Cambiano le aliquote dell’Ecobonus 2025, chi può beneficiarne, gli interventi ammessi, i massimali di spesa e le modalità di detrazione in 10 rate annuali. Come ottenere l’agevolazione per migliorare l’efficienza energetica della tua casa
La fine dell’anno segna un momento di volta su molti fronti. La prima importante modifica la porta con sé puntualmente la nuova Legge di Bilancio che, anche in questa ultima versione, ci regala aggiornamenti plurimi su detrazioni fiscali e bonus edilizi.
Interessati da un livellamento generalizzato, i bonus casa per riqualificare e ristrutturare hanno subito trasformazioni nella aliquote di detrazione e nei massimali.
Entriamo quindi nel dettaglio dell’Ecobonus destinato allo sconto di tutti gli interventi che permettono di migliorare le prestazioni energetiche degli immobili.
Come cambia l’Ecobonus nella Legge di Bilancio
Nato con la legge di Bilancio 2007 e disciplinato dal Dl n.63/2013, l’Ecobonus subirà una pesante riduzione nel 2025, rispetto agli interventi agevolabili fino al 2024. Destinato alla riduzione dei consumi ed all’autoproduzione, l’ecobonus permetteva una detrazione tra il 50% e l’85% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024.
A partire dal 1° gennaio 2025 resterà valida solo l’aliquota al 50% e solo per determinate tipologie di immobili e determinati soggetti. Negli anni successivi l’aliquota scenderà al 36%.
Chi rientra nell’Ecobonus
I soggetti che possono richiedere la detrazione con Ecobonus sono:
- le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni
- i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali)
- le associazioni tra professionisti
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale
- detentori o locatari dell’immobile
- familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile
- il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato
- coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge.
A partire dal 1° gennaio 2025 per poter beneficiare della detrazione massima per l’efficientamento energetico si deve dimostrare di essere titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare che deve essere adibita ad abitazione principale.
In caso contrario, in cui l’immobile risulti non residenziale o seconda o terza casa, l’aliquota sarà più bassa.
Quali sono gli interventi agevolati con Ecobonus
Sono agevolabili con l’Ecobonus gli interventi di isolamento termico, la sostituzione dei serramenti, la sostituzione degli impianti termici e le schermature solari. Per ottenere i benefici è indispensabile il rispetto dei requisiti minimi di risparmio energetico asseverati ed inviati all’ENEA.
Gli interventi che rientrano nella riqualificazione energetica sono:
- riqualificazione energetica di edifici esistenti volti a conseguire un risparmio del fabbisogno di energia primaria
- interventi sull’involucro degli edifici
- acquisto e posa in opera di strutture opache orizzontali (coperture, pavimenti), verticali (pareti generalmente esterne), finestre comprensive di infissi, delimitanti il volume riscaldato, verso l’esterno o verso vani non riscaldati,
- installazione di pannelli solari
- acquisto e posa in opera delle schermature solari
- acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione del 18 febbraio 2013
- sono esclusi dall’Ecobonus l’installazione, l’acquisto e la sostituzione con impianti dotati di caldaie alimentate unicamente da combustibili fossili
- acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione
- acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda, di climatizzazione delle unità abitative
- acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti
A seconda dell’intervento eseguito cambiano i massimali di spesa, mentre a differenza di quanto avveniva fino al 2024, l’aliquota disponibile nel 2025 rimarrà fissa al 50% per le abitazioni principali e al 36% per gli altri immobili.
La detrazione prevista per l’Ecobonus
A fare la differenza nelle scontistiche è la Manovra 2025 che ha modificato le aliquote previsto per l’Ecobonus 2024, con nuove percentuali per l’Ecobonus 2025, 2026 e 2027.
A definire la percentuale è il fatto che l’immobile oggetto dell’intervento sia un’Abitazione principale, ovvero indicata come residenza anagrafica e posseduta a titolo di proprietà o di un altro diritto reale di godimento.
Le detrazioni previste dall’Ecobonus sono le seguenti.
Interventi eseguiti sull’Abitazione principale:
- 50% dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025
- 36% dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027
Interventi eseguiti su abitazioni diverse dalla principale o immobili non residenziali:
- 36% dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025
- 30% dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027.
