La strage al mercatino di Natale di Magdeburgo ha riacceso il dibattito politico tedesco sull’efficacia della sicurezza e sulla necessità di riflettere su come eventi del genere possano ancora verificarsi. Inoltre, le origini straniere del colpevole, benché arrivato in Germania nel 2006, riportano il focus sulle richieste di asilo nel Paese e sull’effettiva protezione da minacce esterne. Il periodo è cruciale, perché con l’avvicinarsi delle elezioni a febbraio l’opinione pubblica può essere influenzata dalle prese di posizione e dalle decisioni dell’ormai debole governo di Olaf Scholz, ancora candidato cancelliere da parte dell’Spd.
Il giorno dopo l’incidente il cancelliere Scholz si è recato a Magdeburgo richiamando alla solidarietà l’intero Paese e all’importanza di non diffondere odio a seguito della violenza. Sulla rilevanza della solidarietà è d’accordo anche Friedrich Merz, candidato di punta della Cdu e possibile nuovo cancelliere, che poco dopo le dichiarazioni di Scholz ha scritto un post su X: «Il terribile atto di ieri a Magdeburgo non rientra nel modello che abbiamo conosciuto finora. Dobbiamo fermare tutto questo. Ma oggi, compassione, dolore e aiuto sono più importanti. Il nostro Paese è unito». Successivamente è stata indetta una riunione straordinaria del Consiglio degli anziani del parlamento regionale della Sassonia-Anhalt, e l’Unione Cdu/Csu ha proposto un’ulteriore incontro straordinario della commissione interna del Bundestag prima di Capodanno, che dovrebbe avere luogo il 30 dicembre.
Dopo l’attentato nella cittadina di Solingen di quest’estate – rivendicato dall’Isis, in cui una persona di origini siriane aveva accoltellato i passanti durante un festival – il ministero dell’Interno aveva già introdotto regole più stringenti nell’ambito della sicurezza e delle politiche di asilo nel Paese. Queste comprendono il divieto di portare coltelli all’interno di feste pubbliche, alle manifestazioni sportive e sui treni e autobus a lunga percorrenza. Gli esami per le richieste di asilo sono diventati più severi, e l’espulsione dei richiedenti asilo e delle persone già residenti in Germania (se autori di reati con l’uso di armi o strumenti pericolosi) è diventata più semplice e immediata.
Allo stesso modo, una delle prime decisioni a seguito dell’incidente a Magdeburgo è stata quella di aumentare la presenza della polizia e la sicurezza ai mercatini di Natale nei diversi Länder, tra cui Assia, Amburgo, Brema, Bassa Sassonia, Renania-Palatinato, Meclemburgo-Pomerania Occidentale e Schleswig-Holstein.
Il presidente federale del sindacato di polizia, Jochen Kopelke, ha chiesto una protezione più intensa degli eventi in Germania, ad esempio attraverso una maggiore presenza della polizia e barriere di accesso ad eventi come i mercatini. Sul sito Tatsachen über Deustschland, la Germania viene considerata un Paese dove il tasso di criminalità è relativamente basso. Essendo uno Stato federale, i singoli Länder sono responsabili del lavoro delle forze dell’ordine, ma alcuni compiti sono decisi e coordinati dal governo federale. In particolare, l’unità Bundeskriminalamt si occupa di violenza di e terrorismo a sfondo politico. Secondo Ronni Krug, capo del dipartimento dell’ordine pubblico, il colpevole è piombato sulla folla al mercatino di Magdeburgo attraverso una via di fuga, che non era protetta da barriere. Un attacco che difficilmente sarebbe stato previsto in questa forma.
Hans-Jakob Schindler, esperto di estremismo e terrorismo del Counter Extremism Project, ha detto a ZDFheute che attacchi del genere «non dovrebbero essere più possibili. Ci deve essere stata una lacuna da qualche parte nel concetto di sicurezza fisica del mercatino di Natale, e l’area in questione avrebbe dovuto essere transennata». Schindler ha classificato la situazione generale della sicurezza in Germania come “tesa” dopo l’attacco terroristico di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023, perché il conflitto «ha radicalizzato ancora di più il settore terroristico-islamico».
Difesa e sicurezza sono state protagoniste delle decisioni politiche anche prima dell’incidente a Magdeburgo. Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius aveva infatti evidenziato la necessità di aumentare il numero di personale delle forze armate della Bundeswehr. L’obiettivo è «renderci pronti in caso di emergenza, difesa, o in caso di guerra», per soddisfare gli obiettivi di capacità della Nato. Ma difesa dei confini del Paese e sicurezza interna sono due elementi distinti anche se simili, e i fatti di Magdeburgo sembrano sollevare sempre più dubbi riguardo l’efficacia della protezione all’interno dei singoli Länder.
Con l’avvicinarsi delle elezioni federali di febbraio, alcuni partiti hanno già iniziato a presentare delle bozze di programma elettorale, e in alcuni viene fatto riferimento alla questione delle richieste di asilo e della sicurezza interna. Riguardo alla politica d’asilo, nel programma elettorale della Cdu/Csu vi è la volontà di una “rigorosa limitazione dell’immigrazione”, con verifiche più stringenti riguardo i Paesi d’origine e deportazioni effettuate anche verso la Siria e l’Afghanistan. Tra gli obiettivi dell’Unione c’è anche quello di migliorare la sorveglianza all’interno del Paese – attraverso cavigliere elettroniche, videocamere o sistemi di riconoscimento facciale – per migliorare la sicurezza nei «punti caldi e luoghi pericolosi». Intuibile la politica migratoria del programma elettorale del partito di estrema destra AfD, che vuole inasprire controlli e respingimenti alle frontiere dove i richiedenti asilo potrebbero anche venire trattenuti.
La sicurezza interna compare anche nel programma elettorale dei Verdi, ma nell’accezione di lotta «contro la criminalità organizzata», con la creazione di un centro comune per le autorità di sicurezza federali e statali. A questo proposito è rilevante che la Cdu possa porre un freno alle politiche migratorie, perché secondo i sondaggi il candidato Friedrich Merz sarebbe il favorito per diventare il prossimo cancelliere, e la futura formazione del governo – probabilmente senza AfD – potrebbe comunque decidere di intraprendere misure più stringenti.
Nell’ottica delle prossime elezioni, è rilevante notare che, come riporta Tagesschau, i partiti che nel 2024 hanno ricevuto maggiori nuove adesioni sono i Verdi e Alternative für Deutschland. Secondo il ricercatore del partito Benjamin Höhne dell’Università di Magdeburgo, questa tendenza si giustifica con il fatto che i Verdi e l’AfD rappresentano partiti «dai poli opposti più evidenti in termini socio-politici», con cui le persone si possono più facilmente identificare, rispetto ai partiti nel mezzo. Inoltre, paura e la sensazione di mancanza di sicurezza possono portare gli elettori a voler prendere delle posizioni più nette per quanto riguarda la loro preferenza politica.
Le conseguenze di quest’ultimo attacco al mercatino di Natale a Magdeburgo porteranno sicuramente un aumento della sicurezza e delle forze di polizia in zone sensibili e agli eventi pubblici nel Paese, ma la paura e il pericolo avvertito sempre di più dalla popolazione potrebbero influenzare un voto decisivo, non solo a vantaggio di partiti come l’AfD, ma soprattutto dell’Unione Cdu/Csu, e del suo candidato alla cancelleria Friedrich Merz.
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