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Roma, 25 dicembre 2024 – Possono bastare 20 secondi per convincere un datore di lavoro ad assumere un candidato? E a un’azienda per presentarsi a un potenziale cliente? È partito da queste semplici domande Bruno Sculli, fondatore e amministratore delegato della startup napoletana 20Seconds. Imprenditore con diversi anni di esperienza nel settore della ristorazione, Sculli ha dato vita, poco meno di un anno fa, a una delle startup italiane considerate più promettenti nell’ambito del recruiting e del networking professionale: si propone, infatti, come un vero e proprio “Work talent show”. 20Seconds è il primo social network al mondo basato su video brevi, grazie ai quali aziende e lavoratori entrano in contatto in maniera immediata e sicura. La piattaforma è disponibile su app per tutti i dispositivi Huawei, Android e Apple.
Come funziona
In un’epoca in cui l’attenzione delle persone è sempre più ridotta, questa soluzione si distingue per il suo approccio dinamico e visivo, capace di valorizzare il talento in modo autentico e creativo. Con un’interfaccia in grado di integrare strumenti avanzati – tra cui la ricerca personalizzata, l’interazione tramite messaggi istantanei e le notifiche in tempo reale – 20Seconds intende riformare profondamente i tradizionali meccanismi di recruiting. Sulla piattaforma social, lavoratori e aziende possono creare profili personalizzabili e hanno a disposizione video di 20 secondi, che saranno visibili scrollando nella home (ordinata per ‘trend’ o ‘recenti’, grazie a un algoritmo proprietario) per mostrare il proprio talento o la propria realtà. Entrambi – aziende e lavoratori – saranno ‘concorrenti’ e ‘giudici’: potranno, cioè, commentare, interagire e mettere ‘like’ alle migliori performance degli utenti. Il premio, come ogni talent show che si rispetti, è trovare la miglior azienda per un lavoratore o il miglior candidato possibile per la propria azienda.
La sezione dedicata ai progetti
L’app offre anche la possibilità di pubblicare video premium (di massimo 3 minuti) nella sezione ‘Progetti’, in cui si possono presentare idee di progetto, team e piani di sviluppo a potenziali investitori. I vantaggi per i project creator, siano essi imprenditori o innovatori, sono numerosi: innanzitutto, possono beneficiare di una maggior visibilità tra i potenziali investitori, il che facilita la ricerca dei finanziamenti necessari per avviare e far crescere la propria attività. Inoltre, hanno accesso a un vasto network di professionisti di diversi settori, che può rivelarsi prezioso per lo sviluppo dei loro progetti.
“Passare dalle parole dei curriculum ai fatti di 20Seconds”
“20Seconds risponde a una necessità crescente – dichiara il founder e ceo, Bruno Sculli -: l’esigenza di oltrepassare i tradizionali strumenti di ricerca del lavoro, come i curriculum e i profili statici. La piattaforma consente a candidati e aziende di presentarsi tramite brevi video, offrendo un’opportunità più dinamica e coinvolgente per connettersi. Le funzionalità integrate, come la ricerca personalizzata e la messaggistica istantanea, favoriscono un’interazione diretta tra datori di lavoro e candidati e migliorano complessivamente l’efficacia del processo di recruiting». Sculli è attualmente affiancato da Andrea La Gioia, che nella startup riveste il ruolo di chief operating officer (direttore operativo). A partire dal lancio sul mercato, a luglio, 20Seconds ha già tagliato importanti traguardi: “La nostra è stata la terza app più scaricata in Italia, superando giganti come Facebook e WhatsApp – prosegue l’ad –. Con oltre 15.000 download solo nella prima giornata e più di 3.000 video caricati, la piattaforma ha dimostrato come il mercato sia pronto a cambiare. I giovani, ma non solo, vogliono dimostrare il proprio talento e capacità in modo diretto. Questo è il motivo per cui lo slogan di 20Seconds è “Passa dalle parole ai fatti”.
Il segreto del successo e i prossimi obiettivi
Uno dei motivi per cui 20Seconds ha convinto da subito gli utenti è proprio il suo proporsi come combinazione tra social network e talent show. L’algoritmo della piattaforma suggerisce video personalizzati in base ai profili, mentre le funzionalità come i ‘badge’ per distinguere i ruoli, le sezioni multiutente e la possibilità di acquistare video premium rendono 20Seconds uno strumento di recruiting decisamente all’avanguardia. “Attraverso il nostro algoritmo proprietario, da gennaio punteremo tutto sull’Ai, che integreremo nella nostra piattaforma – conclude Sculli –. Su 20Seconds i lavoratori possono contattare direttamente le aziende, e viceversa, tramite la chat. In futuro vorremmo anche seguire tutto il processo di gestione dei contratti di lavoro e, per realizzare l’obiettivo, stiamo stringendo accordi con importanti aziende che possiedono tali competenze”. In calendario c’è anche un round di investimento: “Si aggirerà tra i 300mila e i 500mila euro. Al momento la nostra app, disponibile solo su dispositivi mobili – e presto anche dal web – ha sfondato la quota dei 30mila profili attivi. Gli investimenti serviranno a migliorare l’esperienza degli utenti e a implementare ulteriori funzionalità, fra cui un’area dedicata ai concorsi”.
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