Milano corre ai ripari per affrontare l’emergenza legata alla carenza di autisti: secondo gli ultimi dati ne mancano circa 350. La situazione ha costretto l’Azienda trasporti milanesi a rimodulare il servizio di superficie, riducendo le corse quotidiane di autobus e tram. Per far fronte al problema, Atm sta puntando sul reclutamento di lavoratori stranieri, avviando una campagna presso i consolati. Come riportato da La Repubblica Milano, i primi incontri si sono svolti con il consolato dell’Ecuador, seguiti da quello del Perù. Dopo queste iniziative, l’azienda ha ricevuto 100 candidature dai due Paesi dell’America Latina. Le candidature non riguardano solo il ruolo di autista, ma anche quello di manutentore. Atm prevede di estendere questa strategia ad altri consolati, tra cui quelli di Romania, Albania, Filippine, Pakistan e Marocco. A supporto dell’iniziativa, è stato attivato il programma “Nuovi Italiani”, volto a promuovere e incentivare le candidature straniere per le posizioni aperte. Uno degli ostacoli principali da superare è quello linguistico: per diventare autista, è infatti necessario conseguire una patente specifica in italiano, il cui costo sarà coperto dall’azienda, che cerca soluzioni per superare l’ostacolo.
L’emergenza trasporti che sta colpendo Milano si inserisce in un contesto di crisi nazionale ed europea. Secondo le stime dell’Unione Internazionale del Trasporto, mancano all’appello 105.000 autisti, di cui 10.000 solo in Italia. Una situazione destinata a peggiorare: entro il 2028, si prevede una carenza di 275.000 conducenti. In Italia, le cause principali di questa crisi sono gli stipendi bassi e i turni di lavoro. Un neoassunto, ad esempio, guadagna circa 1.500 euro al mese. Per far fronte a questa problematica, le aziende di trasporto stanno adottando diverse soluzioni: dal finanziamento delle patenti ai bonus fino alla riapertura delle trattative con i sindacati per rivedere i parametri salariali e i turni di lavoro.
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