e Bourbon Street, strada pedonale. Ci sono anche diversi dissuasori ogni paio di isolati lungo Bourbon Street.
Strage alla vigilia della finale del Sugar Bowl
La strage di New Orleans è avvenuta solo poche ore prima di uno degli eventi sportivi più importanti della città, il Sugar Bowl del football universitario, che le squadre di Notre Dame e e della University of Georgia dovrebbero giocare questa sera al Superdome. Ieri pomeriggio la parata di Capodanno del Sugar Bowl si è tenuta nella stessa area in cui è avvenuto l’attacco.
Trump associa strage New Orleans a immigrazione illegale
Intanto il presidente eletto Donald Trump ha associato l’attacco a New Orleans all’immigrazione illegale, anche se per ora non c’e’ alcun elemento investigativo che supporta tale ipotesi. “Quando ho detto che i criminali che arrivano sono molto peggiori di quelli che abbiamo nel nostro Paese – ha scritto su Truth – questa affermazione è stata costantemente smentita dai Democratici e dai Fake News Media, ma si è rivelata vera. Il tasso di criminalità nel nostro Paese è a un livello che nessuno ha mai visto prima. I nostri cuori sono con tutte le vittime innocenti e i loro cari, compresi i coraggiosi dirigenti del dipartimento di polizia di New Orleans”. Il futuro presidente ha aggiunto che “l’Amministrazione Trump sosterrà pienamente la città di New Orleans mentre indaga e si riprende da questo atto di pura malvagità!”.
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