Il 2024 l’anno delle donne italiane nello sport: dalla felicità di Benedetta Pilato alle medaglie d’oro nella pallavolo, scherma e tennis

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Al Quirinale la cerimonia di restituzione della bandiera italiana da parte degli alfieri azzurri ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha sottolineato “l’eccellente stato di salute dello sport italiano”. Al Colle c’erano gli sportivi che hanno vinto una medaglia ma anche quelli che sono arrivati al quarto posto. “Complimenti sinceri, a tutte e a tutti. E adesso, Milano-Cortina!”, ha concluso

di Silvia Signore

L’anno sportivo che sta per lasciarsi è stato caratterizzato da un forte successo femminile. Le atlete azzurre sono riuscite a conquistare l’attenzione mediatica grazie a vittorie storiche, medaglie che ci hanno fatto trepidare nelle Olimpiadi e nelle Paralimpiadi, contrassegnate da messaggi significativi che hanno dato luce ad una piccola, ma grande rivoluzione già in corso da tempo. Alcune atlete erano già delle campionesse, mentre altre sono entrate a pieno titolo nel medagliere in questi mesi ricchi di appuntamenti che hanno visto l’Italia protagonista. Un’esempio per tutte quello di Sofia Goggia, è tornata sugli sci, vincendo, dopo un infortunio che poteva davvero seriamente comprometterne la carriera. 

Italvolley: dalle macerie alla gloria.

Il 2024 è stato un anno indimenticabile per la storia del volley azzurro. Dopo mesi costellati da forti tensioni interne e scontri fra le atlete ed il commissario tecnico, la Federazione ha scelto Julio Velasco alla guida della nazionale femminile e non a caso a giugno le azzurre hanno festeggiato già il primo posto nella Nations League. Nelle Olimpiadi 2024 di Parigi è arrivato un vero e proprio capolavoro: 6 vittorie su 6 partite, 18 set vinti su 19, un torneo letteralmente dominato che si è conclusa con la medaglia olimpica d’oro. In passato la nazionale femminile di pallavolo non aveva mai vinto una medaglia olimpica, così come quella maschile non è mai arrivata sul gradino più alto del podio. Come definirla quindi se non “impresa” ? Le immagini delle azzurre in campo, gli abbracci e le lacrime e lo scambio delle medaglie durante la premiazione tra il capitano Anna Danesi, e l’ ex capitano Miriam Sylla, hanno colpito ed emozionato tutti svelando il segreto del successo della ragazze guidate da Velasco: essere “squadra”.

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La squadra di spada femminile

Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Giulia Rizzi, Alberta Santuccio. Sono e devono essere citate e ricordate, infatti sarebbe sbagliato ed ingiusto nominarne una soltanto per celebrare la splendida annata di questo team. Provate ad immaginare di vincere i campionati Europei a giugno e di presentarvi alle Olimpiadi di Parigi 2024 con il desiderio di migliorare il bronzo conquistato alle Olimpiadi di Tokyo 2020. E di dominare i quarti e la semifinale e di ritrovarvi a scendere in pedana per l’a conquista della medaglia d’oro in finale contro la Francia padrona di casa. Provate ad immaginare di stare sotto 29-28 a 21 secondi dalla fine sul terreno del gioco Grand Palais che esplodeva per le urla dei tifosi francesi che incitavano le loro atlete. Era immaginabile che sarebbe finità così sembrare la fine, ma la nostra Alberta Santuccio, spinta e motivata dalla voce delle tre compagne a bordo pedana, riesce a toccare l’avversaria e ad andare alla priorità. Una prova di carattere e nervi d’acciaio in cui a prevalere è il quartetto dell’Italia e che unisce finalmente il nostro Paese consentendo a due siciliane ed a due friulane di diventare campionesse olimpiche per la prima volta .

Jasmine Paolini e Sara Errani

Il tennis italiano non esiste e vince solo nel maschile e queste due tenniste lo hanno dimostrato quest’anno come non mai. La Paolini ha raggiunto la finale del Roland Garros (in Francia) e di Wimbledon (in Inghilterra) ed ha vinto il torneo WTA 1000 di Dubai, classificandosi al quarto posto del ranking mondiale, mentre la Errani ha riscoperto una nuova giovinezza a 37 anni  vincendo gli Us Open nel doppio misto con Andrea Vavassori. Ma è insieme che queste due tenniste sono state imbattibili ed incredibili: hanno portato il tennis azzurro per la prima volta nella storia sul gradino più alto del podio olimpico col successo nel doppio e, a novembre, insieme a Lucia Bronzetti, Elisabetta Cocciaretto e Martina Trevisan, si sono laureate campionesse del mondo trionfando nella Billie Jean King Cup concludendo una stagione indimenticabile.

Benedetta Pilato

La stagione di “Benny” è stata nella sua carriera una delle più tormentate , ma i trionfi sportivi femminili non possono dimenticare il suo nome. La nuotatrice azzurra a Parigi 2024 è arrivata quarta, sfiorando la medaglia di bronzo a 1 solo centesimo di secondo dal podio nei 100 rana, ma si è resa protagonista di una vittoria sportiva fuori dal podio semplicemente sfoderando il più bello dei sorrisi e dichiarando: “Questo è stato il giorno più bello della mia vita”. Parole che hanno spiazzato tutti, ma che ci hanno permesso di vedere le cose da un punto di vista nuovo e migliore. Tutti gli atleti sognano di vincere, ma vincere non significa soltanto salire sul podio. La tarantina Benny Pilato, da poco maggiorenne, ci ha ricordato ed insegnato che lo sport esiste per il piacere della competizione e che si può essere felici anche sapendo di avere fatto e dato il massimo. Una lezione che vale per tutti, ed infatti non a caso il Presidente Sergio Mattarella ha voluto omaggiare e celebrare i quarti posti dei Giochi Olimpici nella consueta premiazione al Quirinale. Un “omaggio” che non era mai accaduto nella storia dello sport azzurro nei rapporti istituzionali..



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