Tutto il 2024 del ciclismo

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Non si può non partire dai tre campionissimi del nostro ciclismo che sono stati grandi protagonisti in stagione per parlare del 2024 su due ruote. La stagione di Filippo Ganna è stata molto particolare con il doppio target di centrare una medaglia sia in strada che in pista ai giochi di Parigi. La prima parte della stagione del vignonese della Ineos Grenadier verte sul grande appuntamento della Milano Sanremo nella quale ha la sfortuna di subire un guasto al cambio lungo la discesa del Poggio quando era in testa con gli avversari che poi si sono giocati la corsa. Niente classiche per Pippo ma la partecipazione dl Giro d’Italia dove vince la cronometro di Desenzano battendo nientemeno che Tadej Pogacar. Al Giro fa il pieno di applausi e prima di partire per le Olimpiadi eccolo vincere il titolo nazionale a cronometro, l’ennesimo della collezione ed una tappa al Giro dell’Austria. A Parigi in una giornata di pioggia lo batte Remco Evenepoel ma l’argento che conquista è di valore, con tanto di acrobazia per non cadere sulla strada scivolosa nel finale. Arriva una medaglia anche in pista, con un quartetto che centra un bel bronzo. Due medaglie da Parigi 2024: non è arrivato l’oro ma il livello del vignonese alle Olimpiadi è stato altissimo. La seconda parte di stagione ha visto qualche problema fisico; niente Europei, niente Vuelta ma un periodo di riposo. Ganna partecipa non al meglio al mondiale di Zurigo e dopo il bronzo nella mixed relay corre una cronometro commovente ma anche in quel caso, seppur di poco,vince Evenepoel che resiste al gran finale di Pippo che praticamente con la prova svizzera ha chiuso una stagione terminata col ritiro al Gran Piemonte. E’ stata la più bella stagione di Elisa Longo Borghini: successi e piazzamenti praticamente sempre per lei.  Le perle stagionali della campionessa di Ornavasso sono stati il Giro delle Fiandre conquistato a Oudenaarde in una volata ristretta, la Fraccia del Brabante, il Giro dell’Emilia, il tricolore in linea e soprattutto il successo, finalmente, al Giro d’Italia Women. Alla Ronce Elisa fa fuoco e fiamme sui muri sotto la pioggia e sul traguardo di Oudenaarde batte Kasia Niewiadoma e la compagna Shirin Van Anrooj, al Brabante stacca tutte le avversarie nel finale ed al Giro dopo aver vinto la crono di apertura ha mantenuto la maglia rosa sino al traguardo finale de l’Aquila con un vero e proprio scontro di testa e di gambe con la belga Lotte Kopecki che si è avvicinata giorno dopo giorno alla leadership, che ha resistito agli attacchi di Elisa sul BlockHaus ma che nella tappa finale ha dovuto soccombere. Infine il ‘suo’ Giro dell’Emilia vinto ancora per distacco. Sarebbe però sbagliato limitare la stagione di Longo Borghini a questi successi perché la tricolore è stata protagonisti in ogni dove: terza alla Het Nieuwsblaad, seconda alla Strade Bianche, quinta alla Amstel Gold Race, terza alla Fraccia Vallone, seconda alla Liegi Bastogne Liegi, terza nella classifica finale della Vuelta a Espana Femenina, terza nella classifica finale del Tour de Suisse Women. E poi i mondiali di Zurigo, nei quali Elisa è stata probabilmente la più forte, con il bronzo della staffetta mista ma soprattutto con un terzo posto bellissimo nella gara in linea e con quello scatto ai meno quattro che senza la scriteriata azione di Demi Vollering l’avrebbe probabilmente vestita in maglia iridata. Momenti brutti? Pochini; una olimpiade nella quale ha forse pagato gli sforzi del Giro ed un tricolore a cronometro vinto ma revocato per una decisione della giuria a causa di una ammiraglia che la seguiva troppo da vicino. Ora una nuova avventura con UAE Team Adq. Francesca Barale ha vissuto una annata bifronte: un inizio molto buono in Australia ma soprattutto una stagione da coequipier che l’ha vista sostenere nei grandi appuntamenti le capitane della DSM Firmenich PostNL. Per lei si avvicina una annata importante per capire quando possa essere lei l’atleta da sostenere. Manuel Oioli ha vissuto una annata particolare, cercando il professionismo che però non è arrivato; nel 2025 con il passaggio alla MBH Bank Colpack l’obiettivo sarà passare tra i prof. Per Marco Betteo la stagione è stata limitata dall’infortunio di inizio annata e non sono arrivati risultati livello, per Claudia Peretti c’è la soddisfazione del bronzo negli europei marathon ma anche di vari altri successi ed attenzione al giovane Giulio Peruzzo che cresce bene. Vanno segnalati i bei risultati del giovane Lorenzo Soldarini del Pedale Ossolano, esordiente da 10 vittorie, che ha mantenuto altissimo il livello del sodalizio granata che ha centrato sempre ottimi piazzamenti con i tanti ragazzi del presidente Barale, i buoni risultati dei sodalizi nostrani come la Castellettese, come il Team Aries di Andrea Blardone e come i vari Edoardo Ietta, Alessio Rossi (diretto da Giampaolo Cheula alla Giussanesi), che hanno corso in sodalizi fuori provincia. Infine sono stati molto apprezzati gli appuntamenti che hanno caratterizzato l’annata con la partenza del Giro d’Italia da Novara e con gli arrivi del Giro Next Gen e del Gran Piemonte a Borgomanero.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link