Teatro del Giglio, il bilancio chiude in pareggio: i debiti passano da 1,4 milioni a 800mila euro

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Il Teatro del Giglio chiude il bilancio in pareggio e i debiti passano da 1 milione e 400mila euro circa a 800mila euro. Dal Governo però ci si aspettano dei tagli nel prossimo 2025. Non solo, il teatro rimarrò chiuso per lavori da giugno ad ottobre (salvo imprevisti) e molte attività verranno svolte al teatro Nieri di Ponte a Moriano, in via di riapertura.

La Commissione congiunta partecipate e bilancio, si è concentrata sulla situazione dell’anno passato.

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“Sul teatro nel 2024 abbiamo avuto un buon movimento, pur essendo dal punto di vista del bilancio un attenzionato speciale – dice l’assessora alla cultura, Mia Pisano -. L’attività svolta adesso consente di vedere il movimento messo in piedi, di relazioni anche con l’esterno, come Lucca classica e altre associazioni private. L’iniziativa ‘Un teatro sempre aperto’, ha permesso di esporre mostre e trovare ulteriori investitori interessati. Chiudiamo quindi l’anno in pareggio e con una riduzione di debiti da 1 milione e 4oomila euro circa a 800mila euro. Anche l’amministrazione ha fatto il suo concedendo un aumento del canone perché nel 2024 si va verso la riapertura del teatro a Ponte a Moriamo, che è stato ristrutturato e riorganizzazione e si è reso necessario acquistare dei beni. Al Teatro Nieri si terranno spettacoli popolari, di musica classica e molto altro. Un pareggio di bilancio è una notizia positiva e la dice lunga sulle operazioni portate avanti in questo anno con un incremento di abbonamenti e la messa in piedi di un sistema congressuale”.

Della stessa opinione anche l’amministratore unico del Teatro del Giglio, Giorgio Angelo Lazzarini: “Come avuto modo di dire parto dal Bilancio preventivo, che è sempre stato un problema ed è stato sempre presentato in ritardo. Credo che debba essere potenziata con nuove figure competenti, la parte aziendalistica del teatro. Ci vorrebbero laureati in economia aziendale. Gli uffici si occupano di molte cose, ma essendo un’azienda pubblica ha notevoli attività e ci vorrebbe una figura con competenze specifiche – spiega l’amministratore unico del Giglio -. In questo 2024 il teatro ha realizzato tante iniziative di successo, ma purtroppo ci era giunta voce che il Ministero avrebbe tagliato i fondi dei teatri per 120mila euro. Siamo quindi andati a Roma per conoscere le intenzioni del Governo e ci hanno tranquillizzato sul fatto che i fondi sarebbero stati recuperati. A Roma ci hanno assicurato a parole, ma rischiavamo di avere dei problemi a chiudere con un pareggio di bilancio. A fine novembre per fortuna è arrivata una Pec che avrebbero reintegrato il fondo dell’anno precedente e abbiamo tirato un sospiro di sollievo”.

“Purtroppo però – prosegue l’amministratore unico del Teatro del Giglio -, in previsione ci aspetta una certa riduzione dei fondi ministeriale, un problema che dovremmo affrontare, 120mila euro non sono pochi. Ci stiamo dando da fare per interloquire con i privati, stiamo anche trovando interesse nell’imprenditoria locale di prestigio portando il teatro nelle convention di Sofidel, Tagetik e Valvet”.

Il teatro subirà uno stop dovuto a lavori nei mesi da giugno a ottobre, questo vorrà dire minor entrate per gli spettacoli.

“Il Teatro da lavoro a molte persone – spiega Lazzarini -, non ci sono misure di cassa integrazione ed in quel periodo potenzieremo le attività del teatro di Ponte a Moriamo. Il costo del personale per noi è fisso, ci sarà un risparmio perché potremmo iniziare le attività verso novembre e dicembre, però non possiamo ridurre troppo il costo personale e cercheremo di smaltire le ferie arretrate. Sulle entrate inciderà, però sapete bene che il teatro ha prezzi popolari e contiene massimo 700 posti, quindi non si tratta mai di introiti significativi. I mesi interessati saranno da giugno a ottobre, speriamo in bene che i tempi siano giusti”.

La consigliera di opposizione Chiara Martini chiede di specificare se i ritardi della Bilancio preventivo siano da imputare alla mancanza di personale o alla riduazione dei fondi ministeriali.

Io assumerei anche subito del personale laureato in economia – dice Lazzarini -. E’ vero che il costo del personale è già alto, ma a sentire i dipendenti ce ne vorrebbero di più. Io penso sia un intervento necessario il problema c’è, c’è sempre stato e stavolta ci ha messo in difficoltà. Problemi che comunque hanno tutti i teatri di tradizione”.

D’accordo anche il Direttore generale del Giglio, Fulvio Spatarella: “Stiamo lavorando sulla relazione di analisi organizzativa sulla dotazione organica del teatro e sarà pronta a metà gennaio, per portarla all’attenzione del Consiglio comunale. Starà al Consiglio poi decidere come intervenire”.

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L’obiettivo del Consiglio comunale viene spiegato dal Consigliere di maggioranza Stefani Pierini: “Il Consiglio aveva appurato che il teatro ha bisogno di figure tecniche, e ce n’era bisogno subito, verranno fatti dei concorsi e verranno assunte anche tre persone con funzioni amministrative”.





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