Negro, Battaglino, Costamagna, Diallisi, Viglietta e Olivero. Non sono i partecipanti alla prossima tombolata di Natale ma gli assenti tra le fila della Cheraschese. Ecco, nonostante le defezioni dovute a squalifiche, infortuni ed imprevisti vari, la squadra di Luca Mascarello ha fermato sull’1-1 la capolista Giovanile Centallo: il recupero dell’ottava giornata di campionato (rinviata dalla Federazione a domenica 22 dicembre per via del maltempo) ha chiuso il 2024 con una gara ad alti ritmi e senza esclusione di colpi, in cui l’iniziale vantaggio dei padroni di casa con Arcari (tre gol in tre presenze coi nerostellati) è stato successivamente ripreso dagli ospiti con il solito Poppa. Un punto importantissimo, vista l’emergenza, per i cheraschesi, mentre il tecnico Jody Sacco e i suoi ragazzi si aspettavano sicuramente un altro tipo di regalo sotto l’albero. Il Centallo è campione d’inverno, però non ha l’esclusiva.
LA PARTITA
PRIMO TEMPO
Avvio di gara intraprendente da parte dei padroni di casa, che imbastiscono una meravigliosa triangolazione fra Costamagna e De Souza, con il terzino che si inserisce alla perfezione mancando poi l’attimo per andare alla conclusione. Il Centallo non si fa impensierire e dà vita a 5 minuti di fuoco in cui assedia senza tregua la trequarti nerostellata, ma la retroguardi respinge tutte le offensive. Sacco, con il suo solito 4-3-3, sfrutta Boena come riferimento offensivo centrale, facendo ripetutamente a sportellate con Grimaldi: roba da Gigante Colossale contro Gigante Fondatore. Al 12′, brivido per i cheraschesi, con De Milano in uscita che legge male lo spiovente di Vallati, la palla rimbalza e lo supera rischiando di andare in porta, ma proprio sulla linea Grimaldi salva tutto. “Deo gratias” recita qualcuno sugli spalti.
Poco dopo, ghiotta opportunità per i locali su punizione: De Souza finta la conclusione di destro, poi è Bissacco a liberare il mancino, trovando la bella risposta di Bellucci; Tesauro raccoglie e prova a riscodellare, tuttavia, una deviazione nemica vanifica il tutto. La squadra di Mascarello continua a spingere e al 24′ crea un’altra palla gol pericolosa: prima De Souza è bravo a liberarsi sulla trequarti (con annesso tunnel a Vallati), trova in area Sanksosaj che però da buona posizione spara alto. Sul tentativo successivo, un magnifico filtrante trova in area Arcari, che mette giù bene a ridosso dell’area piccola e con un colpo da biliardo imbuca alle spalle del portiere; 1-0 Cherasco, con il terzo gol in altrettante presenze per l’ex PSG.
Poco dopo la mezzora, Sacco è costretto a togliere Boena (infortunatosi alla spalla) rimpiazzandolo con Minini. E piove sul bagnato in casa Centallo perché poco dopo, dagli sviluppi su palla inattiva, Mozzone incoccia benissimo con la testa, però viene fermato dal palo. Altra chance dalla bandierina per gli ospiti, ma stavolta la difesa bianconera respinge e soprattutto riparte a tutto spiano: Costamagna guida la cavalcata, allarga per Arcari che gliela restituisce ed il terzino destro prova a scavalcare il portiere, Bellucci però è eccezionale nell’uscita a croce e gli sbarra la strada; sulla ribattuta, il primo ad arrivare sulla sfera è Massucco, che tuttavia alza troppo il pallonetto, con la sfera che si perde sul fondo.
Nonostante i ritmi alti e i cambi di fronte continui, il punteggio non cambia più, con i Lupi che tornano negli spogliatoi forti del vantaggio.
