Bahia, lo smeraldo enorme e “maledetto”

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Formatosi nel cuore della catena montuosa di Carnaíba, nella regione di Bahia, in Brasile, lo smeraldo Bahia è una gemma unica al mondo: un straordinario masso composto da nove cristalli verde brillante incastonati in una roccia nera grezza, con dimensioni pari a 76 centimetri per 84. È ritenuto il più grande smeraldo mai trovato, un autentico tesoro naturale dal valore non solo estetico: la gemma, che per alcuni sarebbe maledetta, è finita al centro di un intrigo internazionale fatto di contrabbando, avidità e rivendicazioni legali. Il suo valore economico è estremamente incerto: le stime oscillano tra poche migliaia di dollari e la cifra incredibile di 925 milioni di dollari.

Estratto nel 2001, lo smeraldo ha iniziato il suo viaggio turbolento fuori dal Brasile attraverso un traffico illecito che l’ha portato fino agli Stati Uniti: da allora è diventato il fulcro di storie incredibili. Un incendio avrebbe distrutto la presunta prova di proprietà di un uomo; un altro rivendicatore ha rischiato di perdere tutto a causa delle alluvioni provocate dall’uragano Katrina; un terzo ha persino dichiarato di essere stato rapito da signori della guerra brasiliani per il possesso della pietra.

La scoperta di un mistero

Nel 2014, la storia dello smeraldo Bahia ha coinvolto un avvocato di Los Angeles, John Nadolenco, in un modo che sembrava uscito da un film di Indiana Jones. Una lettera proveniente dal Brasile lo invitava a partecipare alla missione di recupero dello smeraldo. Inizialmente scettico, Nadolenco ha scoperto che non solo lo smeraldo era reale ma che il governo brasiliano era seriamente interessato a riportarlo in patria come parte del proprio patrimonio culturale. “Ho pensato subito che fosse una truffa,” ha confessato Nadolenco al Los Angeles Times che ha raccontato la vicenda. Ma dopo aver contattato un collega del suo studio legale in Brasile, l’avvocato losangelino si è reso conto dell’autenticità della richiesta. Così è iniziato un lungo viaggio legale per stabilire la proprietà del masso, che nel frattempo era custodito dallo sceriffo della contea di Los Angeles.

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Tra realtà e leggenda

Il Bahia Emerald non è solo un gioiello unico: è anche un simbolo di speranze infrante e ambizioni insaziabili. Tra coloro che hanno reclamato la pietra, c’è Anthony Thomas, un imprenditore che dichiarò di aver acquistato lo smeraldo per salvare una start-up in difficoltà ma che il titolo di proprietà fosse andato distrutto in un incendio. La testimonianza di Thomas, che non fu mai in grado di fornire prove convincenti, è stata giudicata incoerente dal tribunale.

Un altro rivendicatore, Kit Morrison, un uomo d’affari dell’Idaho, si ritrovò in possesso dello smeraldo dopo averlo usato come garanzia per un’acquisizione di diamanti fallita. Alla fine, nel 2008, i detective della contea di Los Angeles sequestrarono la pietra in un magazzino di Las Vegas e la misero sotto custodia in attesa di una decisione giudiziaria.

La battaglia legale

Nel 2014, la Corte Superiore di Los Angeles ha attribuito la proprietà della pietra alla FM Holding Inc., una società co-gestita da Morrison, dal suo socio Todd Armstrong e dal commerciante di gemme Jerry Ferrara. Ma il caso non si è concluso lì: un giudice federale ha bloccato il rilascio della pietra, accogliendo il ricorso del governo brasiliano.

Nel frattempo, in Brasile, Elson Alves Ribeiro e Rui Saraiva Filho, i minatori che avevano estratto lo smeraldo, sono stati accusati di contrabbando. Condannati nel 2017, non hanno mai scontato pene detentive a causa della prescrizione, ma la sentenza ha permesso al Brasile di invocare un trattato internazionale per reclamare lo smeraldo.

Il ritorno a casa

Nel novembre 2021, il giudice federale Reggie B. Walton ha stabilito che lo smeraldo appartiene al Brasile e ha ordinato il suo rimpatrio. La pietra verrà esposta in un museo come simbolo del patrimonio nazionale, chiudendo così un capitolo di una saga durata decenni.

John Nadolenco, che ha contribuito al caso, spera di partecipare alla cerimonia di rimpatrio e finalmente vedere di persona lo smeraldo. “Una parte di me – ha scherzato – lancerà del sale dietro la schiena, giusto per precauzione”.

Secondo il detective in pensione Scott Miller, uno dei pochi ad aver custodito temporaneamente la pietra, la vera maledizione del Bahia Emerald non è sovrannaturale. “Credo che l’unica maledizione di questa pietra sia stata l’avidità degli uomini.”

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