Livorno, imprenditore delle scarpe di lusso muore a 59 anni il giorno di Natale

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LIVORNO. L’ultimo progetto al quale stava lavorando era l’apertura di uno o più negozi monomarca a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Nella penisola araba, l’artista-artigiano livornese Raimondo Loretti, aveva in mente di trasferirsi ad abitare e a lavorare nel prossimo futuro. Purtroppo, però, un improvviso problema di salute lo ha costretto a un calvario fra vari ospedali (Livorno prima, poi Volterra e Cecina, dove è deceduto) e nel giorno di Natale alla morte a 59 anni, strappandolo all’affetto dei familiari e dei tantissimi fra amici e conoscenti.

Il dramma

È lutto in tutta la città e nel mondo della moda toscana e italiana per la scomparsa dell’artigianato e imprenditore labronico, titolare del brand “Raimond Art”. Con questo marchio, Loretti, presentava le sue creazioni, scarpe di lusso famose in tutto il mondo, tanto che a Dubai avrebbe voluto passare dall’e-commerce al commercio tradizionale, con uno o più negozi monomarca che rappresentassero la sua filosofia di abbigliamento.

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Chi era

«Il vero saper fare tipico del “made in Italy, l’artigianalità che caratterizza prodotti di altissima gamma, unici e personalizzabili. Ecco la filosofia del brand “RaimondArt” – si legge sul sito Informazione.it, che presenta le sue collezioni –. L’imprenditore italiano, di origine toscana,proviene da una famiglia di galleristi e esperti di arte. L’aver vissuto fra arte e eleganza, lo ha reso un esperto di arte ma anche un esteta e amante del lusso e soprattutto della moda. Lo si nota subito, anche dal suo portamento e dal suo modo di fare, affabile, professionale e da vero gentleman. Un uomo elegante, serio, esperto di moda ma anche “vero”, onesto, con il fiuto per gli affari di livello, che decide di completare il suo inimitabile percorso creativo che nasce dalla passione per l’arte che lo ha portato ad essere un affermato mercante d’arte prima, ed ora a lavorare nell’esclusivo mondo della calzatura di lusso interamente “made in Italy”.

Collezioni di lusso

Le scarpe di lusso, era il suo segmento di mercato. Sulle sue pagine Facebook e Instagram, il cinquantanovenne livornese, esponeva le sue creazioni. «Ancora una volta la moda è, grazie a “RaimondArt” – si legge ancora sullo stesso sito web – un modo, uno strumento per sviluppare innovare e creare. Nuovi progetti in cui credere con grande determinazione vedono la luce e si presentano al giudizio dei mercati. Farli crescere ed affermarsi è per noi motivo di grande soddisfazione. Le sue creazioni sono scarpe da uomo e da donna, partendo dal classico mocassino, fino alle sneakers e a scarpe comode ma elegantissima da donna, sandali chic e sensuali per donne esigenti. Scarpe da uomo in velluto con “il taglio” alla Lucio Fontana, velluto, forme e scarpe cucite a mano davvero chic». Tutti i materiali scelti da Raimondo sono di altissimo livello per un target che sa scegliere il vero lusso. Le scarpe possono anche essere ordinate e create appositamente “su misura” per soddisfare i clienti più esigenti. I materiali pregiati sono il pitone, lo struzzo, il cavallino. Con e senza nappine e stringhe. Le scarpe sono realizzate in modo artigianale e verniciate a mano in oro e argento. Ci sono poi, fra le tante, le deliziose e raffinate pantofole realizzate in modo superbo, in seta floreale sempre riconoscibili ma uniche come tutte le creazioni di Loretti. E per chiudere in bellezza, ricordiamo i sandali da sogno, belli comodi e luccicanti come le scarpe incastonate con veri Swarovski. I sandali da donna, rendono più affascinanti chiunque li indossi: sono adatti a serate vip ma soprattutto a chi sa scegliere la qualità e la vera eleganza, anche per tutti i giorni».

Il ricordo

Loretti, che in passato ha gestito anche uno “show room” a Milano, abitava a Tirrenia. «Lo conoscevo da quando aveva dieci anni, insieme abbiamo pure fatto il militare – racconta l’amico Fabio Corsi, ristorante a capo dei bar “Dollino” –. Era un uomo che non si fermava mai di fronte agli ostacoli, li superava sempre e se fai come lui, prima o poi, vinci sempre. Lui era un vincente, un artista eclettico che sapeva fare bene il suo lavoro, lo ricordo da giovane come commerciante d’arte».

Il funerale, a cura delle onoranze funebri della Svs di via San Giovanni, si è celebrato ieri mattina. 



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