Presenti e assenti all’insediamento del presidente Usa

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Trump giurerà a Washington lunedì 20 per la seconda volta come presidente degli Stati Uniti, all’insediamento ci sarà anche la premier Meloni

Lunedì 20 gennaio è l’Inauguration day, o meglio il Trump day. Alle ore 12 americane (le 18 italiane) il tycoon giurerà e celebrerà il suo insediamento a Washington come nuovo presidente degli Stati Uniti con una cerimonia che promette di essere fuori dagli schemi, a iniziare da quelli diplomatici. Alla fine anche Giorgia Meloni ha rotto gli indugi e sarà presente. La lista degli invitati comprende circa 200 ospiti, tra cui capi di Stato, leader di governo, miliardari e protagonisti della big tech. In puro stile Trump, l’elenco degli invitati rompe con le convenzioni diplomatiche e include figure controverse che raramente trovano spazio negli eventi ufficiali statunitensi.

BIG TECH IN PRIMA FILA, DA ZUCKERBERG A BEZOS

Tra i protagonisti più attesi ci sono i giganti della Silicon Valley, che hanno subito cercato di consolidare i rapporti con l’amministrazione Trump dopo la sua vittoria a novembre. Sul palco d’onore, accanto a ex presidenti e familiari, siederà il ceo di TikTok, Chew Shou Zi, nonostante le tensioni legali tra l’azienda e il governo americano. Con lui ci saranno Mark Zuckerberg (Meta), Jeff Bezos (Amazon), Sam Altman (OpenAI), Tim Cook (Apple) e Sundar Pichai (Google), che ha contribuito con una donazione di un milione di dollari per l’organizzazione dell’evento. “Guest star” ovviamente anche Elon Musk, amico personale di Trump e ora a capo del nuovo Dipartimento per l’efficienza governativa.

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CHI SARA’ PRESENTE ALL’INSEDIAMENTO: DA MELONI A MILEI

La lista degli ospiti internazionali presenti all’insediamento di Trump comprende personaggi di spicco come il presidente argentino Javier Milei, confermato tra i partecipanti, e l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, la cui presenza dipenderà dalla risoluzione delle questioni legali legate all’inchiesta sul tentato golpe del 2022. La Cina sarà rappresentata da un alto funzionario al posto di Xi Jinping,  Tra gli altri si attende il presidente del Salvador, Nayib Bukele, che ama definirsi “il dittatore più cool del mondo”.

Ci sarà, come detto, anche la presidente del Consiglio italiana. Pur avendo incontrato Trump due settimane fa a Mar-a-Lago in occasione del caso Cecilia Sala, Giorgia Meloni ha deciso all’ultimo di partecipare alla cerimonia.

ASSENTI I LEADER ISTITUZIONALI DELL’EUROPA, PRESENTI I LEADER POPULISTI

Non ci sarà (salvo blitz dell’ultimo minuti) il premier ungherese Viktor Orbán, che proprio con Trump vanta un feeling particolare. L’Europa vedrà invece la partecipazione di leader populisti come Éric Zemmour (Francia) e Tino Chrupalla (Germania), quest’ultimo in sostituzione della leader dell’AfD, Alice Weidel, impossibilitata a partecipare per impegni pre-elettorali. Non invitata Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, così come il cancelliere tedesco Olaf Scholz,  mentre il premier britannico Keir Starmer è stato escluso a favore di Nigel Farage.

UNA DELEGAZIONE DEI PATRIOTI ANDRA’ DA TRUMP, ANCHE UN LEGHISTA (NON SALVINI)

In compenso il partito europeo dei Patrioti per l’Europa, la formazione sovranista europea che comprende la Lega, il Rassemblement National di Marine Le Pen e Fidesz proprio di Orban, è al lavoro per ultima la delegazione che parteciperà all’inaugurazione per l’insediamento della seconda presidenza Trump.

Al momento sono confermati il leader della formazione spagnole Vox, Santiago Abascal, quello del partito della destra portoghese Chega, André Ventura, il lepenista Louis Aliot, il belga Tom van Grieken e il danese Morten Messerschmidt. Lo spiegano all’Ansa fonti del gruppo dei Patrioti che confermano che è riservato in lista anche un posto per un italiano dalla delegazione della Lega, ma che ancora deve essere confermato il nome.  E che non sarà Matteo Salvini, ma il capodelegazione in Ue, Paolo Borchia.

CHI SONO I VERTICI DI ECR PRESENTI (E ALTRI DI FDI)

Anche tutti i nuovi vertici di Ecr saranno presenti a Washington alla cerimonia. Voleranno in America il neopresidente del partito, l’ex premier polacco e leader del PiS Mateusz Morawiecki, insieme ai suoi tre vice: il capo delegazione FdI al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, la francese Marion Marechal e il rumeno George Simion, presidente del partito Aur.

. Dunque quasi certamente non Matteo Salvini, che alla cerimonia d’insediamento del tycoon alla Casa bianca non è stato formalmente invitato (la “convocazione” era una, per il governo, in prima battuta naturalmente per la premier). Meloni non sarà da sola, alla rotonda del Campidoglio: ci sarà una folta delegazione di FdI.

Oltre a Fidanza, dovrebbero esserci altri due deputati di Fratelli d’Italia: da quanto risulta a Repubblica “ci sarà Andrea Di Giuseppe, deputato di FdI, vicino a Trump tanto da avere seguito la notte elettorale del 5 novembre in Florida. Ma anche Antonio Giordano, in qualità di segretario generale dei Conservatori”.

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GLI EX PRESIDENTI USA E LE ASSENZE ILLUSTRI

Alla cerimonia di insediamento di Trump parteciperanno Joe e Jill Biden, Hillary e Bill Clinton, George W. e Laura Bush, mentre Barack Obama sarà presente senza Michelle, rompendo la tradizione che vedeva le consorti accompagnare i presidenti in queste occasioni.

Leggi anche: L’ombra di Trump sull’economia globale, le nuove stime del Fmi



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