Vincenzo Carbone è il nuovo direttore dell’Agenzia delle entrate. Il consiglio dei ministri ha nominato, lunedì 23 dicembre, il nuovo direttore dell’Agenzia delle entrate, ponendo fine alla crisi di santa Lucia, dopo le dimissioni a mezzo stampa, il 13 dicembre, giorno in cui si festeggia appunto la protettrice della vista, del direttore dell’Agenzia delle entrate Ernesto M. Ruffini.
I giochi, come anticipato da ItaliaOggi nei giorni scorsi, si sono chiusi senza sorprese. Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti e il viceministro Maurizio Leo hanno scelto un uomo interno all’Agenzia, Vincenzo Carbone, numero due dell’organigramma di via del Giorgione (sede dell’Agenzia).
Il passaggio di consegne
Il passaggio di consegne tra l’uscente Ruffini e il nuovo direttore avverrà a fine mese. Il rapporto di Ruffini con l’Agenzia si concluderà il 31/12/24, poi ci saranno i tempi tecnici post nomina che prevedono un doppio passaggio nelle conferenze unificate, approvazione definitiva in consiglio dei ministri e registrazione del contratto in Corte dei conti, anche se essendo Carbone direttore vicario comunque sia sarà lui a ricoprire il ruolo di facente funzione se i tempi tecnici dovessero sforare a gennaio.
Si punta a rafforzare l’amministrazione
Una scelta che punta a rafforzare l’immagine di una delle principali amministrazioni che si occupa delle entrate e della gestione degli adempimenti fiscali nel segno di una operatività tutta interna senza introdurre, ancora una volta, elementi esterni sia per quanto riguarda scelte di altri rilevanti figure provenienti dalla Guardia di finanza sia di figure più politiche esterne.
Carbone, in un certo senso, è stato allenato a questo ruolo in quanto da quasi due anni segue tutta la fase attuativa della riforma fiscale, avendo ricevuto nel 2023 proprio un incarico di vertice per il coordinamento delle attività finalizzate all’attuazione della Riforma fiscale. E ha seguito le relazioni, avvenute non senza frizioni, tra ministero dell’economia e Agenzia su dossier delicati proprio della riforma. A Carbone anche il compito di ricompattare l’Agenzia e di spingere sul percorso di riforma avviato negli anni scorsi.
Un uomo dell’Agenzia per la guida dell’Agenzia
Vincenzo Carbone, dirigente di vertice dell’Agenzia è molto stimato dal viceministro Maurizio Leo e soprattutto, come detto, è uomo dell’Agenzia. Carbone conta una esperienza trentennale all’interno dell’Agenzia dove fino alla nomina da direttore, ha ricoperto il ruolo di vice direttore vicario e capo della divisione contribuenti. Carbone è la figura di collegamento tra l’Agenzia e il ministero e dipartimento sull’attuazione della riforma fiscale. Non solo. Persona schiva e riservata, molto competente dal punto di vista tecnico-tributario, con un percorso di carriera tutto interno all’Agenzia sia con incarichi operativi.
Un riservato direttore tifoso del Napoli
Classe 1963, nato a Palma Campania, sposato con tre figli e grande tifoso del Napoli. Laurea in Giurisprudenza e abilitazione all’esercizio della professione forense, entra nell’Amministrazione finanziaria nel 1990. Nel 1999 è vincitore del concorso per 162 dirigenti presso il Ministero delle Finanze e dai primi anni 2000, a seguito dell’istituzione delle Agenzie fiscali, ricopre numerosi incarichi dirigenziali in Agenzia delle Entrate, sia a livello centrale sia regionale. In particolare, dal 2005 è alla guida dell’ufficio Contenzioso tributario presso la Direzione centrale Normativa e Contenzioso dove successivamente assumerà anche l’incarico di capo ufficio Registro; poi incarichi sempre di maggior rilievo fino ad arrivare al primo incarico di vertice, come direttore centrale Grandi contribuenti e internazionale, arriva nel 2020. Segue, nel 2022, la nomina a direttore centrale Grandi contribuenti e internazionale con funzioni di capo divisione Contribuenti aggiunto.Nel febbraio 2024 ha assunto il ruolo di Vicedirettore capo divisione Contribuenti dell’Agenzia e da ottobre 2024 è Direttore vicario dell’Agenzia delle Entrate.Subito dopo la nomina sono arrivate le congratulazioni del consiglio nazionale dei commercialisti. «L’interlocuzione tra le nostre due realtà possa portare a un deciso miglioramento nei rapporti tra i nostri iscritti e gli uffici territoriali dell’Agenzia, con benefici di cui godrebbero non solo i commercialisti ma anche tutti i contribuenti», ha dichiarato Elbano de Nuccio, presidente dei commercialisti nella nota.
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