Circoscrizioni Reggio Calabria 2024, Giordano e Marino al lavoro per la proposta definitiva

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Ha preso ufficialmente il via nella Seconda Commissione (Affari istituzionali, città metropolitana e decentramento, controllo enti partecipati, sicurezza e legalità) l’iter che punta all’istituzione delle nuove Circoscrizioni nel Comune di Reggio Calabria.

In apertura dei lavori, il presidente dell’organismo consiliare, Giuseppe Marino, ha salutato positivamente il fatto che, a conferma dell’attenzione dimostrata sul tema, sia la maggioranza che l’opposizione abbiano presentato due distinte proposte.

“Sicuramente ci sono aspetti da approfondire attentamente – ha detto Giuseppe Marino – affinché questo strumento sia sostenibile e compatibile con il percorso di risanamento finanziario e amministrativo del Comune.”

Il contributo del consigliere delegato Giuseppe Giordano

Marino ha quindi introdotto l’intervento del consigliere delegato Giuseppe Giordano, specificando che la proposta di quest’ultimo è “aperta” e costituisce “un punto di partenza”. Giordano ha preliminarmente ringraziato la dirigente Iolanda Mauro e l’**E.Q. “Servizi demografici- Decentramento” Saverina D’Elia per il percorso avviato a fine giugno, da quando ha ricevuto la delega specifica, sulla base del lavoro già svolto in Commissione tra il 2023 e il 2024 che “aveva consentito – ha detto Giordano – un confronto serrato alle forze politiche e a tutti gli attori interessati al processo di decentramento.”

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Proposta delle cinque nuove Circoscrizioni

Il delegato del sindaco ha poi tratteggiato i contenuti della proposta, passando in rassegna funzioni e servizi ipoteticamente previsti e spiegando che le cinque nuove Circoscrizioni prospettate – ognuna deve avere un minimo di 30.000 abitanti – coincidono con gli ambiti urbani identitari individuati nel Masterplan.

  • La I Circoscrizione, “Centro storico”, per come ipotizzata nella proposta comprende i quartieri Centro storico, Trabocchetto, Sant’Antonio, Spirito Santo, Pineta Zerbi, Tremulini, Santa Caterina, San Brunello, Vito;
  • La II Circoscrizione, “Est”, i quartieri Eremo, Condera, San Giorgio, Modena, San Sperato, Cannavò, Mosorrofa, Cataforio, Terreti;
  • La III Circoscrizione, “Nord”, i quartieri Catona, Salice, Villa San Giuseppe, Gallico, Sambatello, Archi, Ortì, Podargoni;
  • La IV Circoscrizione, “Sud”, i quartieri Ravagnese, Gallina, Pellaro;
  • La V Circoscrizione, “Centro-Sud”, i quartieri Sbarre, Ferrovieri, Stadio-Gebbione.

Il futuro delle Circoscrizioni e il coinvolgimento della comunità

“Il primo, importante passaggio – ha aggiunto Giordano – è la modifica dello Statuto riattualizzando il ruolo delle circoscrizioni. È necessario che questo processo diventi partecipativo perché è forte in questo senso l’aspettativa della comunità di essere parte del processo decisionale.”

A seguire, il presidente Marino ha rivolto un appello a tutti i consiglieri che fanno parte della Seconda Commissione:

“Siamo di fronte a un passaggio storico. È un’occasione unica per tutta la politica cittadina, senza distinzione di appartenenza. Auspico che si faccia tesoro anche del contributo della minoranza e si arrivi a una sintesi. Questo – ha concluso – non può essere un lavoro di parte, serve una convergenza istituzionale ampia.”

La posizione del consigliere Demetrio Marino

Il consigliere Demetrio Marino a margine della seduta ha dichiarato:

“Il centrodestra ha avviato un’azione di stimolo affinché in questa fase finale di consiliatura si lavori per rendere operativo questo strumento. Rispetto alle dinamiche determinatesi in Commissione ora acquisiremo informazioni e documenti per analizzarle e valutarle rispetto all’idea che ha il centrodestra”. Ha dunque auspicato “una strategia unanime di partecipazione attiva di tutti i componenti e dei cittadini affinché i territori entrino in simbiosi con l’Amministrazione comunale che, a sua volta, deve poi garantire quei processi operativi affinché le circoscrizioni abbiano delle funzioni proprie”. Infine, parlando della nuova configurazione ipotizzata, Demetrio Marino ha sottolineato la necessità di confrontarsi rispetto al nuovo Psc e al Masterplan “per offrire servizi infrastrutturali indispensabili per la fruizione di queste aree, diverse sia per caratteristiche morfologiche che storico-identitarie”.



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