La Valle d’Aosta accoglie con entusiasmo i circa 1.200 vigili del fuoco provenienti da tutta Italia per l’edizione 2025 del Campionato Italiano di Sci dei Vigili del Fuoco, giunto alla sua 39ª edizione. Un evento che non solo celebra lo sport, ma anche il valore e la dedizione dei vigili del fuoco, professionisti che ogni giorno rischiano la vita per la sicurezza delle nostre comunità.
La cerimonia di apertura ha avuto luogo ieri pomeriggio, con un momento simbolico di grande impatto: l’ascensione del tripode, un gesto che ha dato ufficialmente inizio alla competizione. A compiere l’atto di accensione della fiamma sono stati Elviro Blanc e Attilio Lombard, due figure emblema del corpo dei vigili del fuoco, il cui impegno e passione per il servizio non sono mai venuti meno nel corso degli anni.
“Questo evento è un’occasione unica per condividere un po’ di montagna, ma anche per onorare il coraggio e il sacrificio di chi ogni giorno protegge le nostre vite,” ha dichiarato il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, nel suo intervento di apertura. “Siamo onorati di ospitare nuovamente questi campionati, che sono anche un segno di riconoscimento per il lavoro straordinario dei nostri vigili del fuoco, che quest’anno hanno dato molto alle comunità di Cogne e Valtourenche colpite dall’alluvione.”
I riflettori si sono poi spostati sul sindaco di Aosta, Gianni Nuti, che ha espresso il suo entusiasmo per il ritorno della manifestazione in Valle d’Aosta dopo ben 33 anni. “Vedere una quantità di partecipanti come questa – più di mille e 200 persone – è un grande onore. L’augurio è che non aspettiate altri 33 anni per tornare in Valle d’Aosta. Vi aspettiamo molto prima,” ha affermato Nuti, mostrando il suo calore nei confronti dei vigili del fuoco e sottolineando l’importanza di eventi che rafforzano il legame tra le istituzioni e le persone.
Anche il comandante del corpo dei vigili del fuoco valdostani, Salvatore Coriale, ha ricordato con emozione la prima volta che la competizione si tenne in Valle d’Aosta nel 1992, quando era appena arrivato nel corpo. “Lo ricordo con un po’ di nostalgia. È un momento che segna la nostra storia e quella del nostro corpo,” ha detto Coriale, visibilmente commosso.
Un altro momento di grande rilievo è arrivato con le parole di Eros Mannino, comandante nazionale del corpo dei vigili del fuoco, che ha raccolto l’invito del sindaco Nuti. “Raccolgo con grande entusiasmo la sua sollecitazione e sarà un onore e un piacere non attendere altri 33 anni,” ha dichiarato Mannino, confermando la volontà di non lasciare passare troppo tempo prima di riportare nuovamente la manifestazione in questa splendida regione montana.
Le competizioni sono iniziate questa mattina con le prime tre manche di sci alpino sulle splendide piste di Pila. Oltre alla tradizionale gara di sci alpino, quest’anno la novità è rappresentata dalla gara notturna di sci alpinismo, che si terrà questa sera, portando un tocco di adrenalina in più a una manifestazione già carica di energia e passione.
La Valle d’Aosta, con la sua bellezza mozzafiato e le sue piste innevate, è il palcoscenico perfetto per una manifestazione che unisce sport, solidarietà e spirito di corpo. Questo evento non è solo una competizione, ma un momento di unione per tutti i partecipanti, che si sfidano in pista ma condividono anche esperienze e valori comuni. Non solo un’occasione per fare sport, ma anche per rendere omaggio al valore del lavoro dei vigili del fuoco, che si sono distinti per il loro impegno, anche nei momenti di emergenza.
Nel suo discorso, Testolin ha voluto rivolgere un sentito ringraziamento a tutti i vigili del fuoco presenti, sottolineando anche l’importanza di questo evento come momento di incontro e riflessione. “Queste manifestazioni vogliono essere un momento di confronto, ma anche per condividere un po’ di montagna,” ha spiegato Testolin, rimarcando il valore simbolico di un appuntamento che non è solo una gara, ma anche un’opportunità per celebrare il coraggio e la dedizione dei vigili del fuoco italiani.
Concludendo, la manifestazione si preannuncia un successo non solo per l’elevato numero di partecipanti e il calibro delle gare, ma soprattutto per il valore umano e simbolico che porta con sé. La Valle d’Aosta, ancora una volta, si conferma come una cornice ideale per eventi che celebrano non solo l’atleta, ma anche il cittadino, il professionista e, soprattutto, la comunità.
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