SECONDO TEMPO
Incomincia a tutto spiano il secondo tempo del Centallo, con la fame di chi vuole riprendere il risultato a tutti costi ed ecco che Fogliarino manda in volata Poppa, il quale attacca la profondità e deposita il pallone verso il centro dell’area di rigore alla ricerca del tocco decisivo di Armando, tuttavia, Costamagna legge benissimo la situazione e lo anticipa magnificamente. La Cheraschese non demorde e si affaccia in maniera pericolosa alla trequarti rossoblù: dopo un batti e ribatti, la sfera capita sui piedi di Sankosaj, che scarica la botta, impegnando nuovamente Bellucci, che devia a lato. La squadra di Sacco si fa rivedere nella parte di campo opposta, con Vallati che apre splendidamente sulla destra per Fogliarino, il quale appoggia al centro per Poppa, stavolta tutto solo in area, che non può sbagliare i sigla il pareggio, 1-1. Senza Boena, la squadra di Sacco ha cambiato volto, accentrando Poppa, vero e proprio centravanti, con Magnino nel ruolo di ala destra e Minini che va a ricolmare il vuoto a centrocampo. Un assetto che ci ha messo un po’ ad ingranare nel primo tempo e che dopo l’intervallo, alla seconda occasione, ha punito i Lupi.
Tra forze fresche e maggior spirito combattivo, la formazione centallese mantiene alto il ritmo, mettendo alle strette quella di Cherasco, che fatica a uscire dalla propria metà campo e a ragionare in maniera lucida. Mascarello ha bisogno di pescare il jolly giusto se vuole cambiare l’inerzia della partita e prova a giocarsi la carta Cukaj, schierando i suoi con il fatidico modulo “ad albero di Natale” – doveroso, visto il periodo. E difatti i Lupi tornano a spingere e a mettere alle corde i centallesi, bravi ed operosi nel respingere le offensive nerostellate, anche se con un po’ di affanno. L’estro di Cukaj, la fantasia di De Souza e lo spirito di Tesauro provano a trascinare i locali all’impresa.
Gli ospiti allora cercano di approfittare della prima occasione utile per scucire i tre punti fuori casa e mettono in apprensione gli avversari con un’azione da rimessa laterale, dove Menon conclude di testa: la Cheraschese si salva ancora. A ridosso del 90′, grande occasione sulla fascia mancina per i Lupi, con Tesauro che si invola verso il fondo e viene fermato all’ultimo da un gigantesco Mozzone, che gli sbarra la strada al momento giusto. Subito dopo, gran colpo di testa di Ceta in area, De Milano è costretto agli straordinari e salva in corner, che i rossoblù non sfruttano a dovere.
Il finale è un continuo duello fra le parti che alla fine non premia nessun vincitore: termina 1-1 fra Cheraschese e Centallo, un punto più utile ai padroni di casa che non agli ospiti, sempre primi in classifica, sì, ma ora in concomitanza con la Valenzana Mado.
IL TABELLINO
CHERASCHESE – GIOVANILE CENTALLO 1-1
RETI (1-0, 1-1): 25′ Arcari (Ch), 10′ st Poppa (Ce).
CHERASCHESE (4-3-3): De Milano 6, Costamagna L. 7, Massucco 6, Polizzi 6.5, Grimaldi A. 7, Vittone 6.5, Arcari 7 (26′ st Cukaj 6), Bissacco 6, Sankosaj 6.5 (38′ st Operti sv), De Souza 6.5 (41′ st Fissore L. sv), Tesauro 6. All. Mascarello 6.5. A disposizione: Dia, Giachino, Icardi, Fissore D., De Francesco.
GIOVANILE CENTALLO (4-3-3):Bellucci 6.5, Menon 6.5 (43′ st Bergesio S. sv), Bedino 6, Morello 6, Mozzone 7, Vallati 6.5 (13′ st Alvitrez 6), Magnino 6 (26′ st Ceta 6), Armando 6, Boena 6 (31′ Minini 6), Fogliarino 6.5 (18′ st Monge 6), Poppa 7.5 All. Sacco 6.5. A disposizione: Bergesio A., Rocca, Battisti, Marku.
GIALLI: 19′ st Magnino (Ce).
ARBITRO: Marco Ghiurca di Torino 6.
