Il caso
Ignazio Bonaccorsi, capo dei Carateddi, sarà in città per nove giorni.
Il Tribunale di Sorveglianza di Padova ha concesso un permesso premio di 9 giorni a Ignazio Bonaccorsi, mafioso di rango di Catania, condannato all’ergastolo per una serie di omicidi commessi negli anni della mattanza degli anni Novanta. Fratello di Concetto, oggi collaboratore di giustizia, e di Massimiliano, ammazzato il 23 gennaio 1997 in una sala da barba in via Poulet come un gangster della Chicago degli anni ’20. Uno tra i più fidati uomini del capomafia Turi Cappello, detenuto al 41bis. Furono arrestati assieme, a Napoli, nel 1992. Non a caso il clan, ormai da diversi decenni si chiama Cappello-Bonaccorsi.
Ignazio Bonaccorsi, detto “u carateddu”, è infatti il capo dei frangia armata della cosca catanese.Il Tribunale di Sorveglianza veneto ha concesso al boss catanese di incontrare «la madre inferma e i familiari in Sicilia per le feste natalizie». Il pm della Dda di Catania aveva dato parere contrario al permesso.
Bonaccorsi lascerà il carcere di Padova il 30 dicembre e dovrà rientrare il 9 gennaio. Potrà spostarsi in autonomia: anche se è stabilito nel provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Padova che dovrà restare per il periodo di permesso premio agli arresti domiciliari.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
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