due morti sotto le macerie

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Hanno cenato in un ristorante a Castelnuovo Garfagnana insieme ad alcuni amici, poi sono tornati nella loro villa a Eglio Sassi, il rifugio del cuore nella quiete della montagna della provincia di Lucca dove amavano trascorrere le vacanze. Il tempo di parcheggiare l’auto davanti all’abitazione e di aprire la porta di casa, poi la deflagrazione e le fiamme che avvolgono tutto. Il corpo di Seetoh Kwok Meng, 69 anni di Singapore, è stato trovato davanti all’ingresso, per cercare la moglie, Chang Kai En, 52 anni di Taiwan, i cani dei soccorritori si addentrano per ore tra cumuli di macerie.

IL DEPOSITO DI GPL

«Una sciagura», si fa portavoce del dolore di tutto il paese il sindaco Andrea Talani. «La coppia aveva acquistato la casa qualche anno fa, era conosciuta e benvoluta». Seetoh Kwok Meng, da tempo in pensione, è stato un manager con una carriera di successo nel gruppo automobilistico Tan Chong Motor Group, per la multinazionale malese ha gestito la rete di concessionari dei marchi Nissan e Subaru. Con ottimi risultati di cui andava fiero: per tre anni Nissan è stata l’auto più venduta a Singapore, mentre sotto la sua direzione gli acquirenti di Subaru sono aumentati del 2000%. Una vita intensa, poi il desiderio di rallentare e ritagliarsi uno spazio di serenità nel verde della Garfagnana, dove poco prima della pandemia la coppia ha acquistato una casa su due piani. Ampia e con un bel giardino, dove amavano sedersi sia in estate, sia in inverno, raccontano i vicini. Erano innamorati della natura, qui marito e moglie trascorrevano frequenti di vacanze, pochi giorni fa sono arrivati per le festività natalizie e sarebbero rimasti fino a gennaio. Adesso non resta più niente. Stando a ciò che riferiscono i vigili del fuoco, sono stati i coniugi a innescare inconsapevolmente la deflagrazione: dopo aver varcato l’ingresso hanno acceso la luce, un gesto banale che ha provocato il disastro. «La casa è collassata e si è spezzata in due. L’esplosione è stata determinata da una sacca di gas all’interno dell’abitazione che ha tagliato le pareti perimetrali provocando il collasso dei solaio e della copertura», spiega uno dei pompieri accorsi. Il motivo per cui la villetta si sia saturata sarebbe da ricondurre a un piccolo impianto esterno di metano collocato accanto all’abitazione. «Quando siamo arrivati abbiamo avvertito un forte odore di gas. Abbiamo subito chiuso la condotta esterna del gpl e l’odore è man mano scomparso. Quindi probabilmente le esalazioni provenivano proprio da lì», spiega Andrea Tognocchi della protezione civile. Il boato è stato udito a chilometri di distanza ed è rimbombato in tutta la valle del Serchio. Per le tante persone che conoscevano Seetoh Kwok Meng e Chang Kai En è un giorno di dolore. Molti accorrono dal paese, chi è lontano si affida ai ricordi. «Oggi ho ricevuto la notizia devastante della scomparsa del mio caro amico Seetoh nella sua casa in Italia – il messaggio affidato ai social da Peter Yap – Ho parlato con lui qualche settimana fa, attendevo con gioia il suo ritorno a Singapore per aggiornarci sulle ultime novità e gossip interessanti, ma non accadrà mai più. I soccorritori hanno trovato il corpo tra le macerie della sua abitazione: doveva essere il santuario privato per una nuova vita con la sua splendida moglie Kai En. E invece è diventata la sua tomba». Anche gli ex colleghi lo piangono: «Seetoh era una persona meravigliosa e ci mancherà profondamente. Rimarrà in eterno nei nostri cuori».

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CASALE DISTRUTTO

Ed è sempre il gpl la probabile causa di un’esplosione avvenuta ieri mattina nel casale di una frazione al confine tra i comuni di Parma e Sorbolo, in località Casalbaroncolo, luogo già tristemente noto per il rapimento del piccolo Tommaso Onofri, di diciassette mesi, avvenuto nel 2006. Proprio qui, in questa zona di campagna a sette chilometri da Parma, una deflagrazione ha distrutto un rustico su due piani, causandone il crollo parziale che distrutto la facciata. Nella casa vivevano quattro uomini, tutti di origine africana. Due di loro hanno riportato gravi ustioni, uno ne è uscito illeso e un altro, rimasto incastrato sotto le macerie, invocava aiuto. I carabinieri sono riusciti a localizzarlo e a tranquillizzarlo nell’attesa dei vigili del fuoco, che lo hanno poi liberato. I feriti sono un ventottenne del Mali, trasportato in codice rosso, un venticinquenne della Costa d’Avorio e un connazionale di 65 anni.

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