ASSISTENTI: Enrico Costantini di Asti e Lorenzo Fossat di Pinerolo.
LE INTERVISTE
«Contento del punto ottenuto contro una squadra come il Centallo, che ah dimostrato di essere capolista con merito. Noi per 60′ siamo stati in vantaggio, avremmo potuto sfruttare meglio alcune occasioni, ma abbiamo fatto bene visto il periodo che stiamo passando fra assenze ed altro. L’arrivo di De Souza ci aiuta tantissimo vista la sua qualità – afferma Luca Mascarello (Cheraschese) – Il nostro girone d’andata è stato positivo per quanto riguarda l’applicazione dei ragazzi, ma anche negativo per la classifica: per quanto espresso ci meritavamo qualcosina in più».
LE PAGELLE
CHERASCHESE
De Milano 6 Protegge la porta con interventi efficaci, seppur esteticamente non pregevoli. Qualche indecisione di troppo, specialmente nel caso di una errata lettura di uno spiovente che stava per costargli carissimo: meno male che Grimaldi c’è.
Costamagna L. 7 Prestazione fenomenale del giovanissimo terzino destro (2006): tanto attento e consistente dietro, quanto propositivo e lanciato in avanti, sfiorando anche il gol in due occasioni. Malgrado l’età e l’avversario non gli sono tremate le gambe.
Massucco 6 Tanto cuore e tanta volontà, così come delle letture non perfette e qualche indugio di troppo. Bene ma non benissimo, in poche parole, bravo comunque a cercare di correggere i propri errori.
Polizzi 6.5 Centrale di difesa di nascita adattato mediano per necessità: svolge discretamente il proprio lavoro, risultando importante sulle seconde palle e nell’interdire le avanzate rossoblù. Fa il possibile e risulta abbastanza prezioso.
Grimaldi A. 7 Monumentale. In primis, ha praticamente sempre la meglio nel duello con Boena, poi aggredisce il portatore di palla come pochi, portando a casa diversi palloni e scongiurando anche le situazioni più pericolose. Salva un pallone sulla linea e fa anche guadagnare diversi metri ai suoi con le sue avanzate.
Vittone 6.5 Fiancheggia molto bene Grimaldi, sbarrando la strada agli attaccanti avversari anche con interventi al limite del tempismo. Bravo a tenere botta nei momenti di maggiore difficoltà della squadra.
Arcari 7 Sempre presente e propositivo, facendosi trovare in ogni zona del campo e creando qualche apprensione nella trequarti campo rossoblù. Alla sua terza presenza in nerostellato timbra il suo terzo gol: sentenza.
26′ st Cukaj 6 Entra con il piglio giusto, provando dribbling e giocate, guadagnando metri e secondi preziosi e tentando di riportare un po’ di fantasia negli ultimi 25 metri di campo.
Bissacco 6 Molto bene nella prima frazione, in cui abbina carattere e qualità nel palleggio, peccato che perda di lucidità nei secondi 45′, finendo col farsi scippare dei palloni abbastanza sanguinosi.
Sankosaj 6.5 Ha poco spazio per incidere, perché messo alle strette dai coriacei difensori centrali rossoblù – patendo in particolare il gap d’esperienza con Mozzone. In quelle poche occasioni che gli capitano, non rinuncia a calciare verso lo specchio e soprattutto confeziona l’assist per Arcari. (38′ st Operti sv).
De Souza 6.5 La sua fantasia è un fattore aggiunto che ricolma in parte il vuoto lasciato da Colaianni: dribbling e visione in abbondanza, nonché un paio di tiri, ma anche quel pizzico di egoismo di troppo che in certi casi non ha fatto bene alla squadra. (41′ st Fissore L. sv).
Tesauro 6 Grande presenza in ogni parte del campo, si sbatte in ogni dove e non rinuncia ad attaccare la profondità anche negli ultimissimi minuti, provando a caricarsi sulle spalle le arrembate finali della squadra.
