Botti di Capodanno, divieti e regolamenti nelle città italiane

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Ogni città si può regolare diversamente, per quanto riguarda l’uso dei botti di Capodanno, di petardi e di fuochi d’artificio. Le amministrazioni locali adottano approcci diversi, in base alle esigenze di sicurezza, tutela ambientale e benessere degli animali. Ecco una panoramica.

Lombardia

A Milano, il Comune non può imporre un divieto formale dei botti di Capodanno, dopo che il TAR ha annullato una norma del Regolamento per la qualità dell’aria. Tuttavia, punta sulla sensibilizzazione, invitando i cittadini a evitare i botti per ridurre l’inquinamento. Altri capoluoghi come Bergamo, Pavia, Varese, Como e Mantova adottano invece un approccio più restrittivo, vietando completamente l’uso di petardi. A Brescia, il divieto è limitato al centro storico, mentre a Cremona è circoscritto alle aree pubbliche e ai luoghi di aggregazione.

Piemonte

In Piemonte, Torino applica un divieto totale di esplosione di botti in ogni contesto pubblico o privato durante eventi e feste, come stabilito dal regolamento di Polizia Urbana. Lo stesso a Vercelli e Alessandria, dove i regolamenti locali prevedono restrizioni simili. A Alba, una specifica ordinanza vieta i botti durante le festività, mentre a Verbania l’uso è consentito solo in spazi isolati e in modo sicuro.

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Veneto

A Venezia, i botti sono vietati permanentemente in tutte le aree urbane, con eccezioni limitate agli spettacoli autorizzati, come quelli a mezzanotte in Bacino di San Marco. A Treviso, un’ordinanza stabilisce il divieto di articoli pirotecnici fino al 7 gennaio.

Liguria

In Liguria, Genova ha vietato l’uso di fuochi d’artificio e petardi dalle 19 del 31 dicembre alle 7 del 1° gennaio. Misura simile a Savona, dove il divieto parte il 30 dicembre e termina il 1° gennaio alle 23:59.

Toscana

In Toscana, il divieto è particolarmente severo a Firenze, dove è vietato l’uso e la detenzione di articoli pirotecnici nelle aree pubbliche dalle 17 del 31 dicembre alle 7 del 1° gennaio, con multe fino a 500 euro. Anche Siena, Arezzo, Pistoia e Lucca hanno introdotto restrizioni simili, variando per orari e aree di applicazione.

Lazio

A Roma, l’ordinanza del sindaco Roberto Gualtieri vieta botti e fuochi d’artificio, anche di libera vendita, per motivi di sicurezza. Le multe possono arrivare fino a 500 euro.

Basilicata

In Basilicata, sia Potenza che Matera hanno adottato provvedimenti rigorosi. A Potenza, il divieto di utilizzo di botti e articoli pirotecnici resterà in vigore fino al 7 gennaio 2025, con particolare attenzione alla sicurezza nelle aree pubbliche. Matera, invece, ha esteso l’ordinanza fino al 20 gennaio, includendo anche il divieto di raccogliere artifici inesplosi, per evitare incidenti.

Campania

La Campania presenta situazioni molto diversificate. A Napoli, non esistono divieti specifici, ma la vendita di bevande in vetro o lattine è vietata nella notte di Capodanno. A Salerno, è vietato l’uso di botti in aree pubbliche per tutto il periodo festivo, mentre a Benevento il divieto è assoluto. Caserta, invece, si limita a raccomandare prudenza, richiamando il regolamento comunale vigente.

Abruzzo

In Abruzzo, città come Chieti e L’Aquila mantengono un divieto permanente. A Pescara e Teramo, invece, le restrizioni sono temporanee e valide solo per il periodo natalizio.

Marche

Le Marche hanno adottato una linea uniforme. A Ancona, il regolamento di Polizia Municipale vieta i botti, così come a Macerata, Jesi, Ascoli Piceno, Pesaro e Fano, con un’attenzione particolare alla sicurezza pubblica e al benessere degli animali.

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Molise

A Campobasso, l’ordinanza vieta i botti durante il Natale e il Capodanno. A Isernia, il divieto è valido dal 20 dicembre al 7 gennaio, mentre a Termoli è concentrato nelle aree centrali, come Piazza Vittorio Veneto.

Umbria

In Umbria, città come Foligno, Assisi e Spoleto hanno emesso ordinanze di divieto, mentre Perugia non ha adottato provvedimenti specifici.

Calabria

A Reggio Calabria, un’ordinanza vieta l’uso di articoli pirotecnici per tutto il periodo festivo, fino all’8 gennaio 2025. Al momento non si registrano provvedimenti simili in altre città calabresi.

Sardegna

In Sardegna, il regolamento di Sicurezza Urbana di Cagliari vieta permanentemente l’uso di petardi e fuochi d’artificio. Anche Sassari, Olbia e Quartu Sant’Elena hanno adottato misure temporanee per limitare i botti durante le festività.



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