Queste stesse aliquote si applicheranno a tutte le casistiche di interventi agevolati, compresi quelli che fino al 2024 beneficiavano di percentuali più alte. Come nel caso di lavori eseguiti su parti comuni degli edifici condominiali per esempio o quelli destinati alla riduzione del rischio sismico.
La detrazione sarà da ripartire in 10 rate annuali di pari importo.
I massimali di spesa previsti dall’Ecobonus 2025
Mentre fino ad oggi era possibile spendere più o meno e ricevere uno sconto maggiore effettuando determinati interventi piuttosto che lavori minori, dal 2025 tutto cambia.
I massimali di spesa restano legati all’intervento eseguito, mentre la detrazione non supererà mai il 50%.
Da tenere in considerazione è anche il nuovo limite al reddito complessivo di chi accede al bonus.
Lo seguente schema prova a riassumere le differenti casistiche:
2025 | 2026-27 | ||||
Ecobonus 2025 | Massimale di spesa | Abitazioni principali | Altri immobili | Abitazioni principali | Altri immobili |
Interventi di riqualificazione energetica globale con il raggiungimento di un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale non superiore ai valori definiti dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008 – Allegato A. | € 100.000 | 50% | 36% | 36% | 30% |
Interventi sugli involucri. Interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti, riguardanti strutture opache orizzontali (coperture, pavimenti), verticali (pareti generalmente esterne), finestre comprensive | € 60.000 | 50% | 36% | 36% | 30% |
Acquisto e posa di schermature solari | € 60.000 | 50% | 36% | 36% | 30% |
Sostituzione di impianti di climatizzazione sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con:- impianti dotati di caldaie a condensazione ad aria o ad acqua. Escluse le caldaie alimentate unicamente da combustibili fossili– impianti dotati di pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia- scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria- impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse | € 30.000 | 50% | 36% | 36% | 30% |
acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori | € 100.000 | 50% | 36% | 36% | 30% |
Interventi su parti comuni in condominio | |||||
coibentazione involucro, superficie interessata > 25% sup. disperdente | € 40.000 | 50% | 36% | 36% | 30% |
in zone sismiche 1, 2 e 3 con riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica. Passaggio di 1 classe di rischio | € 136.000 | 50% | 36% | 36% | 30% |
in zone sismiche 1, 2 e 3 con riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica Passaggio di 2 classi di rischio | € 136.000 | 50% | 36% | 36% | 30% |
Le Faq sull’Ecobonus
Che Bonus ci sono nel 2025 per la casa?
I bonus che restano nel 2025 sono il Superbonus al 65%, Ecobonus al 50% e 36%, Bonus Ristrutturazione 50% e 36%, Bonus ERP, Bonus Mobili 50%, Bonus Elettrodomestici, Bonus Barriere Architettoniche 75%, Sismabonus ordinario 50% e 36% e Acquisti.
Come cambiano le aliquote dell’Ecobonus a partire dal 2025?
A partire dal 1° gennaio 2025, l’aliquota dell’Ecobonus sarà del 50% per le abitazioni principali e del 36% per gli altri immobili. Dal 2026, scenderà rispettivamente al 36% e al 30%.
Chi può beneficiare dell’Ecobonus?
Possono accedere all’Ecobonus persone fisiche, contribuenti con reddito d’impresa, enti pubblici e privati non commerciali, detentori o locatari dell’immobile, familiari conviventi, conviventi more uxorio, e coniugi separati assegnatari dell’immobile.
Quali sono gli interventi agevolabili con l’Ecobonus?
Gli interventi agevolabili includono isolamento termico, sostituzione serramenti, impianti di climatizzazione a biomassa, pannelli solari, schermature solari, e altri interventi finalizzati al risparmio energetico.
Quali sono i massimali di spesa per l’Ecobonus 2025?
I massimali di spesa variano a seconda dell’intervento: ad esempio, €100.000 per la riqualificazione energetica globale, €60.000 per interventi sull’involucro, e €30.000 per la sostituzione di impianti di climatizzazione.
Come si ripartisce la detrazione dell’Ecobonus?
La detrazione sarà ripartita in 10 rate annuali di pari importo per tutti gli interventi agevolati.
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