BULGARIA E ROMANIA ENTRANO IN AREA SCHENGEN. CAMBIAMENTI?

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Dal 1º gennaio 2025, Bulgaria e Romania sono ufficialmente entrate nell’area Schengen, segnando la fine dei controlli alle frontiere interne terrestri. Questo passo storico segue l’eliminazione dei controlli per i viaggi aerei e marittimi avvenuta nel marzo 2024. L’adesione completa porta con sé importanti conseguenze non solo per i cittadini di questi paesi, ma anche per i lavoratori transfrontalieri e per chi viaggia regolarmente tra questi stati e il resto d’Europa.

Un traguardo atteso da tempo verso l’adesione all’Area Schengen

Bulgaria e Romania sono membri dell’Unione Europea dal 1° gennaio 2007. Tuttavia, nonostante avessero soddisfatto i requisiti tecnici per l’adesione a Schengen già nel 2011, alcune preoccupazioni legate alla corruzione e alla gestione delle frontiere hanno rallentato il processo. Dopo anni di trattative e riforme, la loro integrazione è finalmente diventata una realtà.

Questa adesione della Bulgaria e Romania allo Spazio Schengen rappresenta un ulteriore passo avanti nel rafforzamento dell’unità europea, contribuendo a creare uno spazio di libera circolazione più ampio e coeso.

Quali sono i paesi membri dello Spazio o Area Schengen e gli anni della loro adesione?

Attualmente, l’area Schengen comprende 29 paesi.

  • I membri fondatori nel 1995 sono Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna.
  • A questi si sono aggiunti Italia e Austria nel 1997, seguiti da Grecia nel 2000.
  • Nel 2001 sono entrati Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia.
  • Dal 2007 sono stati inclusi Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia.
  • La Svizzera si è unita nel 2008, Liechtenstein nel 2011 e Croazia nel 2023.
  • L’ingresso di Bulgaria e Romania nel 2025 segna l’ultima espansione significativa dell’area Schengen.

I vantaggi per i cittadini di Bulgaria e Romania dopo l’adesione all’Area Schengen

La piena adesione di Bulgaria e Romania all’area Schengen porta diversi vantaggi tangibili:

  • Libertà di circolazione: I cittadini di Bulgaria e Romania possono ora viaggiare liberamente in tutta l’area Schengen senza dover affrontare controlli alle frontiere terrestri, marittime o aeree.

  • Semplificazione per i lavoratori transfrontalieri: Molti cittadini bulgari e rumeni lavorano in paesi vicini come l’Ungheria, l’Austria o la Grecia. L’abolizione dei controlli riduce i tempi di attesa e facilita gli spostamenti quotidiani.

  • Incremento economico e commercio: La rimozione delle barriere contribuisce a favorire il commercio e il turismo, aumentando la competitività economica della regione. Secondo alcune stime, la Bulgaria potrebbe beneficiare di un incremento economico annuo di circa 800 milioni di euro.

Impatto sui permessi di soggiorno e sulla mobilità dell’adesione della Bulgaria e Romania allo Spazio Schengen

L’ingresso in Schengen ha anche implicazioni importanti per coloro che risiedono o lavorano in Bulgaria e Romania:

  • Permessi di soggiorno e cittadinanza: I cittadini stranieri in possesso di un permesso di soggiorno rilasciato da Bulgaria o Romania possono ora muoversi liberamente all’interno dell’area Schengen per un massimo di 90 giorni ogni 180, senza dover richiedere visti aggiuntivi.

  • Facilità di lavoro per stranieri: I lavoratori stranieri residenti in Bulgaria e Romania possono accedere con maggiore facilità ad altri mercati del lavoro europei. Dopo un determinato tempo di regolare soggiorno in Bulgaria e Romania, il loro trasferimento per motivi di lavoro  in altri paesi Schengen è semplificato, anche se sempre deve rispettare le regole rispettive di ogni paese membro.

  • Ricongiungimento familiare: Le nuove regole semplificano i processi di ricongiungimento familiare per i cittadini di Bulgaria e Romania che vivono in altri paesi Schengen.

Per il loro soggiorno in Italia, ci sono alcune cose che bisogna sapere inerenti ai diversi tipi di documento di soggiorno e non solo come viene spiegato in questo video:

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Benefici per i cittadini italiani e per i datori di lavoro

L’adesione di Bulgaria e Romania a Schengen è una buona notizia anche per l’Italia. Le aziende italiane che collaborano con partner bulgari e rumeni beneficiano di procedure doganali più snelle e di una maggiore fluidità nel commercio. Anche i datori di lavoro italiani che assumono personale da questi paesi vedranno una riduzione della burocrazia, facilitando l’impiego transfrontaliero.

Infine, l’ingresso di Bulgaria e Romania nello spazio Schengen non è solo un passo avanti verso una maggiore integrazione europea, ma rappresenta una concreta opportunità di crescita e sviluppo per i cittadini, i lavoratori e le aziende di tutta l’Unione. La libera circolazione rafforza i legami tra i paesi membri, contribuendo a costruire un’Europa più unita e prospera.

Sintesi realizzata da Gamaliel NIYONSABA

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