All. Mascarello 6.5 Nonostante le molteplici assenze, la formazione di casa interpreta molto bene la partita e regge il confronto con la prima della classe, lottando anche alla pari in certi momenti e riuscendo a soffrire nei frangenti più dolenti. Imparando a sfruttare meglio le proprie capacità (e recuperando gli indisponibili) può fare una importante seconda metà di stagione.
GIOVANILE CENTALLO
Bellucci 6.5 Salva la porta dal secondo gol nerostellato in almeno un paio di occasioni: bravo a coprire lo specchio e a intervenire coi tempi e le modalità più corretti.
Menon 6.5 Più il cronometro va avanti e più lui migliora, diventando più consistente e addirittura pericoloso nel corso della seconda frazione, in cui si dimostra efficiente dietro e pericoloso davanti. (43′ st Bergesio S. sv)
Bedino 6 Parte in maniera convincente, poi però il suo motore cala man mano di giri, fornendo meno contributi in avanti, seppur restando sempre solido in difesa.
Morello 6 Fiancheggia al meglio Mozzone e aiuta spesso nel raddoppiare il portatore di palla avversario, non concedendo grosse libertà ai locali. Prova a farsi vedere su palla inattiva.
Mozzone 7 Mette in difficoltà Sankosaj facendo valere il suo fisico e la sua esperienza, tappa quasi tutti i buchi possibili ed interviene sulla palla con celerità e precisione. Sfiora anche il pareggio, però il palo gli nega il gol.
Vallati 6.5 Conferisce ordine alla manovra grazie alla sua visione di gioco e alla sua precisione nei passaggi. Utilissimo anche in fase di interdizione facendo da schermo davanti alla difesa.
13′ st Alvitrez 6 Degno successore di Vallati per il senso della posizione in mezzo al campo e la qualità del palleggio. È appena arrivato, quindi deve ancora entrare bene nei meccanismi e nella giusta condizione; il curriculum parla per lui.
Magnino 6 Partita in crescendo per il classe 2006, un po’ intorpidito nel corso dei primi 45 minuti di gara e maggiormente propositivo nella seconda parte dell’incontro, grazie anche al fatto che ha ampliato il suo raggio d’azione.
26′ st Ceta 6 Entra in campo con voglia, apportando linfa fresca al gruppo squadra e cercando di fornire nuovi spunti e linee di passaggio negli ultimi metri.
Armando 6 Costamagna gli prende le misure e lui fa fatica a brillare come suo solito. Cerca di sgasare sulla corsia di sinistra, così come a riempire l’area di rigore, a questo giro, tuttavia, non riesce ad incidere.
Boena 6 Ingaggia un duello senza esclusione di colpi con Grimaldi, una battaglia fra titani degno dell’Attacco dei Giganti. Esce anzitempo per un problema alla spalla, riappare sugli spalti con il collare addosso.
31′ Minini 6 Gioca prevalentemente nella linea a tre di centrocampo ma non disdegna il farsi trovare anche nei pressi dell’area di rigore avversaria, svariando, dunque, su tutto il fronte negli ultimi 25 metri di campo.
Fogliarino 6.5 Ci mette un attimo ad entrare nei meccanismo della partita, risultando un po’ estromesso dal gioco nella prima metà di gara, però cresce coi minuti e alla fine infiocchetta un prezioso assist per il gol di Poppa.
18′ st Monge 6 Ha poche chance per mettersi in mostra, nel finale, comunque, spicca per un pericolosissimo colpo di testa in area, ben parato da De Milano.
Poppa 7.5 Quando attacca palla al piede e a testa bassa ce n’è per pochi: tra le fila rossoblù è quello che crea maggiori pericoli, alzando il baricentro della squadra con le sue sgroppate e impensierendo più di una volta l’estremo bianconero. Nemico pubblico numero uno.
All. Sacco 6.5 Nell’ultima trasferta dell’anno, su un campo anche più piccolo del solito, va incontro a una gara più faticosa del previsto: la squadra insiste ma fatica a pungere sul serio, pagando, invece, una delle poche amnesie concesse dietro. Un punto nelle ultime due partite dopo un cammino proverbiale, la qualità non manca ma forse occorre anche ricaricare un attimo le pile.
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