Il caso dei cuccioli morti nel canile sanitario della ASL di Pescara è al centro di nuove rivelazioni emerse durante la trasmissione “Kimera”, andata in onda martedì 14 gennaio su Rete8. La presidente della Lega nazionale per la difesa del cane di Pescara, Paola Canonico, che ha portato alla luce la situazione con una denuncia, ha rivelato dettagli inquietanti sull’accaduto, descrivendo i decessi come parte di una serie di “omicidi sistematici” che duravano da anni. Secondo la Canonico, chi era incaricato di vigilare non ha svolto il proprio dovere.
L’inchiesta, che aveva preso avvio nell’estate del 2022 in seguito all’esposto presentato dalla volontaria, ha portato alla conclusione delle indagini, siglata dal procuratore Giuseppe Bellelli. Gli indagati sono Franco Ruggeri, direttore del servizio di sanità animale della ASL, e Lucio Di Tommaso, veterinario e dirigente del canile. In particolare, quest’ultimo è accusato di aver preso decisioni che portavano alla morte degli animali, anche cuccioli, senza motivazioni mediche. Di Tommaso, infatti, è accusato di aver somministrato il farmaco “Tanax” a cani sani, uccidendoli senza giustificazione.
Paola Canonico ha spiegato il contesto di questo drammatico caso durante l’intervista al programma “Kimera”, dove ha fornito dettagli e nuove informazioni mai rivelate prima. Alla trasmissione sono intervenuti anche altri esperti, come il medico veterinario forense Rosario Fico, la giornalista Veronica Ruggiero e la responsabile Roberta Sestito.
La Lega per la difesa del cane di Pescara ha confermato le accuse e reso pubbliche alcune informazioni aggiuntive in seguito alla conclusione delle indagini. In una nota condivisa sulla pagina social dell’associazione, è stato sottolineato che l’indagine ha confermato anni di abusi e violazioni all’interno del canile sanitario, dove animali non identificati correttamente venivano illegalmente soppressi. L’associazione aveva denunciato la vicenda diversi anni fa, ma solo ora, con l’imminente apertura del processo, è possibile fornire dettagli precisi.
Il caso sta facendo discutere l’opinione pubblica e le forze dell’ordine, che insieme alla Lega sono riuscite a far emergere una triste realtà, ribaltando un “sistema omertoso” che ha per lungo tempo occultato le responsabilità di coloro che avrebbero dovuto proteggere gli animali.
La nota della pagina facebook “Lega del cane Pescara”
“Come tutt3 sapete, due anni fa cominciava una indagine a carico del direttore della asl veterinaria (area A ) Franco Ruggeri, e del suo braccio armato Lucio Di Tommaso, disposta dal Procuratore capo Bellelli e dalla PM Benedetta Salvatore.
La nostra associazione ha denunciato reati gravissimi a danno dei cani privi di chip e non, che per legge devono transitare presso il canile sanitario della Provincia di Pescara prima di essere accolti dalle strutture in convenzione con i Comuni.
Abbiamo confermato le notizie trapelate che avete letto sulla stampa, sufficientemente raccapriccianti. Ma non abbiamo mai aggiunto dettagli in quanto gli atti e le indagini sono riservate fino a che non si arriva al rinvio a giudizio, cioè fino a che non comincia il processo vero e proprio e gli indagati diventato inquisiti. Il 23 di Gennaio avrà inizio la prima udienza preliminare e quindi possiamo aggiungere qualche informazione in più. Domani ne parliamo a Ret8 insieme a Rosario Fico e Veronica Ruggiero, per la trasmissione Kimera condotta da Raffaele Bisegna, che sta muovendo ora i primi passi ma la cui redazione, in particolare Roberta Sestito, ha mostrato una lodevole intenzione di raccontare i fatti, atti alla mano. Insomma sono lontani i tempi in cui grazie all’appoggio di associazioni animaliste e di loro rappresentati indecenti, questi figuri potevano sopprimere animali sani di proprietà di privati (clienti di, amici di) o nati da poco tempo e andare in tv a “fare gli svelti”.
Quello che abbiamo sostenuto, e per cui abbiamo sporto denuncia, sono anni e anni di uccisioni e illeciti all’interno della struttura della asl. Cose che sapevamo tutt3 noi volontari3, ma di cui facevamo fatica a trovare le prove a causa del “sistema” omertoso messo in piedi. Abbiamo potuto porre fine a questo orroe, finalmente.
Sia la nostra indagine che quella delle forze dell’ordine hanno confermato una barbarie indicibile:
Il casus belli è stato il tentato assassinio di un cane lupo cecoslovacco in perfetta salute, richiesto dal padre del proprietario, cliente della clinica Saline, che si era accordato con il Dotto Franco Ruggeri. Come si ascolta in una telefonata dove si dispone l’uccisione del lupo e anche l’uccisione di una cucciolata nata da pochi giorni.
Emerge chiaramente l’assassinio sistematico, che riguardava cani adulti e sani, cani affetti da banali malattie come la leshmania, cuccioli , per mezzo del tanax (farmaco che causa un infarto senza neppure l’atto pietoso della sedazione prima), le mancate cure, la negligenza che hanno portato al decesso di altri cani, i disservizi, la mancata chippatura, l’assassinio di cani di clienti della struttura privata, una truffa circa i rimborsi per le degenze dei gatti perpetrata ai danni della asl stessa.
Nel mentre il Dott. Ruggeri è andato in pensione, ma esercita la “professione” serenamente presso la clinica di sua proprietà. Il Dott Di Tommaso ha conservato il suo posto di lavoro ma grazie alla procura non puo’ recarsi al sanitario, tuttavia conserva ancora lo stipendio da direttore della struttura percependo denaro per una attività xhe non svolge, e si occupa di equidi. In questi due anni i dirigenti asl non hanno svolto nessuna indagine disciplinare interna per accertare i fatti o preso alcun genere di provvedimento.
Ci vediamo domani su Rete 8 alle 20. Potete seguire il programma anche in streaming. Nei prossimi giorni vi spiegheremo tutto nel dettaglio con una diretta social. In attesa del 23 Gennaio in Tribunale.
Non portremo riportare loro in vita, ma possiamo impedire che accada ancora.
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15 Gen 2025
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