(Teleborsa) – Nel 2025 la CONSOB proseguirà le attività di potenziamento della vigilanza data-driven e risk-based per arginare fenomeni che richiedono interventi di contrasto sempre più sofisticati. Lo si legge nella relazione illustrativa programmatica del bilancio di previsione per l’esercizio 2025, dove viene spiegato che il quadro congiunturale che caratterizza i mercati finanziari e la costante evoluzione del panorama normativo sovranazionale e domestico impongono lo sviluppo di un “approccio di vigilanza innovativo, proattivo e data-driven”.
In questo quadro si inscrivono le iniziative volte a fronteggiare il greenwashing nella ideazione e distribuzione di prodotti e strumenti finanziari, ad applicare tecniche di machine learning per l’individuazione di manipolazioni di mercato, a sviluppare il progetto di ricerca con il Politecnico di Torino e l’Università delle Marche per contrastare gli abusivismi on-line nonché ad utilizzare gli algoritmi per la lettura e l’analisi dei dati di bilancio e delle dichiarazioni non finanziarie (DNF).
CONSOB ritiene prioritario modernizzare le infrastrutture informatiche e di potenziare la cyber-security: a questo scopo è stata deliberata l’attuazione di un programma pluriennale di migrazione al cloud, che ha preso avvio con l’adesione al Polo Strategico Nazionale e la prima migrazione del “Portale CONSOB”, a cui seguiranno le migrazioni delle altre applicazioni software. Inoltre, è in corso il potenziamento delle misure di disaster recovery e di cyber-security, anche alla luce del protrarsi dell’instabilità geopolitica, che ha causato un significativo inasprimento delle attività malevole in internet.
Il nuovo assetto organizzativo della CONSOB, divenuto operativo dal 1° ottobre 2024, consentirà all’Autorità di affrontare le sfide sottese all’esigenza di promuovere la competitività del mercato dei capitali, anche attraverso la semplificazione regolamentare, volta a ridurre gli oneri associati all’accesso e alla permanenza sul listino. Si provvederà all’adeguamento dell’ordinamento nazionale alle modifiche contenute negli atti normativi che compongono il Listing Act e alla revisione sistematica di atti regolamentari e orientamenti di competenza, alla luce della Legge Capitali. Continuerà ad essere monitorata l’efficacia delle modifiche regolamentari in tema di prospetto e del nuovo regime di listing di Borsa Italiana, entrato in vigore il 3 ottobre 2022, sia dal punto di vista della riduzione dei costi per gli emittenti e dei tempi delle istruttorie, sia da quello della tutela degli investitori.
Tra le altre cose, sarà monitorato il possibile sviluppo del mercato del debito tramite emissioni di token, dopo l’entrata in vigore del MiCAR la CONSOB analizzerà gli impatti della normativa sull’assetto ordinamentale e di vigilanza e sull’industria finanziaria, oltre che essere impegnata nell’elaborazione di un nuovo modello di vigilanza nei confronti dei gestori di portali e di un modello di analisi delle informazioni in chiave SupTech, alla luce della normativa europea sul crowdfunding.
Sarà oggetto di ulteriore potenziamento il dialogo con gli stakeholders, anche attraverso il rinnovamento del portale istituzionale. Saranno, inoltre, promosse iniziative di educazione finanziaria, rinnovate nei contenuti e nei metodi. In particolare, la CONSOB incrementerà le iniziative di educazione finanziaria destinate alla platea degli insegnanti, in linea con l’inserimento dell’educazione finanziaria nella programmazione scolastica previsto dalla Legge Capitali.
Nel prossimo triennio la CONSOB sarà impegnata in “un’intensa attività regolamentare” per l’adeguamento della normativa secondaria alle disposizioni contenute nella Legge Capitali e nel decreto di riforma del TUF, si legge nel documento. Con particolare riguardo ai lavori connessi alla Legge Capitali, nel 2025 dovranno essere introdotte disposizioni regolamentari per l’attuazione della delega regolamentare in tema di lista del consiglio di amministrazione, dovrà essere prevista una disciplina ad hoc sugli impegni nel regolamento sanzionatorio e si dovrà allineare il regolamento Emittenti (Regolamento n. 11971/1999) alle modifiche introdotte in materia di emittenti diffusi e di internal dealing.
Per ciò che riguarda la prossima adozione da parte del Governo del decreto legislativo di riforma del TUF, pur non essendo possibile allo stato determinare con esattezza l’ampiezza delle deleghe regolamentari che verranno conferite alla CONSOB, l’esercizio di tali deleghe comporterà la necessaria revisione di tutti i regolamenti attuativi del TUF per tenere conto, tra le altre cose, dell’abrogazione di talune deleghe regolamentari alla CONSOB già esistenti e delle nuove attribuzioni regolamentari alla CONSOB rivenienti dal processo di riforma.
Oltre ai suddetti interventi, che “richiederanno un notevole impiego di risorse umane“, l’Istituto dovrà, altresì, adeguare la normativa secondaria di propria competenza a diversi atti normativi europei, tra i quali: il Listing Act, la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), il regolamento europeo sulle cripto-attività (MiCA), il Regolamento DORA, il quadro MiFID II/MiFIR (come di recente modificato).
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