Bergamo, aumenta l’imposta di soggiorno per i turisti: dal 6 al 7% del costo del pernottamento

Il Comune di Bergamo aggiorna l’imposta di soggiorno, che passa dal 6% al 7% del costo del pernottamento per i turisti che scelgono di soggiornare nelle strutture ricettive o negli immobili situati nel territorio comunale. Rimane invariato il limite massimo dell’imposta di 5 euro a persona per notte, applicabile per un massimo di 5 giorni consecutivi.

«Introdotta a Bergamo il 1° gennaio 2012, l’imposta di soggiorno – ricorda l’amministrazione – rappresenta anche uno strumento per il finanziamento di progetti legati alla promozione turistica della città. I proventi raccolti vengono destinati a interventi volti alla valorizzazione e manutenzione del patrimonio culturale e ambientale locale, oltre che al miglioramento dei servizi pubblici utilizzabili sia dai visitatori sia dai cittadini». Secondo la giunta, che ha votato questo aggiornamento, «l’aumento che percentualmente incide in centesimi non avrà alcun impatto sui cittadini residenti, in quanto l’imposta è rivolta esclusivamente ai non residenti. Questa tassa è applicata fino a un massimo di 5 giorni consecutivi; per i soggiorni superiori ai 5 giorni, non viene richiesto alcun ulteriore pagamento».

Negli ultimi anni, le entrate derivanti da questo gettito sono costantemente aumentate passando dal milione e 150 mila euro del 2015 a circa 3 milioni di euro stimati nel 2024 (2 milioni e 800 mila euro le entrate nel 2023).

L’ipotetico maggior gettito ipotizzato su base annua è di 200 mila euro.
Sono esenti dal pagamento dell’imposta di soggiorno i minori, i malati che devono effettuare terapie nelle strutture sanitarie del territorio comunale e un eventuale accompagnatore, chi assiste i degenti ricoverati nelle strutture sanitarie nel territorio comunale, i genitori o accompagnatori delegati, che assistono i minorenni ricoverati nelle strutture sanitarie del territorio comunale per un massimo di due persone per paziente, gli appartenenti alle Forze Armate, alle Forze dell’Ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria), nonché al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che pernottano per esigenze di servizio, le guide turistiche professionali legalmente riconosciute, gli accompagnatori di gruppi organizzati, le persone con disabilità riconosciuta da apposita certificazione e relativo accompagnatore.

«Il contesto attuale – dice il vicesindaco e assessore al Bilancio, Sergio Gandi – è particolarmente critico per il bilancio delle amministrazioni comunali, e per questo abbiamo avviato un dialogo costruttivo con le associazioni di categoria, come Confcommercio e Confesercenti in merito all’aggiornamento dell’imposta di soggiorno che sale di un punto percentuale, dal 6 al 7%. Pur non accogliendo con entusiasmo la nostra decisione, hanno compreso le motivazioni serie che ci spingono a questo intervento. Gli investimenti che il Comune di Bergamo sostiene in ambito culturale, turistico e nella manutenzione del patrimonio cittadino sono rilevanti, così come le attività necessarie a mantenere la città accogliente e attrattiva per i visitatori. Da questo punto di vista, chiediamo un contributo a chi sceglie di visitare Bergamo e, indirettamente, a chi opera nel settore turistico, con l’obiettivo di garantire uno sviluppo sostenibile e di qualità per la nostra città».

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