Bolzano, la presidente del Museion: «Ispiriamo il cambiamento per un futuro più equo»

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Silvia M. C. Senette

A 40 anni dalla fondazione, la presidente Piffer Damiani: il museo luogo inclusivo, le mostre spazi di dialogo, il focus, parità e sostenibilità

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Nel 2025 il Museo di Arte contemporanea di Bolzano compie 40 anni. Un traguardo che la presidente della Fondazione Museion, Marion Piffer Damiani, anticipa con un’analisi del percorso e delle sfide del nuovo anno, caratterizzato dalla mostra Graffiti e dalla retrospettiva di Nicola L. «Rappresentano in pieno lo spirito di innovazione, sensibilizzazione e valorizzazione dell’arte contemporanea di Museion – sottolinea Piffer Damiani – . Graffiti offrirà una prospettiva inedita su una forma d’arte spesso fraintesa, evidenziandone la profondità storica e culturale. La retrospettiva di Nicola L., invece, esplora resistenza, femminismo e uguaglianza attraverso opere che mescolano arte, vita e attivismo. La nostra missione è ispirare il cambiamento sociale verso un futuro più equo e sostenibile».

Presidente Piffer Damiani, come si integrano le nuove mostre nella strategia di Museion?
«Queste mostre introducono riflessioni inedite e nuove prospettive di ricerca in collaborazione con una rete di musei internazionali. Rispecchiano la nostra nuova linea di ricerca, The Softest Hard, che mette in evidenza il ruolo dell’arte come pratica urbana e sociale e come forma di resistenza non violenta, persistente e tenace nel comunicare messaggi profondi che spingono alla riflessione e all’azione».




















































Il programma collabora e interagisce con le comunità locali?
«La collaborazione è fondamentale. A Museion, il coinvolgimento delle comunità si riflette soprattutto nelle attività di pianificazione e nei processi decisionali: lavoriamo a stretto contatto con giovani creativi e collaboriamo con realtà sociali come La Rotonda e La Strada. Le presentazioni al Museion Passage coinvolgono direttamente il sapere delle comunità locali nella ricerca e nella valorizzazione della collezione per preservare e esplorare il patrimonio culturale».

Nel 2025 Museion festeggerà il quarantesimo anniversario. Quali iniziative in calendario?
«Abbiamo avviato un percorso che è un’evoluzione da luogo espositivo ad attivatore sociale che interagisce direttamente con il giovane settore creativo e le comunità del territorio, per contribuire a un cambiamento sociale positivo verso una società più giusta e connessa. Il rinnovamento del museo come istituzione fa parte del piano di sostenibilità su cui siamo impegnati».

Ha notato un cambiamento nel pubblico negli ultimi anni?
«Museion ha sviluppato una maggiore apertura basata su una promozione attiva dei giovani talenti e osserviamo un aumento di pubblico giovane diversificato. L’interesse per l’arte contemporanea sta crescendo anche grazie all’attenzione che dedichiamo alla dimensione educativa e partecipativa: stiamo costruendo un legame profondo con le nuove generazioni che in futuro gestiranno cambiamento climatico, giustizia sociale e stili di vita sani e sostenibili».

Quanto sono importanti le sinergie?
«Sono fondamentali per generare una massa critica che condivide aspirazioni nuove e che possiamo costruire solo attraverso una conoscenza condivisa. Vorrei sottolineare in particolare le partnership di lunga data che generano entusiasmanti progetti, come quella con Transart, che festeggerà il 25° anniversario l’anno prossimo e con cui organizzeremo un sorprendente evento di 24 ore, mentre con l’Università di Bolzano abbiamo sviluppato un master di primo livello: il Foam Future of Art Museums, per preparare i futuri professionisti della museologia con un approccio multidisciplinare e internazionale, mettendo Museion al centro del dibattito sul futuro dei musei d’arte contemporanea a livello internazionale».

Com’è la risposta del territorio alle attività di Museion?
«Molto positiva. Alle nostre inaugurazioni partecipano sempre migliaia di persone. Negli ultimi anni abbiamo visto crescere il numero dei visitatori e le partnership, creando nuove opportunità e sinergie. Anche per la nostra collezione collaboriamo sull’intero territorio, dal Museo delle Macchine da Scrivere di Parcines al Forte di Fortezza. Museion è un luogo inclusivo e accessibile a tutti e le mostre sono spazi di dialogo e partecipazione: un motore di sviluppo culturale e sociale per l’intero Alto Adige».

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29 dicembre 2024 ( modifica il 29 dicembre 2024 | 14:41)

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